Versi di vita di Maurizio Martena. Prefazione di
Francesco Perri, Casa Editrice Pace
Intermittenze della
memoria
Pensieri sparsi di Carmen Moscariello
“Segua ognuno il
battito del suo cuore”, sembra che leggendo queste poesie di Maurizio Martena arrivino anche al nostro
cuore le note di violino di Paul Klee[1] o le Aritmie di Attilio Bertolucci.
Il cuore di Maurizio è un cuore giovane che ha occhi e
braccia che sembrano immuni dalla sclerotizzazione del nostro
tempo, non ci sono extrasistole, ma un procedere cauto, a volte doloroso, nei
sentieri della vita. Mi fa pensare anche alle grandi sale del Museo de El
Prado dalle cui pareti Velasquez[2]
ha disegnato tutti i membri della
famiglia reale, anche il cane. Così è questo libro una lenta cauta presentazione
di tutti i membri della sua famiglia, dell’amore che li ha legati e di quella
tenerezza che tuttora inneggia alla vita. Spesso la sua analisi poetica è una
tenera riva dove l’anima dei morti,( quella dei genitori e del fratello) si
danno convegno con quelle dei vivi e lì si abbracciano e parlano delle lotte
quotidiane che il loro lavoro gli impone, ma anche della serenità e del
coraggio che quella famiglia gli ha donato e gli dona ancora.
La prima parte del libro si focalizza su ciascuno di questi
attori, commoventi le parole scritte per il figlio, ne traccia tutto il
percorso da quando era piccolo ad oggi che lo vede uomo forte e responsabile.
La parola coraggio, mi pare non averla trovata nel libro, ma
mi sembra che serpeggi in ogni anello della scrittura, quasi in ogni respiro
delle anime che vi si affollano.
Le Aritmie[3]
del cuore si proiettano anche nei versi, dando al lettore un desiderio di
cogliere ogni virgola, ogni sosta sotto la tempesta o illuminata dal sole caldo
della vita.
Sembra nella sua luce, freschezza verità il canto di un
adolescente che dalla vita si aspetta ancora tutti suoi sogni.
Viva la vita?
Le parole sono ritmi preraffaeliti ancora intonsi: le parole
senza artifici, le confessioni a se stesso dei passi compiuti, dell’amore
seminato, delle persone e dei luoghi vissuti. Questo primitivismo della parola
ha fatto cadere le maschere di certa “poesia” finta. Maurizio ha rispetto per
la poesia e per i poeti ne riconosce la luce per il mondo, la bellezza per la
vita di ognuno. Ho molto apprezzato in questi versi la caduta di qualsiasi
maschera, in questa galleria di personaggi il colore è vivido immediato
colpisce subito il cuore e ti fa amare il verso che è un ‘ampolla di bellezza e
di filamenti di vita che si intrecciano fino a divenire organza morbida su cui
si pone volentieri il capo e ci ispira l’urgenza di un abbandono, un cuscino su
cui sognare. Questo libro ha un privilegio grande quello di raccontare
l’onestà, la capacità di guardarsi negli occhi e l’editore Pace ha colto questa
verità e ha messo in copertina due occhi che ti scrutano che non hanno paura di
guardare la vita in faccia e se necessario affrontarla.
Il libro ha diverse sezioni quella degli affetti,
dell’amore e dei luoghi. Il poeta è anche grande e nobile imprenditore
e parte della vita la passa in macchina o sugli aerei. I luoghi che racconta :lecce, (Le radici
paterne),latina, Bassiano, Roma sono tutti approdi. Itaca è anche nei luoghi di
lavoro dove produce ricchezze, ma anche amicizie, rispetto per i territori dei
quali ha saputo percepire ed amare tutte le caratteristiche.
Trovo l’ ultima sezione del libro “Varie” la più intrigante e fascinosa. La
poesia “ L’inganno” ci svela la crudeltà del destino dell’uomo, eppure Maurizio ci insegna che la vita va
amata sia quella dell’uomo che quella dell’ambiente sempre da rispettare e da
salvare.
Mentre il mondo si
rotola nel fango, il poeta ci guida a
rispettare la vita in tutti i suoi aspetti, anche la morte (quella che ci invia
Dio, non quella provocata dall’odio) in quest’opera è trattata con decoro,
direi addirittura con tenerezza.
[1] Paul
Clee è stato un grande pittore e violinista. Ha conosciuto i grandi del
Novecento sia in ambito pittorico che musicale. Nel 1915 conosce tra gli altri
Rainer Maria Rilke e Vasilij Kandensckj
[2] La
Medina di Welasquez , El Prado.
[3] Aritmie
è il titolo di una bellissima opera di Attilio Bertolucci pubblicata nei tipi
della Garzanti in cui racconta gli incontri di una vita nella intermittenza della memoria.
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