venerdì 6 settembre 2024

Trento. Dalla Presidente dell'associazione Mafalda, con rimpianto e dolore.

 Grazie di cuore  Carmen.

Ci hai regalato una serata splendida, in molti sono rimasti affascinati dalla tua cultura, dal tuo garbo e dalla tua personalità.
Sei stata un bell'incontro della vita e spero che la nostra amicizia prosegua.
Un grande abbraccio e auguri per una serena Pasqua nell'anima.

         La Presidente
Carolina Bazerla Marangoni

Il giorno sab 9 apr 2022 alle ore 22:43 Carmen Moscariello <carmen.moscariello@yahoo.it> ha scritto:

sabato 17 agosto 2024

Il pianto è anche delle pietre di Carmen Moscariello tratto da "Leucade" di Nazario Pardini.

 Poesie 2022

Il pianto è anche delle pietre,

 23 novembre 1980 ( pubblicata in "Il tunnel dei sogni" Il Convivio Editore e in "Ouverture" opere di  Carmen Moscariello


Lo ricordo bene è l’anno della nascita di Silvia

come se non bastasse

subimmo anche un alluvione.

Autunno che a Montella è già inverno (prima pioggia inverno a Nusco!)

Lunghi singhiozzi di polvere

mani nude che scavano il sole

sottoterra è l’inferno.

Ululi dei lupi

anch’essi divennero cani randagi

distesi sulla nuda terra.

Servono 2000 bare

Dove li mettiamo?

Distesi i bambini appena nati e i vecchi con i loro bastoni

li tiravano fuori

Patii da Formia con un convoglio,

le strade non c’erano più,

bisognava aspettare l’alba

le mani dei morti e i visi bianchi come

la calce, dalle viscere lamenti d’orrore

e i morti aspettano, guardano il cielo

in fila sulla piazza, senza un lenzuolo

gli occhi che nessuno ha chiuso

contro le porte accatastati i bambini hanno capelli bianchi

e mani in preghiera, non si muovono.

Quieti non c’è neanche la mamma a cullarli.

Mille mani.

A Sant’Angelo raccolsi tante

compagne di studio

mamme con bambini.

Gli occhi di creta della notte

buia, buia.

Che fine ha fatto la luna?

Si piange da soli con una coperta estranea

sulle spalle, la notte ulula scomposta.

Il dolore è il signore del male,

non abbandona il vento

un’afa sconosciuta a quelle valli.

All’alba nuvole di polvere, non ci si riconosce

il pianto delle pietre dietro i forconi

si cerca, si chiede:

dové? L’hai visto? L’hanno tirato fuori morto.


Dové mia madre?


Il giorno si mette a chiamare

la mia bambina sussultava nel mio ventre,

all’alba potei entrare a Montella

La mia casa c’era ancora,

la tirarono giù tre giorni dopo. (Dalla raccolta "Tunnel dei sogni"Il Convivio Editore e in "Visionaire" 

di Carmen Moscariello

 

1 commento:

  1. Cara Carmen... permettimi di chiamarti così, un ricordo bruciante il tuo, che mi ha coinvolta e riportata al 1990, al terribile sisma che distrusse troppe vite e lasciò senza case infinite famiglie. Io in quel periodo vivevo proprio a Formia, ma corsi dal mio attuale marito, allora giovanissimo, nel Sannio. La sua casa non esisteva più e la sua famiglia era accampata in piazza in una tendopoli. Con metafore lancinanti dipingi lo strazio: "Lunghi singhiozzi di polvere/mani nude che scavano il sole/sottoterra è l’inferno." Tutto è visibile. Tremano di nuovo le ossa, i capelli, le fibre, il cuore. E tua figlia sconfiggeva la morte spalancando l'uscio della vita! Il tuo incedere, che in apparenza è un misto di prosa e poesia, è un modo di urlare il dolore senza fronzoli, con rispetto e dignità assoluti. Ti ringrazio per questo ricordo vivo nella memoria di tutti... e per la capacità di essere lieve e sanguigna.
    Ammiro infinitamente il tuo modo di scrivere, come critico e come Poetessa. Ti abbraccio grata.

