martedì 30 ottobre 2012

Idilli napoletani. Il possibile che diventa impossibile di Ugo Piscopo, prefazione del Prof. Aldo Masullo, Guida Editore, Napoli 2012

La promenade d’Euclide

di Carmen Moscariello

E’ la promenade, tic, tic ,tac tac, è tic tic.

La lettura degli Idilli napoletani di Piscopo, mi ha subito ricordato alla mente l’opera di René Magritte La promenade d’ Euclide (1955),un raffinato lavoro di chiarezze, con campanile e ghirigori,(apparente cartolina, avvolta da un’intarsiata-fredda composizione), ma che invece, anche in quel caso, ti obbliga a pensare l’invisibile (Aldo Carotenuto ,Bompiani, Milano 2000) , a guardare al di là della bella finestra, nel vuoto grigio azzurro dove uomini e luoghi palpitano o precipitano lontananze. Così Gli Idilli napoletani di Piscopo sono un viaggio in ciò che non appare, dal Nulla al Nulla,( come ci spiegano i mistici), incontri con fantasmi narrativi che attraversano le visioni del narratore.
L’opera di Ugo rientra nella bella collana Ritratti di città che il Poeta stesso dirige presso l’editore Guida, qui la sua penna fila e sfila (U. Piscopo,il filo i fili e le storie ,Kairòs 2008), raggomitola il precipizio di giorni anemici, ingrigiti; la risata nevrotica su una città con manto (Piscopo, Quaderno a Ulpia la ragazza con mantello di cane, Guida Ed.) in calcestruzzo è la denunzia per una vita resa difficile da un abbandono secolare, dall’assenza di etica, dal caos che tutto travolge. Napoli si presenta sempre aggredita da un’inedia che avvelena qualsiasi iniziativa di vita o di cambio di vita. Lo scrittore le strappa la maschera di birritta cui’ Ciarcireddi (Edoardo ,1936) e dopo la risata aperta e fragrante, quasi giocosa, ti obbliga a fare i conti con una realtà falsa, disgraziata, appesa a un disastro di vita, dove né torturati, né torturatori si salvano.
Ugo ci guida?
Dove ci guida?
Non è un palcoscenico di belle architetture, né un banale viale attraversato da gente comune, da animali comuni; il fiato è di solitudine, una promenade plantée, attenta a un mondo di piccole cose, avvolta- stravolta da ossessioni che scavano, inibiscono, impediscono non solo la promenade de l’Artiste, ma anche la più elementare meta. Il viatico si popola di prepotenze incredibili, di esseri umani robotizzati dall’assenza di qualsivoglia intesa con i propri simili. Ed ecco Piscopo-Gatto che parla, fuseggia su le coulée verte di leggerezze e di sogni, con i gatti e con i cani. Solo le sue metamorfosi gli permetto un percorso d’affetto , ragnatele invisibili che gli danno la vita e che gli consentono di sopportare un dolore acuto che gli attraversa sistole e diastole; pugnalate di abbandono e indifferenza per una Napoli sacrificata al degrado.
La Napoli di Piscopo è diversa da quella raccontataci da Domenico Rea (L’estro furioso, Flora); il grande Rea guarda Napoli dall’esterno coi suoi fetori ed ardori, ( Spaccanapoli (1947),gli articoli su Il Mattino e su La Repubblica, dopo. Inaugurerà la sua collaborazione con La repubblica con un articola sulla Monnezza a Napoli). La sua verve attutiva il dramma, nonostante l’ assenza di fiducia sulla possibilità di riscatto.
La Napoli di Piscopo è invece una città che rimane sospesa, come il pensiero dello scrittore, sospeso anch’esso sulle collina del Vomero dove il Poeta vive, e qui le sue confidenze appaiono come lenzuola stese al vento , fumeggiano sui tetti, mosse e rimosse da tuoni e lampi, ma non hanno padrone, non sono per nessun letto dove poter dormire. Più chiaramente il prof. Aldo Masullo nella sua preziosa prefazione all’opera, parla di un allucinante “viaggio” urbano da un quartiere all’altro…la dolorosa tensione di urticanti offese alla vita dei cittadini, i cui diritti spesso nella pratica amministrativa sono derisi come indebite e fastidiose petulanze……Le “confidenze” di Piscopo….. appaiono come gridi in aperta piazza, sia pure composti ma perciò tanto più inquietanti del napoletano male di vivere .
Quello del Narratore è’ dunque un percorso dissociativo dove il cittadino napoletano è messo a dura prova anche per cose apparentemente semplici, situazioni asimmetriche di attese, violenze, piccole e grandi; mortificazioni che logorano esistenze. Non si comprende come a Napoli ogni cosa appartenga a un ozioso stordimento, e il Poeta raccoglie in quest’opera fragmenta di dolori e di solitudini, ne fa un serto di denunzia.


