Di Carmen Moscariello- Musica .
Che ti rimane di un Concerto?
Di un concerto per Natale nella sera di Santo Stefano, nello
scenario della candida chiesa di Santa Maria Maggiore che il giovane, bravo e accorto Parroco Don Riccardo
Spignesi ha aperto e ospitato il Complesso Bandistico Giovanni Molinaro e la
Corale Fra Deo Gratias.
Ho pianto quando la
Banda di Lenola diretta dal Maestro Claudia Panno ha eseguito Il Rondò
Veneziano in “Sinfonia per un addio”[1],
ma non solo per questo pezzo sublime , è esplosa la gioia e il toccare il
Paradiso con un dito con “la conquista del Paradiso”, un pezzo eseguito alla
perfezione, una precisione da fare invidia a Vangelis [2]
un senso esaltante della gloria di Dio, della bellezza del divino, una tempesta
di colori che ha unito nella gioia tutto
il popolo cristiano presente nelle chiesa. Un’esaltazione così potente che io
stesso ho incitato il pubblico ad alzarsi ed applaudire. Grandi maestri, grandi
musicisti un unicum , un unicum chiuso nelle dita e nelle braccia del Maestro
Claudia Panno, una Donna che sembra nata, ab urbe condita, con la musica nel
cuore. Severa e determinata, capace di dirigere come se fosse nel San Carlo a
Napoli alla presenza del re Borbone Ferdinando IV , di Maria Carolina d’Austria e di Lenor Pimentel Fonseca, la
Rivoluzionaria , l’intellettuale giornalista, prima donna fondatrice e
direttrice di un giornale rivoluzionario[3]
. Immancabile ( E’ sempre presente agli eventi)con
il suo popolo l’onorevole stimato Sindaco Ferdinando Magnafico che con la sua amministrazione ha sovvenzionato
l’evento, e si è complimentato con i musicisti e il Coro per la straordinarietà
della loro bravura.
Presente anche il
vicesindaco Ammiraglio Severino Marrocco.
Un dono divino a questo paese arroccato sui
monti, ( per questa presenza della musica così forte, il merito va soprattutto a Don Adriano di Gesù Crocifisso),abbarbicato
in una notte gelida che migrava in nuvole gonfie di neve verso la Grotta del
Bambinello. Una bravura incredibile è
quella del Coro Fra Deo Gratias ,diretto dal Maestro del Coro Nicola Palombi: un diapason. ha saputo bene
armonizzarsi con l’orchestra, c’era il pericolo che i cantori “ all’Ottava”[4]
fossero schiacciati dal potere e dalla forza degli strumenti musicali, invece
hanno mantenuto un tono perfetto. La
parte femminile del coro ha trovato grande coesione e energia nelle voci. Le voci maschili molto apprezzabili , hanno saputo lasciare
spazio alle voci femminili, un vero coro nasce dalla fusione con” assoli “che
potenziano il coro, sempre nella sua misura corale. Benedetto XVI grande
studioso del valore del Coro nella chiesa cattolica lo ha ritenuto la migliore
forma di catechesi e il mezzo di preghiera
per arrivale a Dio più vicino e alla Madonna. Egli ha sempre prediletto
e amato la musica, egli stesso era un pianista e ha scritto anche su alcuni
pezzi esecguiti nella sera di San Silvestro a Lenola, come il Coro a bocca chiusa di
Puccini (Coro + orchestra )e “ Adeste fideles laeti triunphantes”.il canto di
Natale per eccellenza, quello della nostra infanzia che ci ha accompagnato per
l’intera vita, il più attinente e vivo[5].Propongo
una traduzione in Italiano, il testo è eseguito quasi sempre in latino:
Adeste, fideles, læti triumphantes, venite, venite
in Bethlehem, natum videte Regem angelorum. Venite adoremus, venite
adoremus Dominum. |
Accorrete fedeli, lieti, festosi: venite, venite a
Betlemme! Guardate il Re degli angeli che è nato! Venite adoriamo, venite
adoriamo il Signore. |
Venite, fedeli, l’angelo ci invita, venite, venite a
Betlemme. Nasce per noi Cristo Salvatore. Venite, adoriamo, venite,
adoriamo, venite, adoriamo il Signore Gesù! |
En grege relicto, humiles ad cunas, vocati pastores
adproperant, et nos ovanti gradu festinemus. Venite adoremus, venite
adoremus Dominum. |
I pastori, chiamati dall'alto, dimentichi del
gregge, si accostano all'umile giaciglio: affrettiamoci anche noi, con passo
festoso! Venite adoriamo, venite adoriamo il Signore. |
La luce del mondo brilla in una grotta: la fede ci
guida a Betlemme. Nasce per noi Cristo Salvatore. Venite, adoriamo,
venite, adoriamo, venite, adoriamo il Signore Gesù! |
Splendorem æternum, Dei Patris Filium, de Virgine natum agnoscimus, mundi
salutem, redemptorem gentium. Venite adoremus, venite adoremus
Dominum. |
Riconosciamo che il Figlio di Dio Padre, lo Splendore eterno, è nato
dalla Vergine. salvezza del mondo.redentore delle
genti. Venite adoriamo, venite adoriamo il Signore |
Questo canto e questa melodia
struggente sono molto antichi risalgono alla notte dei tempi e la Chiesa li ha sempre tenuti in gran
conto, ovunque, nella notte di Natale, c’è stato un coro, lì è stato cantato, è nel contempo un credo e una preghiera. (eseguito da coro e orchestra nella
versione classica, l’ho spesso ascoltato (Firenze chiesa di Ognissanti) anche in
versione pop). E’ molto particolare e difficile, le voci si uniscono a cappella,
deve quasi compiersi un abbraccio. L’orchestra e il coro Fra Deo Gratias ci
hanno fatto avvertire questa fusione e questo incontro con il Creatore. I
compositori della melodia sono G. Friedrich Handel, John
Reading, alcuni l’attribuiscono anche a San Bonaventura.
