martedì 13 dicembre 2022

L'intimità nell'arte: La storia di una passione dolorosa. Beatrice Hastings


 

L’intimità nell’arte

Beatrice Hastings, la storia di una passione dolorosa.

 

I suoi cappelli  erano  enormi con piume colorate, i guanti fino al gomito, come molti suoi abiti dipinti su stoffa  da Modigliani con fiori variopinti, grande  la sua intelligenza come  la sua follia. Non  era certo il tipo che passava inosservata. Donna corteggiata da tutti i pittori di Parigi, lo stesso Picasso l’aveva in gran conto. Le piacevano anche le donne e il suo letto era una piazza molto ospitale per amanti molteplici. Inglese, bella a suo modo, ho avuto modo di ammirare l’estro prezioso del Maestro nei  dipinti che le dedicò  al Mudec di Milano  in un luminoso settembre del 2018.

Un giorno la Lady  sedeva da solo in un bar a Montparnasse, era tra la primavera e l’estate del 1914, si incontrarono per caso,i due si osservarono non poco, si annusarono, si disprezzarono. Del Primo incontro ci parla dettagliatamente Beatrice, ci descrive Modigliani aggomitolato su se stesso che a prima mattina era già ubriaco, che aveva occhi feroci e ingordi. Lei non era da meno, amava l’alcool,  la vita e con essa tutte le  trasgressione, era a Parigi come corrispondente del giornale New Age, una bohémiens di valore come tante altre donne di quel tempo che affollavano i bistrot e gli studi dei pittori della Novelle Ville. I due erano “Unici” si amarono subito. Erano gelosi l’uno dell’altro, si possedevano e non permettevano ad intrusi di entrare nei loro rapporti. Ma né l’uno, né l’altro erano animali da portare al guinzaglio. Se dobbiamo credere alle testimonianze dei loro amici si offendevano in pubblico, con lei Modigliani usò più volte violenza, né lei gli risparmiava offese e aggressioni.  Eppure da questo rapporto sul quale nessuno scommetteva, “questa non è una donna da sposare” sentenziava l’amico pittore Jacobs nacque un amore intenso, sicuramente passionale, distruttivo, ma anche energizzante per il genio di Modì, tanto è vero che all’inizio del rapporto il Pittore smise di bere e durante la loro “intesa” Modì diede vita a centinaia di ritratti e ad altre grandi opere. Qual era la calamita che li attraeva e li portava ad amarsi per intere giornate?  Entrambi si piacevano fino alle estreme conseguenze, entrambi si disprezzavano e si accusavano reciprocamente di cose nefande. Lei posava per Modigliani per molte ore del giorno e della notte e se lei così inquieta si prestava alla forza del genio, in quel caso, senza fiatare, ciò era dovuto solo alla potenza, all’armonia  e all’enigma che l’arte di Modigliani possedeva.  Modigliani prima di ogni cosa era attratto dalla bellezza di quella donna “virago”, così la definivano alcuni contemporanei e poi era colta intrigante, nei suoi ambienti era tenuta in gran conto e dettava regole e sentenze sulla grandezza o nullità dell’uno o dell’altro pittore, era  affermata giornalista, i salotti se la contendevano e a lei piaceva apparire e provocare il suo amante insinuandosi ed esibendosi in balli sfrenati con molti altri uomini, cosa che infuriava Modigliani e senza timori le urlava “puttana”. Non abbiamo sue precise testimonianze sull’arte di Modigliani, tra loro c’era una sfida terribile su quale dei due geni dovesse prevalere. Eppure questa presenza così originale e forte creò nell’artista grandi svolte, molti quadri bellissimi nacquero da questo rapporto. Modigliani si sentì molto coinvolto da questo vulcano esplosivo il cui fuoco attraversava gli abissi ed esplodeva ogni giorno mattina e notte. La notte per i due era l’incanto, senza romanticismi in essa si inebriavano. Modigliani poco dopo che la conobbe lasciò la sua gelida stamberga e si trasferì nella bellissima casa di Beatrice. Due Anime grandi e dannate sotto lo stesso tetto. I compagni di viaggio di Modigliani  riportano senza ritegno le ingiurie che si lanciavano sotto il cielo di Parigi e nei bistrot dove si riparavano dal freddo. A tutto questo dobbiamo aggiungere che in questo periodo ci fu la grande svolta, abbandonò la scultura e dedicò tutto se stresso alla ricerca dell’Anima dei suoi personaggi. L’Anima dipinta da Modigliani rimane  un enigma grande quanto la sfinge che se guardata a pochi metri  ti fissa e ti racconta i millenni che hanno dilaniato l’uomo, che l’hanno fatto innamorare ,che gli hanno permesso di scoprire il divino. Modigliani seppe scoprire e dipingere il divino dell’anima di uomini  e donne  protagonisti dei suoi ritratti. L’arte è un valore umano e nel contempo