giovedì 30 maggio 2013
mercoledì 29 maggio 2013
Premio Internazionale “Sebetia-Ter”: il 15 giugno la cerimonia di consegna a Napoli
Premio Internazionale “Sebetia-Ter” 2013
Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana
NAPOLI, Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli
Sabato 15 giugno 2013
INVITO/comunicato stampa
Premio Internazionale “Sebetia-Ter”:
il 15 giugno la cerimonia di consegna a Napoli
Anche quest'anno l'Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Na) ospita la cerimonia del Premio internazionale “Sebetia-ter”, che si svolgerà sabato 15 giugno a partire dalle ore 18 (ingresso entro le 17:30).
Organizzato dal presidente del Centro studi di arte e cultura Sebetia-ter, Ezio Ghidini Citro, il Premio assegna riconoscimenti a personalità di rilievo nel mondo della cultura, delle scienze, dell’arte, della giurisprudenza, della comunicazione, della ricerca e in altri campi del sapere.
Numerosi i premiati nelle diverse sezioni in cui si articola il Premio, che si fregia della Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana: Marco De Paolis, Procuratore militare della Repubblica, per la Magistratura; Stefano Folli per il Giornalismo; Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino di Napoli, per la testata giornalistica; Claudio Vitale per la Medicina; Piero Anversa per le Scienze Biomediche; il Ceinge per le Biotecnologie Avanzate; Antonello De Risi per l'Ingegneria; Francesco Tafuri per la Fisica; Paolo Scudieri per l'Imprenditoria; MBDA per la Ricerca; Felix Adado per la Poesia; Pompeo Onesti per la Narrativa; Antonio Onorato per la Musica, Enzo De Caro per il Teatro; Isabella Insolvibile per la Ricerca Storico-militare.
Tra i premiati per meriti militari, Amm-di Sq. Luigi Mario Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore Difesa; e il Gen.B. Alfonso Barbato, Coordinatore Ispettorato Infrastrutture dell’Esercito.
Si assegnano anche riconoscimenti alle migliori tesi universitarie e una particolare attenzione è dedicata ai migliori allievi ufficiali delle Accademie e delle Scuole militari (l’elenco di tutti i Premiati è di seguito).
Nel corso della serata sarà distribuito il volume dedicato al Sebetia-ter.
------------------------
I Premiati “Sebetia-Ter” del 2013
“Premio T.V. Osservatore Pilota Giuseppe Ghidini”
Medaglia d’Argento al V.M.
Amm-di Sq. Luigi Mario Binelli Mantelli
“Premio Capitano.Salvatore Citro – 10° Rgt. Div. Regina”
Gen.B. Alfonso Barbato
Coordinatore Ispettorato Infrastrutture dell’Esercito
Magistratura - Giurisprudenza
Dott. Marco De Paolis
Procuratore militare della Repubblica
Giornalismo “Premio Federico Tortorelli”
Dott. Stefano Folli
IL MATTINO: Dott. Alessandro Barbano
Scienze Biomediche Premio “Francesco Claudio”
Dr. Piero Anversa (U.S.A.)
Direttore del Centro di Medicina Rigenerativa - Harvard University
BioTecnologie Avanzate
CEINGE
Medicina e Chirurgia Premio “Gianfranco Scoppa”
Dr. Claudio Vitale
Ingegneria
Ing. Antonello De Risi
Ricerca
MBDA missile systems
Fisica “Premio Georges Charpak – Antonio Barone”
Dott. Prof. Francesco Tafuri
Imprenditoria
Ing. Paolo Scudieri
Cultura “Premio Thanos Livaditis”
Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi “Marcello Gigante”
Poesia
Felix Adado
Narrativa
Pompeo Onesti
Teatro
Enzo De Caro
Musica
Antonio Onorato
Per la Ricerca Storica delle Forze Armate Italiane
Dott. Isabella Insolvibile
Migliore Tesi Universitaria in Lingue e Letterature Straniere Premio “Lucia De Palma”
Dott. Fulvia Sarnelli
Migliori Allievi Ufficiali delle Accademie e delle Scuole Militari
Accademia Aeronautica di Pozzuoli
S.T. A.AR.A.N. Stefani Gianluca
Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo
Ten. Velonà Marco
Capocorso del 108° Corso “Piave Vecchio III”, II° Anno di Applicazione
Accademia Militare di Modena
Tognati Andrea
Capo Scelto di Reggimenti
Accademia Navale Militare della Marina di Livorno
Guardiamarina Reale Stefano
Capo corso del 1° Anno del Corso Applicativo
Scuole Militari:
Douhet
Palagi Dario
Turrini Federico
Morosini
De Paoli Lorenzo
Palmieri Matteo
Scuola Militare Nunziatella
Felice Ciacciariello
Liceo Scientifico
Vincenzo Junio Valerio Musmeci
Liceo Classico
------------------------
INFO
Centro Studi di Arte e Cultura di Napoli “Sebetia-ter”
Presidenza: via F. De Mura, 6 Napoli 80129 - C.F. 94072970638
www.centrostudisebetia-ter.org - e-mail sebetia-ter@libero.it - tel 081.5784755 - fax 081.2141970 – cell 3388997733
comunicazione e media relations: Mary Attento
Mob. +39 340 7676184
WhatsApp +39 333 6685492
Skype maryra30
Email m.atten@tin.it – mary.attento@gmail.com
Facebook Mary Attento
Twitter @MaryAttento
Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana
NAPOLI, Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli
Sabato 15 giugno 2013
INVITO/comunicato stampa
Premio Internazionale “Sebetia-Ter”:
il 15 giugno la cerimonia di consegna a Napoli
Anche quest'anno l'Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Na) ospita la cerimonia del Premio internazionale “Sebetia-ter”, che si svolgerà sabato 15 giugno a partire dalle ore 18 (ingresso entro le 17:30).
Organizzato dal presidente del Centro studi di arte e cultura Sebetia-ter, Ezio Ghidini Citro, il Premio assegna riconoscimenti a personalità di rilievo nel mondo della cultura, delle scienze, dell’arte, della giurisprudenza, della comunicazione, della ricerca e in altri campi del sapere.
Numerosi i premiati nelle diverse sezioni in cui si articola il Premio, che si fregia della Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana: Marco De Paolis, Procuratore militare della Repubblica, per la Magistratura; Stefano Folli per il Giornalismo; Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino di Napoli, per la testata giornalistica; Claudio Vitale per la Medicina; Piero Anversa per le Scienze Biomediche; il Ceinge per le Biotecnologie Avanzate; Antonello De Risi per l'Ingegneria; Francesco Tafuri per la Fisica; Paolo Scudieri per l'Imprenditoria; MBDA per la Ricerca; Felix Adado per la Poesia; Pompeo Onesti per la Narrativa; Antonio Onorato per la Musica, Enzo De Caro per il Teatro; Isabella Insolvibile per la Ricerca Storico-militare.