Interessanti i brani del
coro, in primis, ritengo sottolineare, il Gloria in latino, Compositore il
Maestro Alberto Giuliani, brano molto
applaudito, il Maestro era in sala, tra
il pubblico.
“In notte placida” è una pastorale strumentale
del Settecento (il testo è stato aggiunto
successivamente). La melodia evoca la
presenza del Mistero che avvolge la notte. Il coro ha saputo ben reggere questa
melodia portandoci e aprendoci il cuore alla Pace, ci ha ricordato che il Bambinello è nato per portare la pace
nei cuori. E’ un brano con sfumature delicate, per eseguirlo bisogna che il
core sia davvero molto accorto e bravo, spesso viene eseguito anche con voci bianche, in versione antica e versione moderna. Ci immette
nella melodia del mistero, è un punto di grande emozione, una parte di quel
mistero ci ha accompagnato oltre la serata, riportandoci in condizione di
grande affetto per il fratello.
Il Presidente dell’Associazione Musicale
“Vincenzo Bellini”il Maestro Enrico Mastrobattista ha interagito con il
pubblico e ha relazionato sulla crescita e l’importanza anche del
Conservatorio che insegna tutti gli
strumenti anche a bambini molto piccoli,
la piccola Lenola ha anche due organi di grande qualità. La frequenza
della scuola di giovani musicisti, da due sole presenze è passata, nel tempo, a
più di cento.
Testo classico “In notte
placida”
In notte placida, per muto sentier,
dai campi del ciel è discese l'Amor,
all'alme fedeli il Redentor !
Nell'aura è il palpito d'un grande mister:
del nuovo Israel è nato il Signor,
il fiore più bello dei nostri fior !
Cantate, o popoli, gloria all'Altissimo
l'animo aprite a speranza ed amor !
Se l'aura è gelida, se fosco è il ciel,
oh, vieni al mio cuore, vieni a posar,
ti vò col mio amore riscaldar.
Se il fieno è rigido, se il vento è crudel,
un cuore che t'ama voglio a Te dar,
un cuor che Te brama, Gesù cullar.
Ringraziamenti e saluti da parte del presidente Enrico Mastrobattista.
Presentatrice Ornella Venditti
ROGRAMMA
CONCERTO 26/12/2024
BANDA + CORO
LA CONQUISTA DEL
PARADISO
CORO A BOCCA
CHIUSA ( PUCCINI)
ADESTE FIDELES
I WILL FOLLOW HIM
BANDA
SINFONIA PER UN
ADDIO
FREE WORLD
FANTASY
PALLADIO
PUCCINI IN
CONCERT
SILENT NIGHT
HAPPY XMASi brani sono stati
co-diretti dal Maestro Claudia Pannone e dal giovane bravo Maestro del Coro Nicola
Palombi.
Programma Coro
Gesù Bambino è nato
Gloria in latino di Alberto Giuliani
In notte placida
Cantique de Noel
[1] Estratto
dall’album La Serenissima del 1981. Uscito nel 1983 in inglese.
[2] Vangelis
1492, (Conquiste of Paradise) Album
[3] Lenor
(1752-1799)patriota, politica, giornalista e poetessa prese parte alla
rivoluzione per fondare la Repubblica Partenopea. Alla caduta della Repubblica
fu condannata all’impiccagione.
[4] Cori con
voci maschili e femminili o anche con bambini. a una
voce sola, all'unisono (ma anche all'ottava, nel nostro caso trattasi di cori composti di voci maschili e femminili
o di adulti e ragazzi).
[5] Non si
conosce l’autore.
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