giovedì 26 febbraio 2015

Giornate Cardiovascolari alla “San Michele”: appuntamenti scientifici fino a ottobre

Si è svolto ieri, 20 febbraio 2015, presso la Casa di Cura “San Michele” di Maddaloni (CE) il primo degli appuntamenti scientifici cardiologici organizzati dal Dipartimento di Alta Specialità di Cardiologia e Cardiochirurgia, che si distingue per l’impiego della tecnica Video Assistita e Mini Invasiva nel trattamento della patologia delle valvole cardiache e delle arterie coronarie (una piccola incisione toracica evita la più aggressiva sternotomia), che è diventata ormai di routine anche in presenza di tumori come il Mixoma cardiaco. La cardiochirurgia riparativa e sostitutiva della valvola mitralica viene eseguita prevalentemente con tecnica videoassistita in minitoracotomia. La patologia valvolare aortica, soprattutto quella dell’anziano, viene studiata e trattata con interventi mininvasivi sia percutanei che chirurgici. Le patologie coronariche mono e multivasali trovano nella Casa di Cura strategie terapeutiche percutanee o chirurgiche anche con metodica mininvasiva. Le indicazioni alla rivascolarizzazione vengono poste dopo accurata diagnosi, che si avvale delle tecniche più sofisticate e all'avanguardia.

Il primo evento scientifico, infatti, intitolato “Imaging integrato e terapia nei pazienti con malattia coronarica stabile”, ha riguardato la Diagnostica per immagini del mondo cardiovascolare, RM e TC in particolare. Il contributo delle due metodiche, con particolare riferimento alla definizione strutturale e funzionale dell’apparato cardiovascolare, è sicuramente fondamentale per l’integrazione interprofessionale nello studio delle cardiopatie. Lo studio dalla malattia coronarica stabile attraverso le varie tecniche diagnostiche e la discussione di quali siano i principi terapeutici sono stati oggetto della giornata scientifica, presieduta dal dr. Antonio Molisso, primario del Servizio di Radiodiagnostica della Casa di Cura “San Michele”.

Gli incontri proseguiranno il 20 marzo, con la Giornata sulle Cardiomiopatie Ipertrofiche: presidente dell’evento il prof. Sandro Betocchi, noto esperto mondiale della rara malattia. Ospite della giornata il prof. Albert Schoendube, cardiochirurgo di Goettingen, che terrà una lezione magistrale relativa alla tecnica chirurgica effettuata presso il suo centro per i rari casi con indicazione alla cardiochirurgia nella CI.

Il 27 marzo si terrà invece la decima Giornata Aritmologica “Terapia dello Scompenso Cardiaco, dalla chirurgia alla terapia elettrica” organizzata dal laboratorio di Elettrofisiologia della Casa di Cura - di cui è responsabile il dr. Antonio De Simone - in collaborazione con il Servizio di Ecocardiografia e lo staff di Cardiochirurgia.

Per il secondo anno di seguito, con la direzione del dr. Aurelio Caruso, stimato cardiologio napoletano, esperto di Ecocardografia e consulente scientifico della “San Michele”, avrà luogo il 28 maggio la Giornata sull’Embolia Polmonare, volta allo studio della diagnosi e soprattutto della prevenzione della patologia stessa.

Il ciclo delle Giornate Cardiovascolari si chiuderà a ottobre con la VI Edizione di Ecocardiochirurgia Satellite. Tale evento - che ha la sede naturale a Milano - si svolgerà anche a Caserta, in collaborazione con cardiologi e cardiochirurghi noti a livello nazionale. L’intesa scientifica con i più grossi Centri italiani è volta a divulgare e uniformare l’approccio diagnostico e terapeutico alle patologie cardiovascolari. Da sei anni infatti, la dr. Mariagabriella Grimaldi, cardiologa ecocardiografista della “San Michele”, ha voluto rafforzare i legami scientifici con i colleghi Antonio Mantero e Giuseppe Tarelli, direttori di “Ecocardiochirurgia”: “Le patologie cardiovascolari di interesse cardiochirurgico – spiega la Grimaldi - trovano ampi spazi di discussione pratica e teorica nell’ambito di queste Giornate, che si svolgono da svariate edizioni al Real Sito di San Leucio di Caserta”.