Tra i premiati per meriti militari, Amm-di Sq. Luigi Mario Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore Difesa; e il Gen.B. Alfonso Barbato, Coordinatore Ispettorato Infrastrutture dell’Esercito.
Si assegnano anche riconoscimenti alle migliori tesi universitarie e una particolare attenzione è dedicata ai migliori allievi ufficiali delle Accademie e delle Scuole militari (l’elenco di tutti i Premiati è di seguito).
Nel corso della serata sarà distribuito il volume dedicato al Sebetia-ter.
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I Premiati “Sebetia-Ter” del 2013
“Premio T.V. Osservatore Pilota Giuseppe Ghidini”
Medaglia d’Argento al V.M.
Amm-di Sq. Luigi Mario Binelli Mantelli
“Premio Capitano.Salvatore Citro – 10° Rgt. Div. Regina”
Gen.B. Alfonso Barbato
Coordinatore Ispettorato Infrastrutture dell’Esercito
Magistratura - Giurisprudenza
Dott. Marco De Paolis
Procuratore militare della Repubblica
Giornalismo “Premio Federico Tortorelli”
Dott. Stefano Folli
IL MATTINO: Dott. Alessandro Barbano
Scienze Biomediche Premio “Francesco Claudio”
Dr. Piero Anversa (U.S.A.)
Direttore del Centro di Medicina Rigenerativa - Harvard University
BioTecnologie Avanzate
CEINGE
Medicina e Chirurgia Premio “Gianfranco Scoppa”
Dr. Claudio Vitale
Ingegneria
Ing. Antonello De Risi
Ricerca
MBDA missile systems
Fisica “Premio Georges Charpak – Antonio Barone”
Dott. Prof. Francesco Tafuri
Imprenditoria
Ing. Paolo Scudieri
Cultura “Premio Thanos Livaditis”
Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi “Marcello Gigante”
Poesia
Felix Adado
Narrativa
Pompeo Onesti
Teatro
Enzo De Caro
Musica
Antonio Onorato
Per la Ricerca Storica delle Forze Armate Italiane
Dott. Isabella Insolvibile
Migliore Tesi Universitaria in Lingue e Letterature Straniere Premio “Lucia De Palma”
Dott. Fulvia Sarnelli
Migliori Allievi Ufficiali delle Accademie e delle Scuole Militari
Accademia Aeronautica di Pozzuoli
S.T. A.AR.A.N. Stefani Gianluca
Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo
Ten. Velonà Marco
Capocorso del 108° Corso “Piave Vecchio III”, II° Anno di Applicazione
Accademia Militare di Modena
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Capo Scelto di Reggimenti
Accademia Navale Militare della Marina di Livorno
Guardiamarina Reale Stefano
Capo corso del 1° Anno del Corso Applicativo
Scuole Militari:
Douhet
Palagi Dario
Turrini Federico
Morosini
De Paoli Lorenzo
Palmieri Matteo
Scuola Militare Nunziatella
Felice Ciacciariello
Liceo Scientifico
Vincenzo Junio Valerio Musmeci
Liceo Classico
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Presidenza: via F. De Mura, 6 Napoli 80129 - C.F. 94072970638
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domenica 26 maggio 2013
Theatrum Mentis: seminario in onore di Aldo Masullo il 27 maggio all'Accademia di Belle Arti di Napoli
Lunedì 27 maggio 2013, alle ore 10:30, l'Accademia di Belle Arti di Napoli (via Bellini 36) ospita “Theatrum Mentis”, seminario in onore di Aldo Masullo, in occasione dell'uscita del suo ultimo libro Piccolo teatro filosofico. Dialoghi su anima, verità, giustizia, tempo (Mursia, pp. 144 euro 14).
Introduce i lavori Giovanna Cassese, direttore dell'Accademia, poi prende la parola Dario Giugliano, docente di Estetica presso la stessa struttura, e seguono gli interventi di Giuseppe Cantillo, Cabio Chiaramelli, Carlo De Rita, Bianca Maria D'Ippolito, Maria Paola Fimiani, Bruno Moroncini, Matteo Palumbo, Silvano Petrosino, Ugo Piscopo. Le conclusioni sono affidate ad Aldo Masullo.
Introduce i lavori Giovanna Cassese, direttore dell'Accademia, poi prende la parola Dario Giugliano, docente di Estetica presso la stessa struttura, e seguono gli interventi di Giuseppe Cantillo, Cabio Chiaramelli, Carlo De Rita, Bianca Maria D'Ippolito, Maria Paola Fimiani, Bruno Moroncini, Matteo Palumbo, Silvano Petrosino, Ugo Piscopo. Le conclusioni sono affidate ad Aldo Masullo.
Invito/comunicato stampa
“L’abitare (e) l’economia: a partire dagli ultimi libri di Silvano Petrosino”
seminario il 28 maggio alla BRAU di Napoli
“L’abitare (e) l’economia: a partire dagli ultimi libri di Silvano Petrosino” è il titolo del seminario che si terrà martedì 28 maggio 2013 dalle ore 11 alle 13 a Napoli, nella Sala Guglielmelli della BRAU, Biblioteca di Ricerca Area Umanistica, Complesso di S. Antoniello a Port’Alba (Piazza Bellini 59-60).
A partire da due delle ultime pubblicazioni di Silvano Petrosino, “Soggettività e denaro. Logica di un inganno” (Jaca Book) e “Lo stare degli uomini. Sul senso dell’abitare e sul suo dramma” (Marietti), gli interventi dei relatori – Aldo Masullo, Daniela Calabrò, Alberto Cuomo, Dario Giugliano, Mario Losasso – avranno come obiettivo quello di ripensare il problema del rapporto dell’uomo con due sue creazioni fondamentali: l’economia, come forma dello scambio, e l’architettura, come forma dell’abitare. Queste due forme, legate tra loro, non potranno che rivelarsi fin dall’origine pure intrecciate alle questioni della soggettività e del desiderio, questioni su cui il grande pensiero etico ed estetico contemporaneo ci ha consegnato profondi spunti di riflessione. Sarà presente l’autore dei due volumi.
Come raggiungere la BRAU:
da Metro Dante (Linea 1) proseguire per via Port’Alba e poi svoltare a sinistra fino a Piazza Bellini.
da Metro Museo (Linea 1 e 2) percorrere interamente via S.M. di Costantinopoli, fino a Piazza Bellini.
dalla Sede centrale della Federico II percorrere via Mezzocannone fino a Piazza S. Domenico Maggiore, proseguire a sinistra su via B. Croce e svoltare a destra percorrendo via S. Sebastiano fino a Piazza Bellini.
...........................................................