Presentato a Venafro “Aragosta blu” di Rolando Attanasio

COMUNICATO STAMPA
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Presentato a Venafro “Aragosta blu” di Rolando Attanasio

Una serata interessante domenica 20 ottobre all’Auser di Venafro, all’insegna della cultura: presentato il libro “Aragosta blu”, sottotitolo “Romanzo-poetico-teatrale” (Ed. Eracle, pp. 192, € 15,00), ultimo lavoro del napoletano Rolando Attanasio. L’incontro, introdotto e moderato da Maurizio Vitiello, sociologo, critico d’arte e docente della Fondazione Humaniter, ha visto susseguirsi, dopo il saluto di Nicandro Silvestri, Presidente dell’Auser, interventi di Amerigo Iannacone, scrittore e poeta, Carlo Spina, avvocato ed ecologista, Pino Cotarelli, articolista e critico teatrale.
In sala un pubblico scelto e raffinato. Tra gli altri i poeti e scrittori Filippo De Angelis, Giuditta Di Cristinzi, Maria Cristina Carbonelli di Letino, Maria Assunta Prezioso, Antonio Di Filippo, e poi la pittrice napoletana Maria Pia Daidone.
Dagli interventi dei relatori, interventi diversi e in qualche modo complementari, è emersa la poliedrica figura di uno scrittore di valore, positivo (Cotarelli), originale, stimolante. Uno scrittore che è anche poeta, pittore, artista digitale, sceneggiatore.
Il tema centrale del libro è Napoli, con «i suoi infiniti controsensi e contrasti», una città piena di contraddizioni da odiare e soprattutto da amare. Il libro è uno spaccato della città, dalla quale si parte per descrivere tutto il mondo che ci circonda, con i suoi aspetti e caratteristiche positive e al tempo stesso aspetti e caratteristiche negative. Attanasio ha vissuto Napoli in tutto e per tutto, l’ha vissuta con tutti i suoi paradossi possibili, ne ha vissuto la violenza e la bellezza, l’ingiustizia e la fantasia, le fughe e i ritorni, la magia e la morte, il sesso e la solitudine, l’amore e il pettegolezzo, il teatro e il paesaggio, l’inquinamento selvaggio e sfrenato, i panorami da sogno, il fatalismo che lui definisce atroce, la disarmante bontà, la sporcizia e il lusso. Una città, un luogo dove può succedere di tutto, perché in fin dei conti non è il luogo o la città che conta perché siamo noi, con le nostre sensazioni ed emozioni, che viviamo la nostra vita e a volte influenziamo anche quella delle persone che ci stanno accanto.

domenica 28 ottobre 2012

Letture a corte - Prosa e poesia nei castelli molisani

COMUNICATO STAMPA

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Letture a corte
Prosa e poesia nei castelli molisani