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Per ulteriori informazioni, interviste, invio di materiale
è possibile usare i recapiti sottostanti

INFO: Casa di Cura “San Michele” - via Montella 16 - MADDALONI (CE) 81024
tel 0823.208111 0823.208520 0823.208700 - fax 0823.402474 - email info@clinicasanmichele.com | clinicasanmichele@virgilio.it – siti http://www.clinicasanmichele.com | http://www.clinicasanmichelesrl.com

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sabato 7 febbraio 2015

Prefazione di Mary Attento a L'Orologio smarrito di Carmen Moscariello

“Mi consola l'abbraccio dei miei nipoti, belli più del sole”: il motivo che ispira i versi che seguono si 


evince alla fine, nel breve racconto “mio fiume” posto a conclusione di questa ricercata e raffinata 


silloge. Anche la dedica è riservata "a Leonardo e a Giuseppedanielegabriele", che assurgono a 


simboli di uno sconfinato amore verso l'Umanità tutta e, soprattutto, di qualcosa di estremamente 


sacro ed elevato.


“L'orologio smarrito” di Carmen Moscariello, infatti, comprende liriche davvero sorprendenti, dove è


possibile trovare storie vive, narrate in sottili trasparenze, e testimonianze rivelatrici della forte 


incidenza dei valori religiosi. Parole e pensieri si fondono per raccontare momenti della propria vita, 


che si svela ai lettori tra sensazioni e atmosfere di grande intensità emotiva e grazie a immagini 


metaforiche singolari ed evocative.


Versi sonori e ritmici, che trasmettono quel che l'autrice prova sotto forma di sensazioni anche là 


dove le parole a volte non possono arrivare: a ciò giova quella sorta di musicalità che caratterizza i 


suoi componimenti e che scaturisce – va detto – anche dalla predilezione di Carmen Moscariello per 


la musica, capace di arrivare alla mente e al cuore senza intermediazioni (ballo con te fino all’alba/


tumbalalaika/ .../ le note migrano, corrono/ galoppano vallate e fiumi).



L'orologio smarrito” si snoda dunque come un mosaico, ricco di suggestioni tematiche, incalzante di


riflessioni, indicativo delle differenze oggettive tra l'apparenza e la reale essenza delle cose, 


rivelatore della faticosa ricerca di un luogo in cui coltivare le proprie aspirazioni e i propri sogni


perché, come scriveva Platone, la poesia «restaura l’antico nostro essere e risana così la natura 


umana».

56a Edizione PREMIO LETTERARIO di POESIA e NARRATIVA SAN DOMENICHINO CITTÀ DI MASSA 2015

Alla Sezione "A" si partecipa inviando una o due poesie in lingua italiana. Ciascuna lirica non deve superare i 60 versi e va inviata in QUATTRO COPIE dattiloscritte, delle quali solo una copia deve riportare in calce: nome, cognome, indirizzo con CAP, numero di telefono dell'autore e se disponibile l'indirizzo email. In alternativa è possibile inviare via email all'indirizzo sandomenichino@virgilio.it una copia in formato Word (.doc) di entrambe le poesie senza dati dell'autore, più una copia con i dati dell'autore e la DICHIARAZIONE prevista dal Bando con unito il giustificativo dell'avvenuto versamento della quota d'iscrizione.

Alla Sezione "B" si partecipa con una sola opera in lingua italiana composta da 20 a 40 poesie da presentare in QUATTRO COPIE dattiloscritte, delle quali solo una copia deve riportare sul frontespizio, assieme al titolo, nome e cognome, indirizzo con CAP, numero di telefono, se disponibile l'indirizzo email e la DICHIARAZIONE prevista dal Bando.