INFO
comunicazione e media relations:
MARY ATTENTO
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“L’abitare (e) l’economia: a partire dagli ultimi libri di Silvano Petrosino”
seminario il 28 maggio alla BRAU di Napoli
“L’abitare (e) l’economia: a partire dagli ultimi libri di Silvano Petrosino” è il titolo del seminario che si terrà martedì 28 maggio 2013 dalle ore 11 alle 13 a Napoli, nella Sala Guglielmelli della BRAU, Biblioteca di Ricerca Area Umanistica, Complesso di S. Antoniello a Port’Alba (Piazza Bellini 59-60).
A partire da due delle ultime pubblicazioni di Silvano Petrosino, “Soggettività e denaro. Logica di un inganno” (Jaca Book) e “Lo stare degli uomini. Sul senso dell’abitare e sul suo dramma” (Marietti), gli interventi dei relatori – Aldo Masullo, Daniela Calabrò, Alberto Cuomo, Dario Giugliano, Mario Losasso – avranno come obiettivo quello di ripensare il problema del rapporto dell’uomo con due sue creazioni fondamentali: l’economia, come forma dello scambio, e l’architettura, come forma dell’abitare. Queste due forme, legate tra loro, non potranno che rivelarsi fin dall’origine pure intrecciate alle questioni della soggettività e del desiderio, questioni su cui il grande pensiero etico ed estetico contemporaneo ci ha consegnato profondi spunti di riflessione. Sarà presente l’autore dei due volumi.
Come raggiungere la BRAU:
da Metro Dante (Linea 1) proseguire per via Port’Alba e poi svoltare a sinistra fino a Piazza Bellini.
da Metro Museo (Linea 1 e 2) percorrere interamente via S.M. di Costantinopoli, fino a Piazza Bellini.
dalla Sede centrale della Federico II percorrere via Mezzocannone fino a Piazza S. Domenico Maggiore, proseguire a sinistra su via B. Croce e svoltare a destra percorrendo via S. Sebastiano fino a Piazza Bellini.
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Napoli, Pontificia Facoltà Teologica sez. S. Luigi: il 31 maggio incontro con la pianista Bertoglio sui "Quadri da un'esposizione" di Mussorgskij
Incontro a Napoli con Chiara Bertoglio venerdì 31 maggio 2013 ore 17.00. La pianista di fama internazionale sarà alla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, sez. San Luigi (via F. Petrarca 115), per soffermarsi su «I "Quadri da un'esposizione" di Mussorgskij: un cammino pasquale».
I Quadri da un'esposizione di Mussorgskij delineano un possibile percorso nel «discorso su Dio». Essi si pongono come molteplice dialogo, secondo quanto scrisse egli stesso: «L'arte è un mezzo per dialogare con le persone». Il dialogo avviene su diversi piani: con Dio; con il ricordo dell'amico Hartmann; con se stesso; con gli ascoltatori. Il percorso di visita della mostra diviene un percorso interiore, un cammino spirituale: i primi quadri sembrano essere soprattutto l'oggetto di una contemplazione artistica, seppur eccezionalmente partecipe; al massimo di una reinterpretazione creativa. Dalla seconda parte in poi, la contemplazione estetica fa spazio alla meditazione spirituale, alla riflessione filosofica e teologica, ad un itinerario interiore logico, stringente, e - nel contempo - profondamente, dolorosamente e ineludibilmente vissuto.
L'appuntamento rientra nell'ambito dell'indirizzo “Arte e Teologia” della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia.
Per informazioni, consultare il sito della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia www.scuolaarteteologia.it o telefonare al 338.1527842 o inviare un'email a direttore.arteteologia@pftim.it
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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE
sezione SAN LUIGI - via Petrarca 115, NAPOLI 80122
Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia
http://www.scuolaarteteologia.it/ - http://www.p/ftim.it/sluigi - tel. 338.1527842
direttore.arteteologia@pftim.it - segreteria.sl@pftim.it - segreteria.arteteologia@pftim.it
Facebook: Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia
comunicazione e media relations: Mary Attento m.atten@tin.it
I Quadri da un'esposizione di Mussorgskij delineano un possibile percorso nel «discorso su Dio». Essi si pongono come molteplice dialogo, secondo quanto scrisse egli stesso: «L'arte è un mezzo per dialogare con le persone». Il dialogo avviene su diversi piani: con Dio; con il ricordo dell'amico Hartmann; con se stesso; con gli ascoltatori. Il percorso di visita della mostra diviene un percorso interiore, un cammino spirituale: i primi quadri sembrano essere soprattutto l'oggetto di una contemplazione artistica, seppur eccezionalmente partecipe; al massimo di una reinterpretazione creativa. Dalla seconda parte in poi, la contemplazione estetica fa spazio alla meditazione spirituale, alla riflessione filosofica e teologica, ad un itinerario interiore logico, stringente, e - nel contempo - profondamente, dolorosamente e ineludibilmente vissuto.
L'appuntamento rientra nell'ambito dell'indirizzo “Arte e Teologia” della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia.
Per informazioni, consultare il sito della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia www.scuolaarteteologia.it o telefonare al 338.1527842 o inviare un'email a direttore.arteteologia@pftim.it
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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE
sezione SAN LUIGI - via Petrarca 115, NAPOLI 80122
Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia
http://www.scuolaarteteologia.it/ - http://www.p/ftim.it/sluigi - tel. 338.1527842
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mercoledì 15 maggio 2013
Napoli, Pontificia Facoltà Teologica sez. S. Luigi: incontro sulla comunicazione digitale il 17 e 18 maggio
comunicato stampa
Due giornate a Napoli per focalizzare l'attenzione su “Social Media Marketing: l’utilizzo dei social network nelle strategie di comunicazione”, grazie all'intervento di Osvaldo Adinolfi, Senior Vice President Marketing di Edelman, la più grande società di comunicazione al mondo.
L'appuntamento è per venerdì 17 maggio dalle ore 15.30 e per sabato 18 maggio dalle 9.00, presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, sez. San Luigi (via F. Petrarca 115), di cui è decano Sergio Bastianel sj, e rientra nell'ambito dell'indirizzo “Gestione e promozione di beni ed eventi culturali” della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia.
Numerose le tematiche sviluppate: La comunicazione nell’era digitale; Il social networking tra facebook, twitter, linkedin, pinterest e gli altri media sociali; Le differenze tra i diversi social network ed il loro migliore utilizzo, in base all’argomento ed al target; Il marketing virale (Word-Of-Mouth) e il valore del passaparola; L’importanza dei blogger nelle strategie virali e di relazione: una nuova categoria di influenzatori.
Per informazioni, consultare il sito della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, di cui è direttore Giuseppe Manca sj e condirettore Giorgio Agnisola, www.scuolaarteteologia.it o telefonare al 338.1527842 o inviare un'email a direttore.arteteologia@pftim.it
Due giornate a Napoli per focalizzare l'attenzione su “Social Media Marketing: l’utilizzo dei social network nelle strategie di comunicazione”, grazie all'intervento di Osvaldo Adinolfi, Senior Vice President Marketing di Edelman, la più grande società di comunicazione al mondo.