Una serata di poesia e prosa che si preannuncia di notevole interesse si avrà sabato 3 novembre, alle 16,30, a Civitacampomarano, Salone del Castello Angioino.
L’evento è organizzato dalle riviste “Il Foglio volante - La Flugfolio” e “Altri Itinerari” e l’Associazione “Le Nuvole”, con il patrocinio del Comune di Civitacampomarano e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Proporranno propri testi i poeti e scrittori: Amerigo Iannacone, Giuseppe Napolitano, Angelo Cocozza, Umberto Cerio, Antonio Crecchia, Antonella Sozio, Albino Fattore, Michele Fascino, Debora Vernieri, Giovanni Petta, Antonio Mucciaccio, Virginia Macchiaroli. Voci narranti Ida Di Ianni e Maria Pia De Martino, introduzione del Sindaco di Civitacampomarano Paolo Manuele. L’ingresso è libero.
È questo il primo di una serie di incontri (“Letture a corte - Prosa e poesia nei castelli molisani”) che approssimativamente avranno luogo con una cadenza mensile e si terranno tutti in castelli molisani (Cerro al Volturno, Venafro, Monteroduni, Macchia d’Isernia, Pescolanciano, Campobasso, Termoli, Macchiagodena, Gambatesa, Fornelli, Torella del Sannio, Tufara, Vastogirardi), secondo un calendario che sarà comunicato successivamente.

venerdì 26 ottobre 2012

Dialogo con lo scrittore”, Maurizio Vitiello incontra Rolando Attanasio, autore di “Aragosta Blu”

Invito / Nota Stampa

Alla Sede dell’AUSER,
 in via A. De Bellis, 2, (Via per Dentro) - Venafro (IS)
domenica 28 ottobre 2012, alle ore 17.30,
per la serie “Dialogo con lo scrittore”
presentazione del libro di Rolando Attanasio,
“Aragosta Blu”.
Modera e presenta Maurizio Vitiello.

Il convincente successo dell’artista e scrittore Rolando Attanasio col suo ultimo libro “Aragosta Blu”, ha fatto scattare  l’idea del meeting culturale a Venafro.
Domenica 28 ottobre 2012, alle ore 17.30, alla sede dell'AUSER, in via A. De Bellis, 2, (Via per Dentro) – Venafro (IS), per la serie “Dialogo con lo scrittore”, Maurizio Vitiello incontra Rolando Attanasio, autore di “Aragosta Blu”, recentemente pubblicato dalle Edizioni Eracle, che proporrà anche l’ultimo video realizzato sul libro.
Saluti di Nicandro Silvestri, presidente dell'AUSER.
All’evento-incontro, introdotto e moderato da Maurizio Vitiello, sociologo, critico d’arte e docente della Fondazione Humaniter, previsti interventi di Pino Cotarelli, articolista e critico teatrale, Amerigo Iannacone, scrittore e poeta, Carlo Spina, avvocato ed ecologista.
Ingresso libero.

Dalla Presentazione di Maurizio Vitiello:

“La natura offre spettacoli tanto straordinari quanto curiosi; recentemente è stata pescata un’aragosta di colore blu, una rarità che deriva da un disturbo genetico, che colpisce un crostaceo su due milioni.
“Aragosta Blu” è uno di quei titoli che ti fanno sognare; è indovinato, riuscito a tal punto che, per scommessa, ti andrebbe di scrivere “Corallo Blu”, tanto per distinguere dell’elemento apotropaico per eccellenza, ben richiesto per corni e cornetti rossi a Napoli, un’accezione cromatica “altra”, proveniente dall’arcipelago della Malesia.
Pittore visionario, artista digitale, sceneggiatore, Rolando Attanasio svolge la sua attività di sperimentazione attraverso la pittura, il teatro, la scrittura.
In questo “romanzo di vita“, più che “romanzo di formazione”, cala la beatitudine dell’essere napoletano sino al midollo.
Non c’è nessuna declinazione nichilista in queste pagine singolari e la fusione tra letteratura, testo teatrale e poesia fanno di questo libro un magma scorrevole, in cui ci sono sì impurità, ma tante, tante verità, deliziosi convincimenti, calibrate rarità antropologiche, “segreti” partenopei scritti per essere letti.
L’autore spiega l’anima e i suoi variegati racconti non sono altro che segmenti di vita; vita vissuta intensamente e regolata da vicende che l’hanno centrifugata abbastanza per renderla particolare, a tratti unica.
Dentro, ma proprio dentro, nascosta ma mica tanto, c’è la poesia che sorregge il tutto; nel flusso di coscienza che invade la carta c’è urgenza di raccontare Napoli per raccontarsi, per dire io ci sono.
Rolando Attanasio s’interessa da artista multidisciplinare di angolare la “presa” sulla vita e “angolando” su Napoli sa bene che potrà “universalmente” rispecchiarsi.
Napoli c’è; c’è quella irredimibile e quella ostinata a vivere, quella “ferita a morte” e quella polverizzata dalla cenere degli imbrogli, quella di grandezze estreme e raffinate e quella di scivoli mortali.
Napoli è una città che lustra la vita, te la lava; ci si bagna nell’orrore, ci si salva nel fuoco delle passioni inobliabili.
Ma, se vuole, ti irriga il solco del cuore.
Il blu specchiato dal mare ci percorre e solo il cielo, “alter ego” in blu, può metaforicamente dissetarci.
Bimillenaria e superba, quanto ruffiana, si stende la città, ad arco, in un abbraccio mancato.”


mercoledì 24 ottobre 2012

"Io dirò la verità. Giordano Bruno oltre il rogo"



I N V I T O

"Io dirò la verità. Giordano Bruno oltre il rogo."
2° INCONTRO : Il profeta dei mondi infiniti (Mago o scienziato?)
Guido del Giudice, uno dei maggiori studiosi del filosofo Nolano, ci aiuterà a rispondere a questa domanda,
Giovedì 25 0ttobre ore 17.30 presso la Sala del Consiglio Provinciale di Napoli - Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova

sabato 20 ottobre 2012

Il Racconto Biblico: convegno il 23 e 24 ottobre alla Pontificia Facoltà Teologica di Napoli

PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA
DELL’ITALIA MERIDIONALE
Sezione SAN LUIGI
Via Petrarca, 115 - Napoli

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Il Racconto Biblico: convegno il 23 e 24 ottobre
alla Pontificia Facoltà Teologica di Napoli
comunicato stampa 20 ottobre 2012

Riflessioni, e riflettori, puntati su “Il Racconto Biblico - Narrazione, Storia, Teologia”, titolo del convegno proposto dal Settore Biblico della sezione 'San Luigi' della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale per il 23 e 24 ottobre 2012 a Napoli, nella sede della facoltà in via F. Petrarca 115.
A partire dalle 17.30 di martedì, dopo i saluti delle Autorità accademiche presiedute dal vicepreside Pftim Sergio BASTIANEL, l'incontro si apre con l'Introduzione di Emilio SALVATORE, biblista e organizzatore del convegno. Seguono gli interventi di Jean-Noël ALETTI (Pontificio Istituto Biblico - Roma), che traccia 'Un bilancio' conversando su “L’approccio narrativo ai racconti biblici: bilancio e prospettive”. In serata, alle 21.30, “Una rilettura artistica” dell’argomento presso la chiesa di S.Anna dei Lombardi. Sarà curata da Giorgio AGNISOLA e dalla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia. Nell’occasione si terrà una densa esibizione del gruppo vocale e strumentale Ave Gratia Plena.
Mercoledì 24 ottobre Gaetano CASTELLO, preside della Pftim, aprirà i lavori, che saranno moderati da Roberto VIGNOLO (Facoltà Teologica Italia Settentrionale) e verteranno su: 'Il nodo storico', con relazioni su “Sulle orme dell’Esodo: confronto tra metodo storico-critico e analisi narrativa - Omaggio a P. A. Fanulli” di Ettore FRANCO (direttore Settore Biblico) e su “L’esodo organizzato: il racconto dei Numeri” di Enzo APPELLA; 'Il nodo cristologico' , con relazioni su “La narrazione come via privilegiata dell’annuncio evangelico” di Emilio SALVATORE e di Annalisa GUIDA, su “La 'narrativa' di Apocalisse: 'sentire' e 'vivere' la comunione con Cristo incarnato nel mondo” di Carlo MANUNZA e su “La narrazione evangelica: un progetto di ricerca dell’identità del Risorto” di Alberto COZZI (Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale); 'Il nodo etico-soteriologico', con relazioni su “Dio salva la storia da sottobanco” di Jean-Pierre SONNET (Pontificia Università Gregoriana - Roma) e su “Lo scandalo della violenza nella Bibbia” di Brunetto SALVARANI (Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna); 'Prospettive', con relazioni su “Dal metodo alle categorie, dalle categorie al dibattito teologico” di Roberto VIGNOLO.
La partecipazione al convegno è libera, è necessario tuttavia prenotarsi scrivendo a convegnosettorebiblico@hotmail.it.