Alla Sezione "C" si partecipa con una sola opera, da presentare in QUATTRO COPIE con allegato un foglio contenente i dati personali dell'autore, indirizzo con CAP, numero di telefono e, se disponibile, l’indirizzo email.

Alla Sezione “D” si partecipa con una sola opera, da presentare in QUATTRO COPIE dattiloscritte, con allegato un foglio contenente i dati personali dell’autore: indirizzo con CAP, numero di telefono, se disponibile l'indirizzo email e la DICHIARAZIONE prevista dal Bando.

Alla Sezione “E” si partecipa con una sola opera, da presentare in QUATTRO COPIE, delle quali una sola copia deve riportare sul frontespizio, assieme al titolo, i dati dell’autore: indirizzo con CAP, numero di telefono, se disponibile l’indirizzo email e la DICHIARAZIONE prevista dal Bando.

Alla Sezione “F” si partecipa con una sola opera, da presentare in QUATTRO COPIE con allegato un foglio contenente i dati personali dell’autore: indirizzo con CAP, numero di telefono e se disponibile l'indirizzo email. Anche per gli eBook è obbligatorio l’invio cartaceo in quattro copie.

Il 1° premio di ogni Sezione potrà essere assegnato anche ai primi classificati nella stessa Sezione di passate edizioni.

Per le opere inedite occorre allegare la DICHIARAZIONE in cui si attesta che le stesse sono di PROPRIA CREATIVITÀ, pena l'esclusione dal Concorso, con la/le quota/e d'iscrizione trattenuta/e a favore del Premio. La quota di partecipazione è di Euro 20,00 per ogni Sezione e potrà essere allegata, se contante, nel PLICO RACCOMANDATO A/R, oppure sul C.C. Bancario intestato “Cassa di Risparmio di Carrara”, codice IBAN: IT27 X061 1013 6380 0008 0749 780 ; SWFT: RICAIT3C038, oppure a mezzo Vaglia o Assegno Postale o Assegno Bancario intestati alla: ASSOCIAZIONE CULTURALE SAN DOMENICHINO, salvo buon fine. Le opere non accompagnate dal pagamento NON saranno ammesse al concorso.

Il termine per la spedizione degli elaborati è GIOVEDI’ 30 APRILE 2015 da inviare a mezzo plico o pacco postale a:
"ASSOCIAZIONE CULTURALE SAN DOMENICHINO”, Casella Postale 103 c/o Poste Massa 1 – Via Carducci, 40 - 54100 MASSA (MS) – ITALIA. Per eventuali ritardi farà fede il timbro postale.
Gli Autori partecipanti al Concorso acconsentono al trattamento dei dati personali, limitatamente alla gestione del Premio ed all'invio agli stessi dei Bandi per le Edizioni successive; inoltre alla possibilità di poter scambiare i nominativi con altre Associazioni culturali e/o soggetti che perseguono lo stesso scopo e finalità, fermo restante che le stesse Associazioni e/o soggetti si assumeranno le proprie responsabilità per l’eventuale uso improprio dei dati. Per chiarimenti scrivere preferibilmente una email all’indirizzo sandomenichino@virgilio.it o telefonare al numero 340 6676287.

PREMI

SEZIONE “A":

1° PREMIO: assegno di Euro 500,00 e Targa
2° PREMIO: assegno di Euro 300,00 e Targa
3° PREMIO: assegno di Euro 200,00 e Targa
4° PREMIO: Targa
5° PREMIO: Targa
dal 6 al 10 Premio “Diploma d'Onore”

SEZIONE "B":

1° PREMIO: pubblicazione della “Silloge” offerta dalla “Casa Editrice IBISKOS” di A. Ulivieri-Empoli e Targa
2° PREMIO: assegno di Euro 300,00 e Targa
3° PREMIO: assegno di Euro 200,00 e Targa
4° PREMIO: Targa
5° PREMIO: Targa

SEZIONE "C":

1° PREMIO: assegno di Euro 500,00 e Targa
2° PREMIO: assegno di Euro 300,00 e Targa
3° PREMIO: assegno di Euro 200,00 e Targa
4° PREMIO: Targa
5° PREMIO: Targa
dal 6 al 10 Premio “Diploma d'Onore”