L'appuntamento è per venerdì 17 maggio dalle ore 15.30 e per sabato 18 maggio dalle 9.00, presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, sez. San Luigi (via F. Petrarca 115), di cui è decano Sergio Bastianel sj, e rientra nell'ambito dell'indirizzo “Gestione e promozione di beni ed eventi culturali” della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia.
Numerose le tematiche sviluppate: La comunicazione nell’era digitale; Il social networking tra facebook, twitter, linkedin, pinterest e gli altri media sociali; Le differenze tra i diversi social network ed il loro migliore utilizzo, in base all’argomento ed al target; Il marketing virale (Word-Of-Mouth) e il valore del passaparola; L’importanza dei blogger nelle strategie virali e di relazione: una nuova categoria di influenzatori.
Per informazioni, consultare il sito della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, di cui è direttore Giuseppe Manca sj e condirettore Giorgio Agnisola, www.scuolaarteteologia.it o telefonare al 338.1527842 o inviare un'email a direttore.arteteologia@pftim.it
Calabria extra e intra moenia 2012, Di Ugo Piscopo, Editore Rubettino
Recensione di
Carmen Moscariello
Il passo del
Drago
Il tu’uhm può generare
potenti incantesimi: la voce che si affaccia da infiniti spazi, i
suoni percepiti nei loro colori, la danza che è turbine inquieto e
la libertà di essere in questo mondo che solo volendo potremmo
sentirlo bellissimo avvolto – avvolgente in un incanto di
gelsomino con tutti i profumi della giovinezza. Il libro di Piscopo
Calabria exstra e intra moenia possiede questa profonda
consapevolezza del tempo che è viaggio dell’uomo dentro la
storia, è un riscatto dalla povertà umana e sociale; ci riporta
anche in forme dell’oblio che ci fanno abbandonare le vecchie
strade della geografia per convertirci all’ inebrio risveglio in
note di sole e di luce, di pulviscolo. Vite parallele che nascono da
cespugli inesplorati. Tratta l’opera in particolare del viaggio
del giovane Ugo nella Calabria degli anni cinquanta. Domina nella
costruzione della parola il passo del Drago, la danza dello spirito
delle acque misto ad esperienze sociali, ma animato anche da segreti
ancestrali; ha anche l’ ardire dell’uomo che attraversa il
Passo Verde del Drago. Il viaggio si innerva nel profumo selvatico
dell’Irpinia e della Calabria , racchiude il mito dell’amicizia,
del ricordo, dell’incontro. E’ uno strano viaggio quello di
Piscopo, dove punto di partenza è vedere la Sila, ma poi il Poeta
realizza incontri che si protraggono dagli anni cinquanta ad oggi,
senza perdere minimamente la loro energia, la loro sacralità. Il
Drago in una maniera sinuosa e ondulata ci guida dalla casa dei
nonni, al collegio napoletano, fino al suo amico in Calabria in
esperienze tattili di Tempo.
Come sappiamo tutti Il
drago è un animale anfibo capace di volare , nuotare, camminare
sulla terra, egli nel mito rappresenta la dignità. Ebbene l’opera
racchiude non un semplice trascorso di luoghi da raccontare, ma la
costruzione perspicace della vita nella dignità, nel rispetto di se
stesso e degli altri in egual modo. Il drago è sacro e merita grande
rispetto. Il passo del taichi modula l’esistenza, è contro
corrente, furioso di scelte, di suoni: il drago che insegue ;
insegue la perla della saggezza, nella continua ricerca.
Qui, la biblioteca della
memoria è maestra della buona sorte. Non è vaga nostalgia o ricerca
di una giovinezza lontana, ma è luogo di eterno sentire, di sempre
nuove nidificazioni senza perdere niente di quello che è stato.
La Calabria col suo fascino, con la sua povertà e purezza è la
scenografia che questa volta Piscopo si è scelta per
rappresentare, extra e intra moenia
la storia di un uomo che cerca i luoghi per soddisfare la sua
conoscenza, ma soprattutto il suo è un viaggio corale verso il
sacro del mondo, dove anche il pavimento di terra battuta della casa
dell’amico e dei nonni risuona nel fiato dell’’ oboe e nella
pioggia del flauto traverso del dramma musicale della tetralogia:
L’anello del Nibelungo di Wagner con il mito dell’uomo del
coraggio e la grandezza del drago Fafuer che grazie al suo caldo
sangue permetterà a Sigfried finalmente di intendere il canto degli
uccelli e chi meglio di Piscopo può orchestrare le note del mito ,
dell’arcaico, della ragione, delle mille esistenze che egli ha
vissuto e vive, dei fiumi che perennemente lo attraversano.
lunedì 13 maggio 2013
Napoli, Pontificia Facoltà Teologica sez. S. Luigi: il 17 maggio lezione sui Gigli di Nola al servizio della fede
“I Gigli di Nola, storia e metodologia di una macchina scenica al servizio della fede” è l'argomento della lezione che Marco Schaufelberger, artista e scenografo del San Carlo, terrà venerdì 17 maggio dalle ore 15.30 a Napoli presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, sez. San Luigi (via F. Petrarca 115), di cui è decano Sergio Bastianel sj.
L'incontro rientra nell'ambito del percorso “Arte e Teologia” della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia e s'incentra sulle seguenti tematiche: le origini della festa, i suoi presunti e smentiti legami con il paganesimo, appunti di semantica e demonologia, tecniche della cartapesta dal XVI sec. ad oggi in Italia, Giappone ed Europa in genere; individuazione di altre macchine sceniche in uso in Italia, con materiali inediti; accenni alla festa dei quattro altari (la scenografia dei Gesuiti). Inoltre si parlerà della maschera come risignificazione e rappresentazione dell'Io dai miti greci, feste dionisiache, alla caratterizzazione romana: la maschera nella borghesia come costume e nell'arte. Infine un approfondimento della maschera di Pulcinella e Arlecchino, l'aspetto demoniaco.
Per informazioni, consultare il sito della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, di cui è direttore il prof. Giuseppe Manca S.I. e condirettore il prof. Giorgio Agnisola, www.scuolaarteteologia.it o telefonare al 338.1527842 o inviare un'email a direttore.arteteologia@pftim.it
Per info sul relatore si può visitare il sito http://www.marcoschaufelberger.com/
L'incontro rientra nell'ambito del percorso “Arte e Teologia” della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia e s'incentra sulle seguenti tematiche: le origini della festa, i suoi presunti e smentiti legami con il paganesimo, appunti di semantica e demonologia, tecniche della cartapesta dal XVI sec. ad oggi in Italia, Giappone ed Europa in genere; individuazione di altre macchine sceniche in uso in Italia, con materiali inediti; accenni alla festa dei quattro altari (la scenografia dei Gesuiti). Inoltre si parlerà della maschera come risignificazione e rappresentazione dell'Io dai miti greci, feste dionisiache, alla caratterizzazione romana: la maschera nella borghesia come costume e nell'arte. Infine un approfondimento della maschera di Pulcinella e Arlecchino, l'aspetto demoniaco.
