lunedì 27 gennaio 2025

Mostra “Salvador Dali tra Arte e Mito” Inaugurata il 25 gennaio, rimarrà fino al 28 luglio Nota di Carmen Mosca

 

Mostra “Salvador Dali tra Arte e Mito” Inaugurata il 25 gennaio, rimarrà fino al 28 luglio

Nota di Carmen Moscariello







Salvador Dalì e Garcia Lorca: l’amore  che non fu! 





 

La  mostra inaugurata sabato 25 gennaio 2025 nel Museo storico della Fanteria a Roma    “Salvador Dalì tra arte e mito”, mi ha subito fatto pensare al film del 2008 Little Ashes diretto  Poul Morrison. Ambientato negli anni 20 in Spagna  e riguardante soprattutto la giovinezza dei due grandi artisti-“amici”, Dalì e Garcia Lorca. Racconta di un presunto amore tra Dalì e il poeta-pittore Garcia Lorca.  Per caso, ammirando i capolavori di Dalì nelle grandi sale, nei corridoi di passaggio della mostra, lo sguardo mi è caduto sui disegni e su alcune copertine dei libri di Garcia Lorca, artista, purtroppo, non citato nel titolo della mostra, né riportato altrove. In quei piccoli corridoi ho trovato la grande spiritualità e purezza delle origini di Lorca e dell’esuberante Dalì. Nella storia dell’arte e della poesia non c’è sposalizio migliore tra le immagini oniriche di Dali e i versi surrealisti di Lorca. Quanto è delicato il  colore di Garcia, quanto sono orchestrate in modo geometrico le immagini, quasi una scala pensata da Aristotele, semplice, lineare, perfetta. Questo compenetrarsi del Surrealismo di Dalì con quello di Lorca crea una miscela esplosiva, come  fu la loro amicizia. Presente nell’esposizione anche  l’altro grande rappresentante del Trio, Luis Bonuel, il regista.

Piccole    ceneri (Little Ashes) è soprattutto un quadro famosissimo di Dalì esposto in questa  mostra, già solo per questo essa è da ritenersi importante. Sono esposte anche le innumerevoli opere della Divina Commedia di Dante, delle formelle divine, dove l’artista esprime in piccoli spazi tutto il su estro, direi tutta la sua “meravigliosa follia” innumerevoli e straordinarie quelle dell’Inferno dantesco. Altre opere esposte molto famose sono “L’orologio molle”, ”La biografia di Salvador Dali”,La tentazione di Sant’Antonio,Sueno de Dalì, Il sogno e l’ allucinazione, e  infinite altre. Le opere provengono da collezionisti italiani e dal Belgio. Si possono ammirare di Dalì anche sculture “La Carmen”, ceramiche, gioielli , immagini pubblicitarie disegnate dall’artista, incisioni a punte secche, diamanti . Ma a dominare i suoi quadri sono le figure femminili, non statiche. Mai. Appaiono provenienti da mondi lontani, camuffate in mostri, in tigri, in sogni che tormentano l’Artista di notte e di giorno. Il sogno in Dalì non appartiene mai solo alla notte, ma anche alla sabbia, alla luce del sole e alla notte, le finestre alle quali si affaccia la sua Anima, le pongono innanzi creazioni esplosive. E’ un gitano, travolto e coinvolto in un suo modo (solo suo) di guardare alla vita.

Chissà se Garcia Lorca e Dali si amarono?

L’interrogativo riguarda solo Dalì, nel “Poema per Dali” e nelle lettere per Dalì di Garcia Lorca, Il Poeta-eroe lo amò follemente, amò la sua timidezza e l’esplosione del suo narcisismo. Sappiamo che Garcia Lorca pochi mesi prima che fosse assassinato, fu invitato da Dalì nella sua meravigliosa villa, dove l’Artista viveva con Gala e l’esercito di suoi ammiratori, Garcia Lorca accettò l’invito e in quella occasione, Dalì gli chiese  di vivere con lui insieme a Gala. Garcia Lorca, rifiutò, non riconobbe più il giovane amico, ma solo un uomo amante della ricchezza e senza più ideali. Sappiamo dalla biografia di Dalì, che questi apprese della esecuzione franchista contro il Poeta, nella sua villa, era alla sua scrivania e il dolore fu straziante , dipinse il suo corpo di una Lacca nera, così come i luoghi in cui viveva, rimasero in lutto per mesi.






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