SEZIONE "D":

1° PREMIO: assegno di Euro 300,00 e Targa
2° PREMIO: Targa
3° PREMIO: Targa

SEZIONE "E":

1° PREMIO: pubblicazione dell’opera offerta dalla “Casa Editrice IBISKOS” di A. Ulivieri-Empoli e Targa
2° PREMIO: assegno di Euro 300,00 e Targa
3° PREMIO: assegno di Euro 200,00 e Targa
4° PREMIO: Targa
5° PREMIO: Targa

SEZIONE "F":

1° PREMIO: assegno di Euro 500,00 e Targa
2° PREMIO: assegno di Euro 300,00 e Targa
3° PREMIO: assegno di Euro 200,00 e Targa
4° PREMIO: Targa
5° PREMIO: Targa
dal 6 al 10 Premio “Diploma d'Onore”

La Giuria si riserva la facoltà di assegnare un diploma di segnalazione per ogni sezione al miglior autore residente nella provincia di Massa Carrara.
I premi in denaro verranno consegnati esclusivamente agli autori presenti alla cerimonia di premiazione, mentre gli altri premi potranno essere ritirati da persona delegata o spediti al proprio domicilio. IN CASO DI EX AEQUO, I PREMI IN DENARO VERRANNO DIVISI.
Per le sezioni inedite “B” ed “E” gli Autori potranno essere contattati dalla Casa Editrice “Ibiskos” di A. Ulivieri per una interessante proposta editoriale.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE

La Premiazione dei vincitori é fissata per DOMENICA 30 AGOSTO 2015 ALLE ORE 16.30 nel sagrato antistante la chiesa francescana di San Domenichino in località "POVEROMO" di MARINA DI MASSA (MASSA) - ITALIA, alla presenza di Autorità ed esponenti del mondo della cultura e dell'arte. Saranno informati dell’esito del Concorso solo gli Autori vincitori e chi ne farà richiesta scritta. Non è prevista una graduatoria se non quella dei poeti o scrittori premiati. Il giudizio espresso dalla Giuria, che verrà reso noto mediante “Verbale Ufficiale” pubblicato sul sito Internet www.sandomenichino.it, è insindacabile ed inappellabile.

L'Associazione è espressamente autorizzata dagli Autori partecipanti ad utilizzare tutto il materiale pervenuto alla Segreteria del Premio, senza che gli stessi possano comunque pretenderne la restituzione, inoltre le liriche delle Sezioni A - B - C potranno essere utilizzate per la pubblicazione di un volume antologico. La partecipazione alla 56a Edizione del "PREMIO LETTERARIO SAN DOMENICHINO - CITTA’ DI MASSA - 2015", comporta l'accettazione completa ed automatica di tutte le clausole contenute nel presente Bando.


Il Consiglio Direttivo

PREFAZIONE A L’OROLOGIO SMARRITO di CARMEN MOSCARIELLO


Verso orizzonti che affrancano l’uomo dalle ristrettezze del vivere

Una polifonica romanza d’amore, di vita, di sogni, di affetti per i figli, i nipoti, per una storia che ha ed ha avuto vicissitudini ricche di humanitas, e zeppe di empatia; una voce corale che parla d’incontri rievocati, di presenze, di urgente forza suggestiva, sapida di vitalità ispirativa, di immagini di occhi innocenti, di volti profumati, di attese spasmodiche, e di ali aperte al volo:

Sei il mio piccolo Budda
ti volgo dal sonno alla luce
disegno nel firmamento
il sogno di te

girasole di splendidi amori
Leonardo, piccolo Budda
ed io nonna felice
ballo con te fino all’alba
tumbalalaika… (La porta d’avorio);

un diario plurale, espanso, totale, che parla di giorni, di notti, di speranze, gioie, illusioni, sottrazioni, di affreschi ricamati di luci e di ombre; una plaquette di graffiante intensità emotiva, i cui versi, generosi per attitudine alla cultura, per sincronie propositive, e per intrecci allusivi, timbrano, con sonora euritmia innovativa, le folgorazioni dell’anima. Quelle di una narrazione che va oltre le regole di una sintassi canonica per l’urgenza di liberare un animo straboccante di passione; dove persino la punteggiatura sembra di ostacolo all’esigenza di un cuore vòlto a confessare, con immediatezza, le sue emozioni. Scrivere di Carmen Moscariello significa avvicinarsi al suo amore per la poesia. Alla sua dedizione fattiva a questa nobile arte. Dacché Lei, oltre a comporla con forte coinvolgimento, la valorizza, e la diffonde tramite un importante premio letterario (Tulliola Renato Filippelli di Formia) di cui è presidente e fondatrice. E in questa sua nuova silloge, fin dai versi incipitari, evidenzia vis creativa, frequentazione letteraria, e compattezza che fanno della fusione fra dire e sentire il focus, il valore aggiunto dell’opera. Dacché ci convince, da subito, l’uso del verbo; un verbo impiegato con forza etimo-fonica d’inaspettate pointes; un verbo contagiante sia da un punto di vista metrico-stilistico che da quello plenitudinis vitae; plenitudo che riporta a un pensatore del primo Medioevo cristiano, Severino Boezio che ne “La consolazione della filosofia” attribuiva tale stato d’animo solo a Dio “Vita senza fine” (cui neque futuri quicquam absit nec preteriti fluxerit, nulla del futuro può essere assente, nulla del passato potrà essere svanito). Una pienezza che la Moscariello fa sua attraverso un travaglio metabolizzato, e che il verso sa affiancare, ampliandosi, rattenendosi, lasciando in sospeso una soluzione esistenziale, tratteggiando una vera esplosione di gioia, o rimarcando il passo d’addio nel dolore d’ogni tempo, d’ogni luogo:

dietro l’ azzurro nelle vene irrita il vento
occulta non si quieta la fame, il futuro è in traiettoria
congiunto è con l’ ieri nei castelli longobardi
di ogni storia rivedo la mia infanzia

non mi appare tanto lontana ancora prosegue
quel sogno delle querce, il passo d’addio
è nel dolore d ‘ogni tempo, d’ogni luogo (de divinazione).
Natale 2012

E lo fa con una tale metaforicità da offrire al lettore un duplice codice di lettura: significato e significante, che, insieme, collaborano con energia alla resa di un “poema” in cui, da un punto di vista contenutistico, mai il sentimentalismo becero e deteriore prende il sopravvento; considerando che La Nostra sa creare argini ben robusti a contenere la piena di un fiume che corre con irruenza verso i profumi del mare. Verso quegli orizzonti che tanto significano l’affrancamento dell’uomo dalle ristrettezze del vivere:
Andare nell’infinito prodigio della vita
attraversare gli orizzonti del mare del cielo e della terra
avvolgermi in tenera nube e rotolarmi
in prati fragolosi, da uno scoglio all’altro fino
alla punta del molo sfidare la gelida la luna
che cede il passo al sole
Flutti cocci ruvidi sussurri
il mare mugghia mareggiate di sogni (visio).

Insomma si toccano tutti i tasti dell’essere e dell’esistere; tutte quelle motivazioni spirituali che fanno della vicenda umana una storia polisemica e inquietante; gioiosa e melanconica; dolce e amara; una fusione di contrapposizioni che sono il sale e il pepe della poesia; quel polemos dei contrari di memoria eraclitea che la rendono reale e vera. A dominare sul tutto gli affetti familiari:

Sei nato finalmente
dalla culla dell’amore
succhi un nettare
di cieli biondo di farfalle
di lucciole incantate
sei bello, mi ricordi la tua mamma
occhi di cerbiatto
fusi nelle fossette
i bei sorrisi
a pugni chiusi
ti incammini (teogonia).