Per informazioni, consultare il sito della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, di cui è direttore il prof. Giuseppe Manca S.I. e condirettore il prof. Giorgio Agnisola, www.scuolaarteteologia.it o telefonare al 338.1527842 o inviare un'email a direttore.arteteologia@pftim.it
Per info sul relatore si può visitare il sito http://www.marcoschaufelberger.com/
giovedì 9 maggio 2013
RAIMON PANIKKAR tra memoria e progetto 3ª giornata panikkariana La fonte originaria
Associazione Gocce d’Amore
Universale
Club UNESCO Venezia
Centro Studi Maitreya
Assessorato Politiche Giovanili e
Pace
RAIMON
PANIKKAR
tra memoria e progetto
3ª giornata panikkariana
La
fonte originaria
coordinamento Daniele
Spero
SABATO 18 MAGGIO 2013
Antica Scuola dei Laneri, Venezia
ore 9:30 - 10:30:
celebrazione liturgia eucaristica, Cripta della Chiesa dei
Tolentini
sessione mattutina ore 10:45 -
13:30:
Patrizia Gioia: Achille Rossi,
Riflessi. L’amicizia con Raimon Panikkar e
Pluralismo e armonia. Introduzione al pensiero di Raimon
Panikkar
§ video: Incontro con
Raimon Panikkar di Achille Rossi
presentato da Patrizia Gioia
Aldo Natale Terrin & Paolo
Calabrò, Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le
scienze moderne e Raimon Pankkar
- H. Peter Dürr, L’amore
fonte originaria dell’universo. Un dialogo su scienza della natura
e religione
Marco Dal Corso: M. Vigil
José
-
Marcelo
Barros
- Raimon
Panikkar,
Per i molti cammini di Dio.
Vol. 5: Verso una teologia pluralista, interreligiosa, laica,
planetaria
sessione
pomeridiana ore 15:00 - 18:00:
§ video: Il dono del
perdono di p. Quirino
presentato da Daniele Spero
Giuseppe Goisis & Luciano Mazzoni
Benoni, Meditare con Raimon Panikkar. Come presi per
mano
Gabriele Gastaldello:
Maciej Bielawski, Panikkar.
Un uomo e il suo pensiero
§ video: Battiato
intervista Panikkar di Franco
Battiato presentato da Stefano Meneghetti
ore 18:00 - 19:00 lettura:
La tragedia del grande inquisitore di R.
Panikkar con Maria Pia Colonnello
Dopo
le prime due giornate panikkariane dedicate alla testimonianza degli
amici che hanno condiviso l’esperienza della loro conoscenza
diretta con il maestro e della sua opera, attraverso le uscite
dell’Opera omnia
che sta in questi anni vedendo la luce, la terza giornata vuole dare
voce anche ad alcuni degli autori che hanno cercato di condensare
nella scrittura parte di quel tesoro prezioso che è stato per loro
l’insegnamento vivo del grande pensatore catalano riuscendo così a
farlo diventare patrimonio comune. La
fonte originaria è
la sorgente dell’Universo che per Panikkar è l’Amore divino,
“tutto in questo mondo partecipa dell’Amore” dice il fisico
Dürr dialogando con lui, ma per noi è anche la fonte del suo
pensiero a cui ogni autore è risalito per trasmettere l’essenza
dell’insegnamento ricevuto, per ognuno diversa eppure uguale: la
fonte è prima di tutto dentro di noi, “la fonte originaria è in
noi”.
Raimon
Panikkar è stato
filosofo,
sacerdote cattolico, teologo e scienziato, di origini paterne indiane
hindū e materne catalane cristiano-cattoliche, autore di circa
sessanta libri e diverse centinaia di articoli, la cui Opera Omnia è
in via di pubblicazione. Il suo pensiero rappresenta un punto di
riferimento fondamentale per l’incontro e il dialogo tra Oriente e
Occidente, invitando al superamento della contrapposizione tra
filosofia, scienza
e teologia. La profonda
vocazione di Panikkar è stata sviluppare le potenzialità interiori
dell’uomo fino alla pienezza spirituale, in una costante ricerca
dell’armonia: “La mia grande aspirazione era ed è abbracciare o,
ancor meglio, arrivare ad essere, a vivere, la realtà in tutta la
sua pienezza”. “Tutto
quello che abbiamo ricevuto, la vita, la cultura, non è nostro,
possiamo solo condividerlo per contribuire alla creazione continua”.
Presentazioni:
Achille
Rossi, Riflessi
(L’altrapagina
2012): queste pagine raccolgono e raccontano frammenti di vita di
Raimon Panikkar che gettano un po’ di luce su una personalità
complessa, che si può intuire indirettamente dai riflessi che
emergono nell’agire e nel parlare quotidiano. Non tesi o
discussioni, ma semplicemente riflessi.
Achille
Rossi, Pluralismo
e armonia. Introduzione al pensiero di Raimon Panikkar
(Cittadella 2011): la situazione contemporanea, contrassegnata da un
pluralismo di culture, filosofie, stili di vita, rende il cammino
verso l’armonia più urgente che mai, se non ci si vuol
accontentare della rigidità di un sistema unico o della dispersione
in mille esperienze frammentarie. Raimon Panikkar, filosofo
indù-spagnolo, che porta iscritta perfino nel suo patrimonio
biologico la doppia appartenenza all’Oriente e all’Occidente, è
uno dei pensatori che ha fatto della lotta per integrare le
molteplici dimensioni della realtà non solo un impegno esistenziale,
ma il nodo centrale del suo lavoro teoretico. Egli vorrebbe aprire la
strada agli uomini di oggi verso una esperienza globale che
ricolleghi le dimensioni del Divino, dell’umano e del cosmico.
Paolo
Calabrò, Le
cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne
(Diabasis 2011): la
materia è libera. Il mondo ha una coscienza. Il pensiero modifica il
pensato. Il tutto è maggiore della somma delle parti. Le teorie di
Raimon Panikkar, filosofo catalano che ha dedicato la vita
all’incontro tra i saperi, possono talvolta sembrare lontane dalla
tradizione metafisica e scientifica dell’Occidente. Eppure, a
guardare le cose più da vicino, si scopre che alcune intuizioni
scientifiche, dalla meccanica quantistica alla teoria del caos,
mostrano una sorprendente affinità con il pensiero di Panikkar ed
una medesima sensibilità ai temi dell’unità e della continuità
del reale. Nella visione di Panikkar le culture si ritrovano nella
comune opera di condurre alla conoscenza delle cose, ad una maggiore
consapevolezza di sé, all’armonia con il cosmo; la fisica e la
filosofia convergono nel sostenere che la “cosa in sé” non
esiste, ma soprattutto che non ve n’è alcun bisogno. La verità è
che la realtà è la trama delle relazioni che legano ogni cosa ad
ogni altra. Non esistono cesure. Le cose si toccano.
