Responsabile della propria esistenza
“Riflessioni di Carmen Moscariello
Le Cyrano- Sentieri dell’Anima di Ruggiero Spirito
Di Carmen Moscariello
Si naviga a vista!
Spesso la nostra ragion d’essere si frantuma su scogli
invisibili, su traiettorie anguste che non avevamo incluso nelle nostre vite .
“Dov’è il nostro aguzzino bastardo?”
C’è. Nascosto, alle spalle, nei
nostri anfratti!
Nelle nostre vite che vorrebbero
essere piene di bene, l’aguzzino c’è eccome. Esso fila come Penelope e attende
testardo e instancabile la nostra fine.
Oggi voglio provare a rispondere
all’interrogativo di Ruggero Spirito: “dov’è il nostro aguzzino
bastardo”, dove si acquatta la morte e aspetta instancabile la nostra fine?
RUGGERO SPIRITO non rientra in
nessuna antologia, nessun editore
“altisonante” l’ha mai pubblicato, forse l’autore di “Sentieri dell’Anima”neanche
l’ha chiesto!!
E’ da qualche tempo che mi occupo
degli sconosciuti della cultura, posso
garantirvi che alcuni di essi hanno molto da dire, né li sento consunti da una
nave che affonda senza orizzonti.
A proposito di orizzonti , possono
essercene nella vita molteplici e tra i più disparati, il signore che oggi ha
conquistato la mia attenzione è un
grande chef, uno chef stellato, come si suole dire, che ha lavorato in
ristoranti di tutto il mondo, dunque, per lavorare ha girato il mondo, alla
ricerca di un approdo degno del nome, che potesse dargli soddisfazione ed
orgoglio. E’ arrivato negli Stati Uniti (California, in Australia , Germania
,Inghilterra. Orfano di padre in giovanissima età, ha studiato in un Istituto
Alberghiero di Montecatini terme che accoglieva gratuitamente gli orfani e lì
ha conseguito il diploma. E’ un eccellente cuoco, grande esperto soprattutto
per i dolci.
Opera di Jonni Mattei
Nei giorni scorsi, mi ha
presentato la sua unica e bella raccolta
di Poesie. Il suo Ikigari, nonostante il lungo duro lavoro di chef, nella sua
vita è stata determinante la passione per la poesia, il
dharma della sua vita, la magica stella
di viaggi non sempre illuminati dalla luna, il
suo Karma, la sua ispirazione una ricerca attenta di se stesso, della sua
anima, ma soprattutto dell’Anima del mondo. Da sempre oltre a scrivere poesie
egli fa anche parte del coro di Lenola Fra
Deo gratias . Ho scoperto che Lenola possiede un’ anima nobile. Io l’ho
conosciuta grazie a Pietro Ingrao, molto tempo fa, nel progetto Hormiae da me
stessa progettato e curato e che prevedeva una ventina di grandi eventi inserii anche Pietro Ingrao che venne a
presentare un’opera bellissima di Vittorio Foa , Il cavallo e la torre. Di questa prestigiosa e attenta personalità
io ne trovo le tracce nel piccolo paese, come pure oggi ne conserva la forza , l’energia e la grazia di un’immensa
orchestrale, la Maestra Claudia Panno, grande musicista e docente della quale
amicizia sono onorata. La biografia di Ruggero Spirito è costruita sulle pietre del sacrificio e
dell’impegno . I suoi versi ci narrano di ascese e cadute, di preghiere e
contestazione, di ricerca di Dio e del fratello. “Dov’è la nostra fede presunta?” . Si pone Innumerevoli
domande che attendono risposte da una vita non sempre amorevole e generosa.
La sua poesia:
Dov’ è il mio aguzzino bastardo?/
…dovè la mia fede poresunta
E’ già pronta la mia zolla rimossa?
testimonia una scrittura che si pone in continuo domande, le pone a se
stesso e a un pubblico immaginario, molto lontano dall’autore che non sa dare
né risposte, né speranze allo smarrimento dell’uomo che cerca nella gioia del
canto corale e della scrittura, rifugio e conforto. L’autore mi racconta che
fin da piccolo, nell’immenso Castello di Montecatini dove era stato accolto ha scritto poesie e ha coltivato il tema del
confronto anche con razze ed etnie diverse, i suoi innumerevoli viaggi, gli
hanno permesso di conoscere in cucina lavoratori proveniente da tanti paesi e
da diverse etnie e ha conglobato nei suoi innumerevoli quaderni tanti modi di
esprimersi e anche di cucinare piatti e creare parole dove è confluita potente e libera l’ Anima
del mondo più che mai vibratile, nascente dalle zolle del cuore che non conosce falsità.
Si sofferma molto nel narrarci ”il fiato acido della morte” inclemente e terribile. La vita sa molto di precario, tra le guerre, vere torture, alle quali i così detti grandi non sanno porre rimedio, alle guerre che stanno uccidendo i bambini , né il nostro lamento flebile e le nostre preghiere riescono a fermare l’arma dell’assassino. Questo tempo di morte che noi ci illudiamo lontano da noi, sta bussando a troppe porte. Non c’è più tempo , né spazio per una morale di passaggio, imbellettata e stupida. Ecco, la raccolta che vi sto presentando sa della mano che ha lavorato con dignità e onore e che continua a lavorare, a dare quello che può per una società migliore baciata dall’intenso
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