    Rispondi

giovedì 1 agosto 2024

Bando Premio " Tulliola - Renato Filippelli" XXIX Edizione 2024-25 Insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una medaglia per gli alti meriti culturali..








Bando Premio " Tulliola - Renato Filippelli" XXIX Edizione  2024-25 Insignito  dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una medaglia per gli alti meriti culturali..





 

PREMIO Mondiale “TULLIOLA-Renato Filippelli” 2024-2025

XXIX EDIZIONE

 

 

L’Associazione culturale “TULLIOLA”

bandisce la XXIX edizione

del Premio letterario Mondiale “Tulliola-Renato Filippelli”

Premio per la Legalità contro tutte le mafie X Edizione

Premio per la Medicina I Edizione 

Il Premio “ Tulliola- Renato Filippelli”  per opere straniere VIII Edizione

Onorificenze per le premiazioni sono state attribuite a personaggi illustri  dai Presidenti della Repubblica ,dalla  Presidenza  della Camera e dalla  Presidente del Senato.

 

Regolamento:

 Le Giurie saranno presiedute dal Poeta Dante Maffia

I membri delle Giurie  saranno  resi noti solo dopo la valutazione delle opere;

Il Premio è stato fondato da Carmen Moscariello che ne è presidente ;

Non ci sono tasse di lettura da pagare;

Si può concorrere solo con opere edite (libri). Sia per la sezione in Italiano che per quella degli stranieri, non vengono accettati dattiloscritti o fotocopie dell’opera stessa;

Tutti i libri italiani e stranieri debbono essere inviati  a Carmen Moscariello via Cosmo Valeriano 17 A entro e non oltre il 31 gennaio 2024;

 Le sezioni comprendono: opere poetiche; opere narrative; opere di aggistica e opere straniere;

Sono richieste sei copie;

Le opere non saranno restiruite;

Saranno premiati : operatori economici, operatori e scienziati della medicina di fama mondiale, Magistrati, Avvocati tra i migliori che la Giuria riterrà scegliere nel panorama europeo;   

I premi consisteranno in diplomi medaglie  e targhe.

Sono state richieste onorificenze istituzionali  per la Sezione Premio per la Legalità contro le mafie , che , come in anni passati, il premio può essere richiesto non solo per operatori della Giustizia, ma anche per personalità  impegnate nella crescita sociale, morale, culturale, e artistica della società;

Le onorificenze saranno anche richieste per grandi medici e ricercatori, per scrittori o giornalisti che la Giuria riterrà di premiare;

La premiazione si terrà entro il mese di ottobre 2025;

 E' stata richiesta al Presidente del Senato Una Sala per la manifestazione;

E' stato domandato il Patrocinio a molteplici enti istituzionali, compreso la Presidenza della Repubblica, della Camera ,del Senato  e a molte altre Istituzioni, anche della Comunità europea;

La Giuria opererà gratuitamente, non vengono pagati per nessuno, compreso i concorrenti, né alberghi, né biglietti di viaggio;

i libri non saranno restituiti.

La Presidenza del Premio si riserva di apportare modifiche, se neecessario.

Il Premio non chiede denaro a nessuno. E’ sponsorizzato da Carmen Mosarierllo Presidente dell’Associazione Tulliola e da Aldo Zangrillo, Vicepresidente dell’Associazione Tulliola.

La pubblicazione dei vincitori avverrà  su  Il Levriero e molteplici altri siti. 

  

Formia 1 agosto 2024.

Carmen Moscariello

 

 

 Premio per la legalità contro tutte le mafie. IX Edizione

 

 

La Giuria del Premio è  la stessa del Premio Letterario,  verrà presieduta dal Poeta Dante Maffia e Carmen Moscariello che ne è anche fondatrice.