Ma detti con un tale trascinamento esistenziale che si rendono vicini al sentire di ognuno di noi; oggettivamente universali nell’intento di sottrarre la bellezza agli annichilenti artigli del tempo. Dacché sotto il dettato lirico scorre un autoptico pensiero filosofico sul quando e sul dove, su thanatos ed eros, sul fugit interea tempus:

di Siloe e dall’ultimo scalino i bracieri illuminarono.
è l’acqua e il fuoco in penombra fu la visione

le mille strade che ti portarono al Tempio
lì , nel caldo lume della tua poesia confluirono

la morte e la vita … (somnium Scipionis (a Renato Filippelli, post mortem)),

alle spalle di fronte
nemmeno tanto velata
la morte impaziente (Il sogno: figlio della notte);

sul patrimonio delle ricordanze:

Apprenderanno i ricordi la strada del silenzio
nelle sinfonie d’autunno gli usci
riaprono al fascino antico del mite giallo
arancio dei torrioni stropicciati anelli
collane d’ambra dalle antiche botteghe
qui sul monte Orlando ripeto a memoria
i versi del Poeta… (enupnion),

sull’amor vitae:

il vento tace in braccio alle fluide
comete passiamo sospesi viviamo
l’attesa nel grembo canta la vita
limpida sorgente il cuore
batte l’attesa
vaporano odori antichi
ed io accarezzo la tenera gemma
verrà , verrà anch’egli a nutrire

quest’anno di gioie… (instrumentum legendi)
(Formia 25 ottobre 2012, attendendo Giuseppedanielegabriele);

su natura e naturismo, solitudini di meditazione, su luoghi cari, radici di sempre:

madre dei boschi e delle mille sorgenti della mia
anima- madre- terra- irpina
nostalgie in questo 21 marzo tanto
lontano da quando nel giardino
di mia madre si apriva tra la neve
e il sole l’odoroso gelsomino
ricordo ancora il muro
dove mio padre lo pose
al riparo dai venti, mi disse.
Quei venti che per lui
non furono mansuete carezze, né la purezza
dei fiori seppe preservare noi altri raminghi (Vitorchiano (VT), 2 1 marzo),
e sul valore maieutico del poièin:
è l’acqua e il fuoco in penombra fu la visione

le mille strade che ti portarono al Tempio
lì , nel caldo lume della tua poesia confluirono

la morte e la vita (somnium Scipionis (a Renato Filippelli, post mortem)).

Sì, la nostalgia di giorni passati e di antiche primavere dà un contributo vivace a questa silloge. La Poetessa ama la vita, e dà anima e corpo a questa avventura, alla sua divina venuta; grida col canto l’attaccamento ai giorni e alle stagioni; ed è per questo che intende fare del passato un presente da ri-vivere, magari, rinfoltito di nuova passione. Personaggi e ambienti trascorsi sono riportati alla luce con un pathos di forte emotività. Tanto che l’ieri, l’oggi e il domani si embricano indissolubilmente per dare forma al logos della poesia:

ci attrasse la quercia che or sé spande morta
e ripetemmo insieme i versi amati al singhiozzo
verde dello strapiombo di cielo e mare
tra i funghi colorati e allegri dell’autunno luminoso (Surge et accipe…et fuge),

dove la natura si fa collaboratrice assidua nella concretizzazione degli stati d’animo; compagna fedele nelle espansioni sentimentali; e la quercia, una volta viva ed ora morta, assume un significato analogico con lo scorrere del tempo; con la fragranza di un giorno che ritorna a vita nella memoria della Nostra. E, alla fine, quello che vince è il grande amore per una realtà fatta di carne e di sogni, di sguardi e di voli; per una realtà spiritualmente traslata in mondi di fede; per una stagione di affetti che la Moscariello vorrebbe tenere con sé, un domani, oltre il guado che demarca il giorno dalla notte; in un afflato di contaminante spiritualità in cui:

nelle ginestre intrecciate d’ amore
ho scorto Madonna il tuo fiato
ho teso la mano, ho atteso il mio giorno di Pace.

Nazario Pardini