(in allegato locandina del convegno)

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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE
sezione SAN LUIGI - via Petrarca 115, NAPOLI 80122
www.pftim.it/sluigi - convegnosettorebiblico@hotmail.it

comunicazione e media relations: Mary Attento m.atten@tin.it

Ringrazio i responsabili delle redazioni, i colleghi giornalisti e tutti gli operatori dell’informazione
per l’attenzione riservata all’evento.


venerdì 19 ottobre 2012

Commosso ricordo della poetessa Rita Sinagoga

COMUNICATO STAMPA

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Venafro
Commosso ricordo della poetessa Rita Sinagoga

Una bella serata, molto intensa, che ha coinvolto e a momenti emozionato tutto il pubblico in sala. Su iniziativa di Ida Di Ianni e Amerigo Iannacone, l’incontro, tenuto a Venafro, nella sede dell’Auser, ha voluto ricordare a sei anni dalla morte, avvenuta il 18 ottobre 2006, la giovane poetessa venafrana Rita Sinagoga, autrice della plaquette “Nel silenzio della notte” (Ed. Eva, Venafro, 2002). Dopo il saluto del Presidente dell’Auser, Nicandro Silvestri, sono intervenuti i poeti Maria Pia De Martino, Ida Di Ianni, Maria Giusti, Amerigo Iannacone, Giuseppe Napolitano, Antonella Sozio, che hanno oltre a leggere e commentare le poesie di Rita Sinagoga, hanno presentato, ognuno dalla propria angolazione, la sua personalità.
In sala, oltre ai familiari dei Rita, visibilmente commossi, erano presenti altri poeti e scrittori, alcuni dei quali (Maria Benedetta Cerro, Elena Grande, Filippo De Angelis) hanno portato il loro saluto.
«Rita amava intensamente la vita. – ha detto tra l’altro Amerigo Iannacone – Ce lo dicono le sue poesie. Per esempio quando scrive: «Vorrei correre, / vorrei tanto mettermi a correre / e non fermarmi mai», oppure: “Il tuo sorriso è per me / la voglia, il coraggio, / la gioia di vivere. / Mi chiedo: quando / riuscirò a vivere?” Ma allora perché una persona che ama la vita, ci rinuncia? C’è forse una contraddizione? Io penso di no. Rita amava la vita, ma non riusciva a raggiungerla. Amava la vita, ma dalla vita si sentiva tradita. Certo molti di noi sono traditi dalla vita – o tali si sentono – eppure continuano a vivere, senza gesti sconsiderati. Ma Rita era una donna particolarmente sensibile e, direi, perciò molto fragile.»
Ha poi concluso leggendo un proprio testo dal titolo “Se muore un poeta - Ricordando Rita”.
«Se muore un amico / muore un poco di noi, / se muore un poeta / moriamo un po’ tutti / se muore un poeta giovane / piangono gli dei / se muore per sua volontà / siamo tutti un po’ responsabili. / Non avremo pubbliche accuse / ma non potremo / sfuggire alla condanna / che la nostra coscienza / ci infliggerà.»