sacro, inestimabile. Modigliani e Beatrice ne sono un esempio , insieme alle terribili contraddizioni e lacerazioni delle loro esistenze, c’è il sacro che è purezza, creatività, storia, preghiera. Se dovessimo descrivere Beatrice Hastings come una virago commetteremmo un errore madornale. Da dove sono nati i quattordici capolavori che raffigurano la Hastings i suoi nudi particolari  pieni di fascino, di dolcezza,  e perché no, di amore. In contrapposizione all’armonia e alle forme del corpo, i primi piani del viso si affacciano aguzzi sulla tela, arroganti, ingordi di vita e follia. E’  con lei che il Maestro porta a maturazione la sua immensa  arte. Nei libri   quasi  mai si dice  che molte donne hanno contribuito non poco a creare l’arte di Modigliani, non il Modigliani artista egli era nato col divino in corpo, con la tubercolosi aveva ricevuto il fascino divino dell’occulto del mistero. La stessa Beatrice era una potente medium e  molta storia sacra dell’ebraismo ci mette in contatto con il più profondo ,l’ inattraversabile, il mistero. Modigliani dedica molti lavori a questo tema, è bene ricordare “Il medium” opera unica e irrepetibile. Concordo con quanto afferma la figlia Jeanette nelle sue memorie sul Padre dove sottolinea , anche per quanto riguarda la Hastings, che le donne coinvolte nella vita del Padre  non sempre erano prostitute,  nel suo libro difende proprio la Hastings sottolineando le doti di grande giornalista e di grande cultura. C’ è da aggiungere che Beatrice  era  una brava pianista,  poetessa, critica d’arte, musicista, cantante  amica di Picasso, di Matisse, di Jacobs. La Lady era una donna  ricca e affascinante. Nonostante tutte queste doti la sua vita non fu semplice. Il rapporto con Modigliani si chiuse malamente, dopo due anni di scontri e riappacificazioni, lei non volle più saperne di lui. Nel 1916, una sera durante una festa in cui Picasso e gli altri stavano festeggiando il ritorno alla vita del Pittore Geoges Braque  che durante la guerra con Apollinaire aveva avuto il cranio fracassato, alla quale festa  era stata invitata anche Beatrice Hastings che in poco tempo si era subito trovato un giovane e nuovo amante, uno scultore italiano  Alfredo Pina. Alla stessa festa, senza essere stato invitato, si presentò anche Modigliani, ubriaco , con occhi feroci, sussurrava impunito all’orecchio di Beatrice i versi di Dante, provocando in modo plateale lo scultore che armato di una pistola minacciò di ucciderlo, dopo una rissa terribile , con forza Modigliani  fu messo alla porta e non incontrò mai più la Hastings anche perché subito dopoebbe una breve storia con la pittrice russa Marie Vassilieffe per poi innamorarsi follemente della dolce fanciulla-pittrice Jeanne  Hébuterne che l’artista chiamava con tenerezza Noce di Cocco. Nella mostra  a Livorno al Museo della Città  (dal 7 novembre2019  al 17 febbraio 2020) per ricordare  il centenario della morte di Modigliani, per la prima volta ho visto insieme le opere di Modigliani e quelle della Hébuterne, infatti un piccolo spazio, era posizionato infelicemente ad angolo, se non si era bene attenti sarebbero passate inosservate anche all’occhio esperto, anche perché nella mostra c’erano opere di altri pittori amici di Modigliani. Ebbene quello spazio esiguo era occupato dalle opere d’arte dell’Hébuterne, c’era anche il bellissimo ritratto che lei aveva  dedicato a Modì).Il Livornese- Parigino morì quattro anni dopo di tubercolosi. Non migliore fu il destino di Beatrice che iniziò una relazione con  Raymond Radiguet, autore de “Il diavolo in corpo”, dopo che anche questa storia si concluse malamente, ritornò in Inghilterra, Saffo fu la  sua compagna, per poi suicidarsi con il gas nella sua casa, aveva venduto per sopravvivere i molti disegni che il Maestro le aveva donato e alcune opere d’arte che Modigliani aveva abbandonato nella sua casa parigina. Sprecò le sue ricchezze per pubblicare un giornale antisemita che fu l’ultima sua follia.  Nel 1949 si esaurisce la storia di una donna che aveva studiato a Oxford, che aveva conosciuto la stima e condiviso spazi di vita e di arte con M.Chagall, Matisse, Juan Griss, Chaim Soutine, Picasso George Braque che era stata   impegnata in lotte civili come quella per il femminismo,  lottò intensamente contro la  pena di morte e  contribuì non poco al la riforma del sistema penale inglese e europeo. Eppure oggi viene ricordata solo perché fu per lo spazio di due anni la donna di Modigliani, eternata dai quattordici capolavori, ritratti e nudi che il Maestro Le aveva dedicato.