Hans-Peter
Dürr
- Raimon
Panikkar,
L’amore
fonte originaria dell’universo. Un
dialogo su scienza della natura e religione
(La Parola 2011):
basta la scienza della natura a comprendere il mondo? O è necessario
indagare la sua disposizione spirituale per arrivare ad una visione
più profonda della vita e della realtà? Il famoso fisico
quantistico Hans-Peter Dürr e il noto filosofo della religione
Raimon Panikkar si interrogano su ciò che le scienze della natura e
la religione hanno in comune e ciò che le divide.
Maciej
Bielawski, Panikkar.
Un uomo e il suo pensiero
(Fazi 2013):
immergersi
nella biografia di Raimon Panikkar (1918-2010) è come aprire una
finestra su quelle che saranno le vite degli uomini di domani. Nato a
Barcellona da madre catalana e padre hindu, Panikkar è stato
chimico, filosofo, teologo, numerario dell'Opus Dei, sacerdote
cattolico, docente universitario, marito, scrittore, ma anche amico,
"maestro", "profeta" e molto altro ancora.
Vestito all'europea o in sandali e dhoti, a Bonn, Roma, Varanasi,
Santa Barbara o Tavertet, quest'uomo ha penetrato la saggezza di
culture e religioni diverse e ha saputo gettare un nuovo sguardo
sulla tradizione cristiana e occidentale. La figura di Panikkar
appartiene oggi alla leggenda, alimentata in parte da lui stesso, in
parte "dilatata, rafforzata e diffusa da tutti quelli che
l'hanno conosciuto". Bielawski la riprende con dedizione e
rispetto, prova a distillare l'uomo dal "mito"
raccontandone la vita e presentando il suo pensiero. In questo
viaggio incontriamo teorie ardite, come la visione cosmoteandrica o
advaitica, e riflessioni sulla secolarità sacra, sul buddhismo e
sulla trinità radicale. Passo dopo passo, il percorso apparentemente
erratico del filosofo di Tavertet rivela una profonda coerenza,
poiché l'apertura universale, la fiducia cosmica, la passione per
Cristo e una coraggiosa ricerca della libertà fanno da filo rosso.
Bielawski individua il senso di questo cammino unico e ci guida con
trasporto nel "labirinto" Panikkar.
Luciano
Mazzoni Benoni,
Meditare con Raimon
Panikkar. Come presi per mano
(Gabrielli 2012): i
dualismi e i mali che affliggono l'umanità contemporanea vengono
assunti nella riflessione di Raimon Panikkar e proiettati su uno
sfondo interculturale, in grado di leggerli e di risolverli secondo
l'ottica sapienziale. Grazie ad una rara abilità nello studio delle
culture e nell'utilizzo dei linguaggi, la sua visione ricompone i
tanti frammenti di questo tempo, legando Oriente e Occidente secondo
un nuovo paradigma universalistico. Anche la sua è una via che
incontra il Cristo, mentre abbraccia altre tradizioni spirituali. Il
sussidio, avvalendosi dell'intera opera di Panikkar, ne raccoglie
l'intento pedagogico e ne ricava un "novenario": nove tappe
di un percorso di conversione che riassumono la lezione spirituale di
questo grande mistico del nostro tempo. Grazie a questo itinerario
iniziatico, orientato alla scoperta del "Sé cosmico", si
ricongiungono la dimensione dello studio e quello della meditazione,
della preghiera e del rito, offrendo la possibilità di nuove
combinazioni creative, in chiave interculturale e interreligiosa,
vivamente auspicate da Panikkar.
M.
Vigil
José
- Marcelo
Barros
-
Raimon Panikkar,
Per
i molti cammini di Dio. Vol. 5: Verso una teologia pluralista,
interreligiosa, laica, planetaria
(Pazzini 2012): l'itinerario
storico teologico che i precedenti volumi della serie Per
i molti cammini di Dio
ci hanno fatto percorrere, ha messo davanti ai nostri occhi, per un
lato, la profonda evoluzione che la teologia ha sperimentato negli
ultimi tempi al ritmo del suo incontro con le altre religioni e,
dall'altra parte, ci fanno sospettare che questa evoluzione non è
conclusa, anzi, piuttosto, nuove e profonde trasformazioni spettano
alla teologia nel futuro. È l'evoluzione stessa della società e
dell'umanità globali ciò che sta alimentando questa trasformazione
incessante della teologia.
Raimon
Panikkar,
La
tragedia del grande inquisitore
(MC 2008): a
Siviglia, nel tempo del massimo potere dell'Inquisizione, il giorno
dopo un autodafé, Gesù appare a una grande moltitudine raccolta
nella piazza della cattedrale e viene imprigionato. Il Grande
Inquisitore entra nella cella e lì si svolge il dialogo creato da
Fëdor Dostoevskij nella Leggenda
del grande inquisitore
inserita ne I
fratelli Karamazov.
Sono passati altri cinque secoli, sono avvenuti molti cambiamenti e
Raimon Panikkar immagina un seguito della Leggenda e una appassionata
quanto aperta conclusione. All'Inquisitore si annuncia
improvvisamente una rivelazione: la possibilità di "non
uccidere il padre", di non opporre al male un "bene
armato". Una possibilità che è data all'uomo, che fa parte
della sua libertà. Interrompere la catena; stare dalla parte delle
vittime dell'ingiustizia senza diventare carnefici o comunque
"armati" di potere. Un racconto che tocca i temi cruciali
del potere della Chiesa e della libertà dell'uomo.
Indicazioni logistiche:
Antica SCUOLA DEI LANERI
Salizada
San Pantalon, Rio del Gaffaro, Santa Croce 131/A,
Venezia
La Scuola dei Laneri si
trova in Google Maps (cerca “Antica Scuola Laneri Venezia”).
Dalla Ferrovia
si raggiunge attraverso il Ponte degli Scalzi e poi a destra sempre
seguendo l’acqua sulle rive e senza mai fare altri ponti: quindi al
primo ponte svoltare a sinistra e poi passando davanti allo IUAV*
lungo le Fondamenta dei Tolentini e poi Minotto a sinistra (15’).
Da P.le Roma
attraverso i Giardini e il Ponte Papadopoli poi a destra lungo le
Fondamenta dei Tolentini e poi Minotto a sinistra (5’).
Da San Tomà
a sinistra per il Ponte, la Fondamenta e la Calle de la Frescada, poi
percorrendo tutta Calle Crosera oltre il Ponte Vinanti a destra
(10’).
CHIESA DEI TOLENTINI
Fondamenta
dei Tolentini, Santa Croce, Venezia
La Chiesa dei Tolentini si
trova in Google Maps (cerca “San Nicola Tolentino Venezia”).