lunedì 15 ottobre 2012

XLIII Premio Nazionale SILARVS


Fra le opere vincitrici del premio, nella sezione Saggistica, primo Premio ex-aequo a "L'antimeridionalismo, una questione da approfondire" di Ugo Piscopo

"Corpi Celesti, Antologia di poesia spaziale" - Alessandra Cenni


Opera vincitrice, primo premio ex-aequo, per il Tulliola 2010-2011, sezione Poesia

"Tradizione e innovazione, La poesia di Ugo Piscopo" - Maria Grazie Spataro


INTRODUZIONE
Avvicinarsi alla poesia di Ugo Piscopo significa osservare unitamente lo sviluppo della poesia contemporanea e scoprire una voce personalissima ed individuante di essa con i suoi più vitali fermenti.
Significa, soprattutto, incontrarsi con una poesia del tutto onesta nel senso che essa richiede alla parola che esprime di essere autentica, di non tradire mai se stessa.
In tal modo la poesia non soltanto si erge alta nel panorama letterario, ma si fa, così come deve essere, testimonianza morale che va alla ricerca rigorosa di una coerenza profonda che sempre riconosce in sé e l'uomo e il poeta.
Con tali premesse la poesia di Ugo Piscopo si traduce in una militanza civile che si fa richiamo insistito ad una moralità conseguente che affonda le sue radici in un rinnovamento profondo, in un cambio di prospettiva non ribaltante, ma nato da un'ottica più acuta, quella che sa individuare sostrati ed aspetti desueti per poter poi recuperare una visione rinnovata e totalizzante. Ugo Piscopo parte dalla sua umanissima verità, ma di esse si fa strumento e non arbitrario punto di arrivo; è una disponiblità all'attraversamento, alla controprova, alla ricostruzione di un piano orizzontale dove le creature tutte trovano un naturale allianeamento: dall'uomo alla poetra e, nella pietra, un'essenza antropica. Deucalione e Pirra ripopolano una terra dilavata dalle acque. E' forse questo l'auspicio di rigenerazione che accompagna il nostro poeta a ritrovare frammenti ricostruiti in una nuova coesione.

"Al di là del Labirinto" - Antologia di arte-poesia



Ivana Brigliadori "Letras de Tango"


Opera menzionata al Premio Tulliola edizione 2010-2011 nella sezione Poesia

sabato 13 ottobre 2012

A Napoli per iscriversi al corso di Gestione e Promozione di Beni ed Eventi Culturali

PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA
DELL’ITALIA MERIDIONALE
Sezione SAN LUIGI
Via Petrarca, 115 - Napoli
Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia
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A Napoli per iscriversi al corso di
Gestione e Promozione di Beni ed Eventi Culturali
In partenza il corso promosso dalla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia
e dedicato ai “Cammini della Fede: Organizzazione e Spiritualità
del Turismo Religioso”