 Saranno  scelte  personalità  importanti a livello nazionale e internazionale del mondo della Cultura, della medicina, dell’impegno sociale e umanitario, ad esse andranno ( se verranno concesse) onorificenze istituzionali che la Presidente Carmen Moscariello ha chiesto al Presidente della Repubblica, al Presidente della Camera e del Senato. Per la cerimonia di premiazione di tutte le sezioni è stata richiesta una sala prestigiosa al Presidente  del Senato.

 

 

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            L'Associazione culturale “Tulliola”, che è la più antica di Formia (figura al N. 8 nell'elenco delle associazioni) presieduta e fondata da Carmen Moscariello, e che ha dato sempre lustro e onore alla cittadina pontina L'Associazione  nel 2013 è stata premiata con una Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per le meritorie finalità perseguite; dal 2014  ha ottenuto medaglie  per i premiati dalla Presidenza della Camera e dal Senato della Repubblica.

 

 

Renato Filippelli è stato un grande Poeta . Ha pubblicato libri di Poesia, numerose Letterature, Antologie e grammatiche italiane, è stato un grande educatore sia nell’Università Suor Orsola Benincasa, (Cattedra d’Italiano) che nel Magistrale “Cicerone” di Formia. Punto di riferimento per  i giovani .. Ha lasciato in eredità un mondo colto e raffinato, il suo grande rigore morale, il suo amore per Dio e la Cristianità.

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Tulliola era l'amatissima figlia di Marco Tullio Cicerone, il celebre oratore romano che possedeva una sontuosa villa a Formia a poca distanza dalla casa di Carmen Moscariello, fondatrice dell'Associazione e del Premio. Proprio di fronte al mausoleo monumentale di Cicerone, ucciso a Formia nel 43 a.C., sono visibili i resti di un altro edificio funebre, che si vuole sia la tomba di Tulliola.


tel: 329/6463383- email: carmen.moscariello@yahoo.it

 

 

lunedì 22 luglio 2024

" Come la coppa del sole". Nota di Mario Rizzi su "L'orologio smarrito" di Carmen Moscariello


 

La poesia di Carmen Moscariello è come la coppa del sole.

di 

Mario Rizzi

 

 


 


Carmen Moscariello èIstintuale, sanguigna, calda come 'la coppa del sole'... Inutili le mie parole dopo l'introduzione di Nazario, ma la lirica sveglia echi assopiti, riporta sulla riva del fiume antico, affida al passato il compito del pozzo dal quale attingere energia, per poi, in linea con Baumann, il Sociologo che ci ha lasciato proprio oggi, affrescare 'la vaghezza di un tempo che non è, nè mai sarà'. Un tempo che si esaurisce nel qui e ora. Che esclude la progettualità.

Mi cullo nella vaghezza di Carmen Moscariello, certa che quella coppa che le permette di bere raggi di sole sia il suo Vaso di Pandora e, tra gli altri sentimenti, contenga la Speranza! Grazie. Un abbraccio a lei e uno al nostro Nazario!
Mario Rizzi

 

Questa nota è in calce alla pubblicazione dell'opera "  "L'orologio smarrito", con prefazione di Nazario Pardini su "Leucade" Purtroppo, conosco solo di fama il grande Artista Mario Rizzi e solo ora ho scoperto la sua scrittura sulla mia poesia, lo ringrazio .

 La mia "vaghezza" è stata sempre causa di problemi nella mia vita, ma senza di essa, io  non sarei niente, soprattutto non potrei essere poeta. Mario Ri zzi  è il primo critico che ha messo il punto su questo aspetto, mi ha ricordato le parole del mio Professore di Latino che quando correggeva le mie versioni mi urlava : " La vaghezza di questa fanciulla mi affascina"., non sapeva se avevo tradotto Seneca o altro autore sconosciuto, rielaboravo il testo a modo mio scostandomi da ogni canone, mettendolo in crisi..La mia vaghezza appartiene al mio mondo immaginifico.