Dalla Ferrovia
si raggiunge attraverso il Ponte degli Scalzi e poi a destra sempre
seguendo l’acqua sulle rive e senza mai fare altri ponti: quindi al
primo ponte svoltare a sinistra e poi passando davanti allo IUAV
subito a sinistra (10’).
Da P.le Roma
attraverso i Giardini e il Ponte Papadopoli poi a destra sulla
Fondamenta dei Tolentini e subito a sinistra (2’).
Da San Tomà
a sinistra per il Ponte, la Fondamenta e la Calle de la Frescada, poi
percorrendo tutta Calle Crosera oltre il Ponte Vinanti passando
davanti alla Scuola dei Laneri arrivare alla fine della Fondamenta
Minotto e poi a destra lungo la Fondamenta dei Tolentini fino alla
chiesa a destra (15’).
*[IUAV = Istituto
Universitario Architettura Venezia]
Scansione tempi:
9:30 - 10:30
celebrazione liturgica eucar.
|
15:00 - 15:10
introduzione D. Spero |
10:30 - 10:45
trasferimento |
15:10 - 16:10 video p.
Quirino |
10:45 - 11:00
introduzione D. Spero |
16:10 - 16:50 G. Goisis e
L. Mazzoni Benoni |
11:00 - 11:30 P. Gioia |
16:50 - 17:10 G.
Gastaldello |
11:30 - 12:00 video A.
Rossi |
17:10 - 17:20 S.
Meneghetti |
12:00 - 12:40 A. N.
Terrin e P. Calabrò |
17:20 - 17:30 video
Franco Battiato |
12:40 - 13:00 M. Dal
Corso |
17:30 - 17:40 pausa
|
13:00 - 13:30 dibattito
|
17:40 - 18:00 dibattito |
13:30 - 15:00 pausa
pranzo |
18:00 - 19:00 La
tragedia del grande inquisitore |
L'EVOLUZIONE DELLE FORME POETICHE
COMUNICATO STAMPA
Antonella Viglietti
3402985561
addetto stampa
Kairòs Edizioni
ufficiostampa@edizionikairos.com
Lunedì 13 maggio 2013
alle ore 18.30
presso la libreria Ready
Cavour,
Viale Cavour, 255 – Roma
presentazione
dell’antologia poetica
L'EVOLUZIONE DELLE FORME
POETICHE
(La migliore produzione
poetica dell’ultimo ventennio /1990-2012- Archivio storico)
a cura di Antonio
Spagnuolo e Ninnj Di Stefano Busà
All'incontro, con la
partecipazione di Corrado Calabrò, interverranno: Plinio Perilli,
Franco Campegiani, Ninnj Di Stefano Busà e Claudio Fiorentini .
La S.V. è invitata.
Con preghiera di diffusione
Grazie
L’EVOLUZIONE DELLE FORME POETICHE
Scheda
L’evoluzione
delle forme poetiche vuole
essere un consuntivo, un archivio storico realizzato per le scuole.
Raccoglie
una vasta scelta di autori che operano nel settore “poesia” al
fine di poterne studiare le modalità di oggi, attraverso gli stili e
l’evoluzione che hanno subìto negli anni le forme poetiche;
mettere a confronto i poeti stessi e le loro diverse posizioni di
fronte alla parola scritta che ha attraversato il tempo e le sue
varianti.
Una
testimonianza, questa, della nostra tradizione poetica quale percorso
significativo di una cultura contemporanea, configurata nei suoi
tracciati differenziati, alla ricerca di prospettiche novità del
linguaggio, quale forza segreta di una sostanza esistenziale che la
rappresenti.
In
questi decenni – che sembrano andare verso un crescente isolamento
e depauperamento della poesia, quando invece più forte se ne avverte
il bisogno – sarà possibile avere un riscontro e uno strumento
adeguati ai tempi, alle mode e agli stilemi propri di una evoluzione
che, avendo attraversato tutti gli ismi delle avanguardie, ritorna e
si annuncia diversa nei confronti delle epoche storiche e si alimenta
di molte e più variegate forme strutturali e di linguaggio, per
finire alla più completa libertà di espressione-sperimentazione.
Scopo
di quest’opera è quello di affiancare e stimolare ai vari livelli
una più ampia conoscenza dei fenomeni linguistici sollecitando la
voglia di aprirsi al “sogno” che, sempre, da un’epoca
all’altra, rimane immutato e risulta vincolato solo al desiderio di
proporsi alla Poesia, come alla palingenesi di nuove e sempre
immortali forme d’arte e di scrittura.
Informazioni
bibliografiche
L’EVOLUZIONE
DELLE FORME POETICHE
La
migliore produzione poetica dell’ultimo ventennio
Archivio
storico a cura di Ninnj Di Stefano Busà e Antonio Spagnuolo
Editore:
Kairòs Edizioni - Napoli
Collana:
Le Parole della Sibylla
Data
di Pubblicazione: Gennaio 2013
Pagine
784
ISBN:
978-88-98029-17-4
martedì 7 maggio 2013
Invito I seminario su L'Era di Antigone 7 maggio 2013
7 maggio 2013 ore 16.00, Dipartimento di Giurisprudenza Santa Maria Capua Vetere, Aulario, Via Perla, aula D
Gli Amici di Proust presentano a Napoli nel Giardino e Ipogeo Babuk in via Giuseppe Piazzi il libro di Carmen Moscariello Oboe per flauto traverso Parole per Ugo Piscopo
Di
Barbara
Vellucci.
Dice il grande Barberi
Squarotti di Carmen Moscariello delle sue due opere uscite in
contemporanea con l’Editore Guida (Non è tempo per il Messia e
Oboe per flauto traverso . Parole per Ugo Piscopo): “Leggo
con molto piacere il libretto che Carmen Moscariello ha dedicato con
tanta passione e acume all’amico Piscopo. Festeggio. Ammiro anche
la sua bellissima raccolta di versi (Non è tempo per il Messia)che
rinnova mirabilmente la voce del sacro antico e sempre attuale e vero
e vivo. Grazie, di cuore dei due preziosissimi doni”
Sono un dono prezioso
anche queste parole del grande poeta, critico, studioso che ha
segnato in modo indelebile con le sue opere tutto il Nuovo secolo.
Le meritava la Moscariello
dopo una vita dedicata alla Poesia.
Si aprono anche le porte
della grande critica e martedì 7maggio, ore 17,00 presso Il
Giardino Ipogeo di Babuk sarà Presentato Oboe per flauto traverso.
Parole per Ugo Piscopo. Relatori il Prof. Aniello Montano (insigne
filosofo bruniano che già ha scritto per la Moscariello la
prefazione al suo prezioso testo Giordano Bruno Sorgente di Fuoco,
Guida Editore, 2011), Lo scrittore Prof. Biagio Scognamiglio che ha
scritto la prefazione a Oboe e a loro si aggiungono gli altri nomi
del diorama della critica: Carlo di Lieto, Ciro Vitiello, Ferdinanmdo
Tricarico, Antonio Spagnuolo che mirabilmente hanno scritto pagine
immortali sull’opera di Ugo Piscopo.