comunicato stampa 10 ottobre 2012

Iscrizioni aperte fino al 30 ottobre al corso “Gestione e promozione di beni ed eventi culturali” della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia riservato, per l'anno accademico 2012-2013, a “I Cammini della Fede: Organizzazione e Spiritualità del Turismo Religioso”.
Il corso - a numero chiuso - si propone di preparare i partecipanti a un approccio interdisciplinare teorico e pratico alla conoscenza culturale e alla organizzazione economica del turismo religioso, delineandone gli ambiti di interesse, le risorse, i mezzi, formulando nel contempo ipotesi concrete di strategie sul campo.
Saranno affrontati temi di carattere storico-artistico, liturgico, artistico-teologico, tecnico-economico e organizzativo e giuridico-normativo, mirando a fornire un’ampia comprensione dei beni culturali ecclesiastici: La Progettazione del turismo religioso, Strategie economiche e gestionali del turismo religioso, La comunicazione e la diffusione del turismo religioso, Il turismo religioso e la prospettiva culturale, Turismo religioso e turismo sostenibile, Viaggi nei luoghi della fede: i pellegrinaggi, Turismo religioso per l'infanzia, sono alcuni degli argomenti approfonditi nel corso degli appuntamenti mensili della durata di otto ore ciascuno, che si terranno il fine settimana - venerdì pomeriggio e sabato mattina - cui si aggiungeranno in orari e giorni da concordare con gli allievi, visite guidate, attività laboratoriali. È previsto infine un accompagnamento online.
Le lezioni avranno inizio con la cerimonia inaugurale nella seconda metà di novembre 2012 e proseguiranno fino a giugno 2013. Si svolgeranno in genere presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione San Luigi (via F. Petrarca 115, Napoli), di cui è decano il prof. Sergio Bastianel S.I.
Come ogni anno la Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, di cui è direttore il prof. Giuseppe Manca S.I. e condirettore il prof. Giorgio Agnisola, gode del patrocinio di vari uffici della Conferenza Episcopale Italiana.
Per iscriversi o conoscere informazioni dettagliate sui programmi, consultare il sito della Scuola www.scuolaarteteologia.it o telefonare al 338.1527842.

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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE
sezione SAN LUIGI - via Petrarca 115, NAPOLI 80122
Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia
www.scuolaarteteologia.it - www.pftim.it/sluigi - tel. 338.1527842 direttore.arteteologia@pftim.it -
segreteria.sl@pftim.it - segreteria.arteteologia@pftim.it

comunicazione e media relations: Mary Attento m.atten@tin.it

Foto della città di Venezia

Foto di Barbara Vellucci



Veduta di Venezia, scattata dai Giardini della Biennale


Santa Maria della Salute

Dal Ponte di Rialto

Ponte dei Sospiri


Campanile di Piazza San Marco

mercoledì 10 ottobre 2012

Foto della città di Asolo (prov. di Treviso)

Foto di Barbara Vellucci










Foto della città di Treviso

Foto di Barbara Vellucci




 



La casa di Eleonora Duse ad Asolo (Treviso)

Foto di Barbara Vellucci






Dall'opera di Carmen Moscariello "Eleonora dalle belle mani"


"D'ANNUNZIO:

Oggi so che ho amato solo te,
morirò col tuo nome sulle labbra
felice d'averti affidato alla fama
il tuo nome legato al mio
per sempre... "La divina" Eleonora
che amò il poeta fregile.
Le sue tenere mani seppero accettare
da lui il bene e il male
tutto con devozione."

giovedì 4 ottobre 2012

PREMIO NABOKOV - EDIZIONE 2012 UN MESE ALLA SCADENZA: 31 OTTOBRE 2012

premio.nabokov@wordpress.com

Scade il 30 ottobre il Premio Nabokov, riconosciuto come uno dei concorsi letterari migliori del nostro paese, che mette in palio per i vincitori 6.500 euro in premi.
Il Nabokov giunto alla settima edizione è nato per sostenere e promuovere le opere edite, dando visibilità alle stesse e ai suoi autori. Possono partecipare libri nelle tre sezioni di narrativa, saggistica e poesia.
E come abbiamo già ricordato questa edizione si arricchisce di importanti novità nell’ambito dei premi che verranno assegnati ai vincitori. Tra questi ricordiamo:
- pubblicazione di un manoscritto in ebook con AbelBooks – www.abelbooks.net (assegnato al vincitore di ogni categoria);
- Ufficio stampa professionale a tutti i libri dei 15 finalisti;
- Pubblicazione della recensione con una breve intervista su un numero cartaceo de Il Giornale letterario interamente dedicato al Nabokov. Premio assegnato a tutti i 15 finalisti con invio di 50 copie del Giornale ciascuno.
Infine è prevista la presentazione dei libri vincitori che avverrà nel teatro di Novoli (Lecce), in un incontro tra gli autori. I vincitori riceveranno targhe, mentre tutti i finalisti attestati di merito. Gli elenchi dei vincitori saranno poi inseriti on-line nei più importanti siti di letteratura.
La Giuria è presieduta come ogni anno da Piergiorgio Leaci e composta tra gli altri, da Massimo Lerose (scrittore e attore) e Damiano Celestini (giornalista).
La quota di iscrizione è fissata in 20,00 euro da versare su postepay carta n.° 4023600568943528 intestata a Piergiorgio Leaci, LCE PGR 74L28 E506 K  oppure in contanti in una busta chiusa.
Per informazioni:

Segreteria Premio Letterario Nabokov
http://premionabokov.wordpress.com/
info@interrete.it
info line: 327.08.63.013

Alberto Magnelli: proroga della mostra in corso a Gaeta fino al 14 ottobre

Su richiesta dei visitatori, la mostra di “Alberto Magnelli, opere 1910-1970” è prorogata fino al 14 ottobre 2012.
A Gaeta (LT), nella Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta”, sono esposti ben 164 lavori del pittore fiorentino - come Magnelli stesso ha voluto che si scrivesse sull'epigrafe della sua tomba – che mettono in evidenza l’intero percorso artistico del maestro.
La mostra – di cui è curatore scientifico Giorgio Agnisola - è strutturata in sei sezioni principali, che ripercorrono le diverse fasi della produzione dell'artista e che comprendono dipinti, disegni, collages, linoleografie: Gli esordi e i primi anni Dieci (1910-1917), le “Esplosioni liriche” (1918-1919), il “Realismo Immaginario” (1920-1931), “Les Pierres éclatées” (1931-1935), l'opera astratta (1935-1970), i “Collages”. Inoltre una sezione a latere, “Les Nourritures terrestres” (1942-1950), riguarda una serie di dieci litografie realizzate insieme da Jean Arp, Sonia Delaunay, Alberto Magnelli, Sophie Tauber-Arp.
È disponibile in galleria (via De Lieto n. 2, Palazzo San Giacomo) un ampio catalogo pubblicato per l'occasione e che documenta in maniera dettagliata l'uomo Alberto Magnelli e la sua attività artistica. Un apposito sito web (http://www.magnelli-gaeta.org) e una pagina facebook (Mostra Alberto Magnelli) sono riservati all'evento.
Fino al 16 settembre, la mostra è aperta tutti i giorni, compresi i festivi, eccetto il lunedì, dalle ore 18.00 alle ore 22.30. Si può prenotare la visita anche in giorni e orari diversi telefonando al nr. 339.2776173 o scrivendo allindirizzo info@magnelli-gaeta.org.
Dopo il 16 settembre la mostra sarà aperta nel seguente orario: venerdì, sabato, domenica dalle ore 17,30 alle ore 22,00. Visite in tutti gli altri giorni, anche in mattinata, possono essere effettuate previo appuntamento telefonando al nr. 339.2776173 oppure facendo richiesta a info@pinacotecagiovannidagaeta.it e attendendo risposta di conferma.
Promossa dal Comune di Gaeta, dall’Associazione Culturale Novecento e da Monte-Carlo International Art, “Alberto Magnelli, opere 1910-1970” ha ottenuto i patrocini del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, della Regione Lazio, della Provincia di Latina e della Camera di Commercio di Latina. È stata inoltre affiancata da una serie di eventi collaterali, come i tre incontri con esperti per analizzare in profondità l'uomo e l'artista.


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INFO:
Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta”
Palazzo San Giacomo, via De Lieto n. 2/4, cap 04024 Gaeta (LT)
0771.466346 info@pinacotecagiovannidagaeta.it - info@magnelli-gaeta.org
facebook: Mostra Alberto Magnelli
sito web: www.magnelli-gaeta.org


Comunicazione e Media Relations:
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