mercoledì 27 novembre 2024

 

Versi di vita di Maurizio Martena. Prefazione di Francesco Perri, Casa Editrice Pace





Intermittenze della memoria

Pensieri sparsi di Carmen Moscariello

Segua ognuno il battito del suo cuore”, sembra che  leggendo queste poesie  di Maurizio Martena arrivino anche al nostro cuore le note di violino di Paul Klee[1]    o le Aritmie di Attilio Bertolucci.

Il cuore di Maurizio è un cuore giovane che ha occhi e braccia che  sembrano  immuni dalla sclerotizzazione del nostro tempo, non ci sono extrasistole, ma un procedere cauto, a volte doloroso, nei sentieri della vita. Mi fa pensare anche alle grandi sale del Museo de El Prado  dalle cui pareti  Velasquez[2]  ha disegnato tutti i membri della famiglia reale, anche il cane. Così è questo libro una lenta cauta presentazione di tutti i membri della sua famiglia, dell’amore che li ha legati e di quella tenerezza che tuttora inneggia alla vita. Spesso la sua analisi poetica è una tenera riva dove l’anima dei morti,( quella dei genitori e del fratello) si danno convegno con quelle dei vivi e lì si abbracciano e parlano delle lotte quotidiane che il loro lavoro gli impone, ma anche della serenità e del coraggio che quella famiglia gli ha donato e gli dona ancora.

La prima parte del libro si focalizza su ciascuno di questi attori, commoventi le parole scritte per il figlio, ne traccia tutto il percorso da quando era piccolo ad oggi che lo vede uomo forte e responsabile.

La parola coraggio, mi pare non averla trovata nel libro, ma mi sembra che serpeggi in ogni anello della scrittura, quasi in ogni respiro delle anime che vi si affollano.

Le Aritmie[3] del cuore si proiettano anche nei versi, dando al lettore un desiderio di cogliere ogni virgola, ogni sosta sotto la tempesta o illuminata dal sole caldo della vita.

Sembra nella sua luce, freschezza verità il canto di un adolescente che dalla vita si aspetta ancora tutti suoi sogni.

 Viva la vita?

Le parole sono ritmi preraffaeliti ancora intonsi: le parole senza artifici, le confessioni a se stesso dei passi compiuti, dell’amore seminato, delle persone e dei luoghi vissuti. Questo primitivismo della parola ha fatto cadere le maschere di certa “poesia” finta. Maurizio ha rispetto per la poesia e per i poeti ne riconosce la luce per il mondo, la bellezza per la vita di ognuno. Ho molto apprezzato in questi versi la caduta di qualsiasi maschera, in questa galleria di personaggi il colore è vivido immediato colpisce subito il cuore e ti fa amare il verso che è un ‘ampolla di bellezza e di filamenti di vita che si intrecciano fino a divenire organza morbida su cui si pone volentieri il capo e ci ispira l’urgenza di un abbandono, un cuscino su cui sognare. Questo libro ha un privilegio grande quello di raccontare l’onestà, la capacità di guardarsi negli occhi e l’editore Pace ha colto questa verità e ha messo in copertina due occhi che ti scrutano che non hanno paura di guardare la vita in faccia e se necessario affrontarla.

Il libro ha diverse sezioni quella degli affetti, dell’amore  e dei luoghi.  Il poeta è anche grande e nobile imprenditore e parte della vita la passa in macchina o sugli aerei.  I luoghi che racconta :lecce, (Le radici paterne),latina, Bassiano, Roma sono tutti approdi. Itaca è anche nei luoghi di lavoro dove produce ricchezze, ma anche amicizie, rispetto per i territori dei quali ha saputo percepire ed amare tutte le caratteristiche.

Trovo l’ ultima sezione del libro  “Varie” la più intrigante e fascinosa. La poesia “ L’inganno” ci svela la crudeltà del destino dell’uomo,  eppure Maurizio ci insegna che la vita va amata sia quella dell’uomo che quella dell’ambiente sempre da rispettare e da salvare.

 Mentre il mondo si rotola nel fango, il poeta  ci guida a rispettare la vita in tutti i suoi aspetti, anche la morte (quella che ci invia Dio, non quella provocata dall’odio) in quest’opera è trattata con decoro, direi addirittura con tenerezza.

 

 

 



[1] Paul Clee è stato un grande pittore e violinista. Ha conosciuto i grandi del Novecento sia in ambito pittorico che musicale. Nel 1915 conosce tra gli altri Rainer Maria Rilke e Vasilij Kandensckj

[2] La Medina di Welasquez , El Prado.

[3] Aritmie è il titolo di una bellissima opera di Attilio Bertolucci pubblicata nei tipi della Garzanti in cui racconta gli incontri di una vita  nella intermittenza della memoria.

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