Chi è Mario Rizzi? E' un grande Artista appassionato dei luoghi e del mistero che li invade.



Mario Rizzi, artista italiano a Berlino “Questa città offre una delle scene artistiche più ricche e variegate di tutto il mondo”

Con le sue opere filmiche, girate tra Libano, Giordania, Tunisia, Palestina e Turchia, Rizzi è in grado di dare voce a chi è relegato ai margini della società

Filmmaker italiano, con base a Berlino, Mario Rizzi è un artista il cui sguardo si estende ben al di là della capitale tedesca e dei confini europei. Nel corso della sua carriera artistica Rizzi ha infatti viaggiato spesso, spostandosi tra Italia, Germania, Olanda, ma soprattutto in paesi mediorientali, come Turchia, Libano, Palestina. Con il suo approccio empatico e la capacità di accogliere ciò che, in un’ottica eurocentrica, viene considerato come “altro” o “diverso”, Rizzi è un artista in grado di dare voce ai grandi esclusi della società occidentale: le persone musulmane, le donne, le e i migranti. I suoi film, il cui focus è sempre sul singolo individuo, narrano le storie di persone che vivono vite ai margini, schiacciate da guerre, privazioni economiche o condizioni di oppressione sociale, e della forza con cui sono in grado di reagire a queste situazioni.

Nel corso della sua carriera le opere di Rizzi sono state esposte in istituzioni artistiche di rilievo, come il Van Abbemuseum di Eindhoven, il Museo MAXXI di Roma e il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, a Prato. Ha partecipato, con i suoi film, a diversi festival cinematografici, come la Berlinale (nel 2008 e nel 2013) e l’Ankara International Film Festival (nel 2015 e nel 2016). A Berlino ha di recente esposto, alla Berlinische Galerie, “Bayt”, una trilogia filmica girata tra Giordania, Tunisia e Libano. Sulle tre opere uscirà presto un libro, pubblicato dalla casa editrice NERO. Noi di Berlino Magazine abbiamo avuto il piacere di intervistare Rizzi e di parlare con lui del suo rapporto con la città e dei suoi progetti artistici.

La Berlino di Rizzi, “un luogo allo stesso tempo assolutamente pubblico e assolutamente privato”

Mario Rizzi è nato e cresciuto a Barletta, in Puglia. Inizialmente ha studiato psicologia a Roma, e solo successivamente ha fatto il suo ingresso nel mondo dell’arte, studiando fotografia in Francia, all’Ecole Nationale Supérieure de La Photographie. La sua carriera ha preso avvio infatti prima come fotografo, poi come regista: “dalla fotografia sono passato prima ai video, poi alle installazioni multiscreen e infine al film. È stata un’evoluzione sia personale che artistica”. A Berlino Rizzi è arrivato nel 2001, invitato dalla Kunsthaus Bethanien per una residenza artistica: “sono arrivato a Berlino in un momento in cui volevo un po’ di tutto dalla vita. In quel periodo cercavo di vedere e assorbire tutto. Ho iniziato ad amare la città in maniera spassionata e ho sentito impellente il desiderio di conoscerla”.

Uno dei motivi che ha portato Rizzi ad amare Berlino è la capacità della città di conciliare due aspetti contrapposti, ossia “il fatto che qui puoi essere, allo stesso tempo, assolutamente pubblico e assolutamente privato.  Ad esempio, quasi nessuno sa nemmeno dove abito e questo mi permette di mantenere la mia privacy. Allo stesso tempo questa città è un luogo assolutamente pubblico. Qui puoi incontrare chiunque e, se sei interessato all’arte, hai la possibilità di interfacciarti con tanti mondi artistici differenti. Contemporaneamente, se vuoi lavorare nel tuo studio tranquillo, senza che nessuno ti riconosca per strada qui puoi farlo”.