Si festeggia in primis
l’opera e il lavoro di Ugo Piscopo. Poeta, drammaturgo critico,
esperto d’arte, Editor manager, professore universitario. E’ per
lui questa grande sinfonia, di note , di colori, di stima e
d’affetto per il quale la Moscariello ha scritto e gli altri
grandi autori si sono mobilitati.
A fare da Padrone di casa
è il professor Gennaro Oliviero Presidente dell’Associazione Gli
Amici di Proust che aprirà la serata, poi guidata e coordinata dal
giornalista Piero Antonio Toma.
.Dell’opera Oboe per
flauto traverso. Parole per Ugo Piscopo dice Biagio Scognamiglio
nella prefazione:
Finalmente!
Finalmente ho la raccolta completa delle Familiari
di Ugo e le parole per lui di Carmen. Carmen, Ugo … Ma allora è
proprio vero che nomen omen
? Carmen ha la poesia anche nel nome di ascendenza indoeuropea
(*canmen), un nome che
canta. Ugo mi richiama alla mente il nome di quel caro autore della
“Divina Commedia
del Romanticismo”, un nome dallo spirito
guerriero di ascendenza germanica (Hug).
E c’è una sintonia che mi sembra sorprendente fra i versi di Ugo e
la sinfonia interpretativa di Carmen.
Non solo
sinfonia. Le parole, oltre che note musicali, come mette in evidenza
il titolo del contributo critico, sono per l’uno e per l’altra
colori di una tavolozza (non a caso nel testo interpretativo troviamo
un richiamo a Salvador Dalì). Le sillabe sono diventate crome e
biscrome e nello stesso tempo cromatismo dell’iride. Si suona e si
dipinge con le sillabe. Carmen si è collegata in questi modi ad Ugo
ed ha creato, anzi ri-creato un mondo (1). Siamo sfidati a cimentarci
con una semantica nuova, pura, vergine come la foscoliana Venere e
anche il nostro sorriso, leggendo, ascoltando, osservando, va
impercettibilmente affiorando e delineandosi sul volto, si rinnova,
diventa un “primo sorriso”.
Nella
postfazione alle Familiari Ciro
Vitiello approfondisce magistralmente i sensi reconditi della poesia
di Ugo, mettendo in evidenza nel solco del saggio su L’inno
Andenken di Holderlin le ascendenze della
“scrittura memoriale” e della “dissoluzione costruttiva
dell’esperienza”: di qui i rimandi al tessuto intertestuale che è
parte della struttura di quest’opera poetica devota alla grandezza
del passato e protesa a un futuro di riscatto dal sempre più
precario presente. Perciò una domanda finale conclude la
postfazione: “Siamo in una regressione ad
uterum o nello sforzo di un incominciamento?”
Ebbene, è l’impegno della rinascita (ri – nascita) che mi sembra
emergere nei versi da un silenzio e da un vuoto innamorati
dell’armonia di canti simili a zampilli di fonte e di toni
candidi, rosei, celesti in un’aurora.
In un
“biglietto di viatico”, che a mo’ di preambolo apre le
Familiari, il nostro
poeta definisce questa splendida opera “un lusso … quasi
postumo”. Posso essere d’accordo con lui solo nel riconoscere in
questa creazione in limine
ciò che dantescamente configura un incipit.
Per me si tratta non già di “un lusso che uno si può concedere
tardi nella vita”, bensì di qualcosa di essenziale come l’aria
pura per il nasino di un neonato. Dissentire dall’autore, che è il
detentore del copyright
dell’opera? Certo: una volta che ci si sia addentrati nella
“foresta spessa e viva” delle Familiari,
si è in possesso come per incanto della password
del cuore, segreta per ciascuno, identica per tutti, cosicché si
rende possibile dare la propria interpretazione autentica di quella
soglia come limen,
come varco, come ingresso nell’al di qua della giovinezza. Proprio
così: è insieme che si crea.
Non a caso
Carmen riporta il perentorio giudizio di Aniello Montano su Ugo
Piscopo: “Ugo Piscopo è un creativo”. Lo è anche sul versante
architettonico per gli incredibili equilibri delle sue strutture
fantastiche, ora sul punto di svanire oniricamente, ora di nuovo più
salde che mai quasi ironicamente: infatti Carmen ricorda Gaudì. E a
Carmen va riconosciuto anche il merito di aver mostrato come la
giovinezza di Ugo sia eterna, ricordando momenti biografici
dell’intellettuale sempre impegnato, mai evasivo, e ripercorrendo
tappe salienti della sua produzione letteraria: Quaderno
ad Ulpia. La ragazza in mantello di cane,
Haiku del loglio e d’altra selvatica
verzura, Le campe al
castello … Opera teatrale, quest’ultima,
animata di “santo zelo” contro gli “schiattamuorti” al
potere.
Ugo Piscopo
può essere inquadrato sul piano della storia letteraria del
Novecento e oltre solo così, ripercorrendo tutta la sua produzione,
che non è solo poetica, ma anche saggistica. Il suo è un contributo
innanzi al quale tanta presuntuosa e sedicente gente di genio
potrebbe provare un certo disagio nel rendersi conto di essere se
stessa, se fosse in grado di studiarlo nel senso profondo del termine
e di comprenderlo.
Non ho
citato nulla dal testo critico di Carmen e dall’opera poetica di
Ugo? Proprio così: si tratta di un testo critico e di un’opera
poetica che sono i lettori a dover scoprire nella loro interezza,
senza parziali anticipazioni. Così sarà il ritmo di tutte le
liriche, un ritmo che costituisce l’unitarietà della raccolta, a
sorprenderli, a stupirli, a rapirli. Posso dire soltanto che la
lirica Alla ricerca di Pasolini
mi ha particolarmente commosso per il suo toccante impegno civile e
umano.
In
definitiva, come riassumere in breve il valore di Ugo? Direi che,
leggendo le Familiari,
si potrà convenire sulla definizione che diamo di lui Ciro ed io,
quando parliamo, per l’appunto, familiarmente: “è
un bravo ragazzo”. E che dire di Carmen? Io
direi che, ascoltando il concento sublime del suo Oboe
per flauto traverso, i lettori potrebbero
convenire, parlando con ammirato rispetto, su questo giudizio: “è
una brava ragazza”.
Biagio
Scognamiglio
(1) Sia consentito un excursus
dialettale, che mi sembra anche esteticamente suggestivo, alla faccia
di certi denigratori del Sud: non vi è forse un senso di
rinnovamento del mondo ab origine
nella colorita e melodiosa espressione partenopea: “M’hai
fatto arrecrià”
(= “Mi hai fatto ricreare” ovvero “Mi hai colmato di gioia”)
?