Omaggio a Roseto Poesie di Dante Maffia
IONIA EDITRICE
Prefazione
di Giuseppe Trebisacce, introduzione di Nicola Merola.
Pensieri sui versi del Poeta
di
Carmen Moscariello.
C’è un
limite al bello?
In questi
ultimi tre giorni me lo sono chiesto con insistenza.
Ho percorso
a piedi all’alba le falesie che si
affacciano sul mare di Sperlonga e anche alcuni sentieri più segreti che sono
appartenuti a Giulia Gonzaga, non quelli soliti del Castello di Fondi, pur esso
meraviglioso nella sua stasi e nel
calore confuso della gente della
domenica.
Dove sono stata io sono i sentieri degli arrampicatori sulle rocce che sembrano specchi e sfidano il cielo e il mare. La dove nidificano le aquile e i falchi con i loro eleganti archi si abbracciano e si scontrano con le rondini marine. Chi vuole trovarle a Gaeta e Sperlonga è molto difficile sono state scacciate da quei luoghi dall’inquinamento e dai troppi rumori, Lì sui costoni delle falesie si può vivere l’incanto. E’ incanto anche ammirare sulla mia pagina facebook le foto che un padre orgoglioso pubblica di un bambino con i capelli rossi, dal primo giorno della sua nascita seguo ogni momento della sua crescita. E’ anche questa bellezza non ha limiti, e si muove in delicata esistenza, mi chiedo sempre quando lo guardo quali doni misteriosi e sublimi ci vengono regalati. Per rendere le mie ore a un connubio più universale del Bello sono arrivati anche i versi di Dante Maffia in “Omaggio a Roseto” li ho portati con me nel mio peregrinare. Mi sono detta ma, dunque, davvero, non c’è limite alla bellezza, al candore, alla disperazione di abbracciare e consolare tutto ciò che è sospeso sul mare su una fragile roccia?
Non c’è limite all’Amore?
La
Protagonista dell’opera è senza dubbi Roseto, ma nei suoi versi vive l’infanzia, l’inizio di
una vita non facile da percorrere, ma che comunque Lo ha portato a una fama
sempre più mondiale. Nei suoi versi vive il dialetto fragoroso e inebriante
della sua gente, vive la figura del padre e della mamma Rosina che sono certa resterà eterna
come i versi di Pascoli dedicati al padre o di Leopardi a Silvia. Il Poeta non
deve temere che di Lei non è rimasta che polvere. I suoi versi dedicati a Rosina sono i più affascinanti e
teneri delle sue mille e più di mille poesie d’amore. La Bellezza in quest’opera è aperta ai colori
del cielo e del mare, musica una ricerca attenta e comunque spontanea, la
perfezione del verso, la sua verità, anche se a volte dolorosa ci viene
raccontata come se l’universo intero
debba sentire, unirsi al coro, un coro di conchiglie che per chi ha orecchie è
il più bello dell’universo.
Carmen
Moscariello
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