Ezoic


........ e la Banda suonò..... di Carmen Moscariello

 

Associazione musicale APS “V. Bellini”.

Quarantesimo Anniversario della Banda di Lenola

Pensieri di Carmen Moscariello

 


 

“Vi è una misteriosa e profonda parentela tra musica e speranza, tra canto e vita eterna: non per nulla la tradizione cristiana raffigura gli spiriti beati nell’atto di cantare in coro, rapiti ed estasiati dalla bellezza di Dio. Ma l’autentica arte, come la preghiera, non ci estranea dalla realtà di ogni giorno, bensì ad essa ci rimanda per “irrigarla” e farla germogliare, perché rechi frutti di bene e di pace.[1]

 Sono parole del Papa Emerito Benedetto XVI che tanto amò la musica, la Poesia, l’Arte, riuscì con il suo carisma a compenetrare il Cristianesimo nel mondo dell’Arte e fare dell’ arte   la più importante forma  di catechesi.

Il piccolo paese di Lenola è uno scrigno tutto da scoprire. Mi sono trovata tra quei monti il giorno della festa di San Giovanni Battista il Decollato e fin dalle prime ore del mattino La Banda suonava tra gli antichi vicoli, le stradine appoggiate ai monti e le piazze accoglienti che si aprono a mo’ di salone delle feste ai lati delle case con le loro piccole finestre e archi che riparano uomini e uccelli dal rigido inverno. In quel giorno il paese mi apparve come una delicata Sala d’orchestra sotto un cielo azzurro e fedele a quei tetti. In piazza, seduta su un muretto, ho avuto modo di ascoltare la Banda di Lenola, mi ha commosso fino alle lacrime. Solo in occasione dei festeggiamenti  per i quarant’anni della Banda (1984-2024) ho avuto l’occasione di complimentarmi con il Direttore d’orchestra Claudia Panno, una tempra di donna, un carattere forte e determinato, un grande Maestro, dà l’impressione che niente le sia negato. Ha i suoi orchestrali nel suo pugno delicato e piccoli e grandi  sotto la sua bacchetta si sentono  veri artisti. Nella banda ci sono anche bambini e giovanissimi che sanno suonare e rispondere con diligenza e passione al ruolo che gli viene assegnato.

Il paese di Lenola ama la musica, è totalmente integrato e orgoglioso del suo Complesso bandistico. Papa Francesco lo ha accolto con gioia all’Udienza del 3 gennaio 2024.

 Per i festeggiamenti dei quarant’anni  ci sono state una serie di importanti manifestazioni culturali per ben nove giorni, tra l'altro domenica 21 luglio ha suonato nell’Anfiteatro di Lenola la Banda della Marina Militare Italiana. 

Non vogliamo trascurare che la Casa della Musica,  è stata donata da Torquato Molinaro, è  punto di riferimento sia per la Banda che per innumerevoli iniziative culturali, sia anche  per il Coro Fra Deo Gratias, diretto dal Maestro Nicola Palombi che durante le manifestazioni ha cantato alla presentazione del libro " Memorie di un ammiraglio nelle tempeste d'Italia" opera di Torquato Molinaro . Il libro  di grande fascino, è stato presentato dallo storico Sandro Rosato, dall'Ammiraglio  Alessandro Labbadia, dal Tenente di vascello  Pandozzi Luigi, dal Primo Luogotenente   Claudio Marrocco, dall'Ammiraglio  Severino Marrocco, quest'ultimo è anche vicesindaco di Lenola, ha letto Mariagela Pecchia.

Moderatore della serata il Musicista-Presidente dell'Associazione V. Bellini , organizzatore dell'evento Enrico Mastrobbattista.

 



[1] “Il Vangelo in poesia” opera di Carmen Moscariello, Gangemi Editore Roma