Carmen Moscariello

sabato 3 dicembre 2022

Bando del Premio Tulliola- Renato Filippelli 2023. Scade il 31 Gennaio

 



PREMIO INTERNAZIONALE “TULLIOLA-Renato Filippelli” 2022-2023

XXVIII EDIZIONE



 




 


L’Associazione culturale “TULLIOLA”

bandisce la XXVIII edizione

del Premio letterario internazionale “Tulliola-Renato Filippelli”

Premio per la Legalità contro tutte le mafie I XEdizione

Il Premio “ Tulliola- Renato Filippelli” è stato gratificato con  una medaglia di bronzo (onorificenza) per gli alti  meriti culturali dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Onorificenze sono concesse  anche dalla  Presidenza  della Camera e dalla  Presidenza del Senato per premiare personalità  illustri.

 

Regolamento:

La Giuria è presieduta, sia quella italiana che quella straniera,  dal Poeta Dante Maffia;

Presidente Onorario Emerico Giachery;

La giuria è così formata: Marco Onofrio,  Giuseppe Trebisacce, Michele Urrasio, Domenico Pisana, Carolina Bazerla Marangoni Giuseppe Iuliano, Paolo Saggese, Antonella Prudente, Mimma Filippelli,  Lorenzo Spurio, Santo Giuffré.

Il Premio è stato fondato da Carmen Moscariello che lo presiede;

Non ci sono tasse di lettura da pagare;

Il Premio non chiede aiuti a Istituzioni Pubbliche né a privati. E’ sovvenzionato da Carmen Moscariello e Aldo Zangrillo rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Tulliola.

Si può concorrere solo con opere edite ( sei libri ). Sia per la sezione in Italiano che per quella degli stranieri, non vengono accettati dattiloscritti o fotocopie dell’opera stessa;

Tutti i libri italiani debbono essere inviati  a Carmen Moscariello villa San Remigio via Cosmo Valeriano 17° A entro e non oltre il 31 gennaio 2023; Le tre sezioni comprendono: opere poetiche; opere narrative; e opere straniere.

Per ogni sezione verranno scelte tre opere vincitrici;

Per il mondo arabo ha coordinato lo Scrittore Dottor

AhMED CORANOAl-ZEHRANE

VINCITORE del Premio Tulliola- Renato Filippelli nella precedente Edizione.

 Le sei copie non saranno restituite, vanno ai singoli Giurati che possono trattenerle o consegnarle in biblioteca. Nulla va buttato, tantomeno  i libri che non si classificheranno tra i vincitori.

Il Premio non chiede soldi a nessuno. Tutti  i componenti della prestigiosa Giuria lavorano gratuitamente.

I premi consisteranno in diplomi medaglie (non onorificenze istituzionali) e targhe.

La premiazione si terrà entro il mese di ottobre 2023.

 Presidente della Giuria

Dante Maffia

 Presidente Fondatrice del Premio

Carmen Moscariello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Premio per la legalità contro le tutte le mafie. IX Edizione

 

 

La Giuria del Premio è  la stessa del Premio Letterario,  verrà presieduta da Dante Maffia.

Il premio è stato  fondato da Carmen Moscariello che lo presiede.

 !) Saranno scelte personalità  importanti a livello nazionale e internazionale dal mondo della Cultura, della Magistratura, dell’impegno sociale e umanitario, ad esse andranno onorificenze istituzionali che la Presidente Carmen Moscariello chiederà al Presidente della Repubblica, al Presidente della Camera e del Senato. Per la cerimonia di premiazione di entrambe le sezioni è stata richiesta una sala prestigiosa ai Presidenti della Camera e del Senato.

2) Questa  sezione speciale del Premio è dedicata alla premiazione di  Principi del Foro che si sono distinti nella difesa dei diritti e nella condanna dei crimini;

3) Saranno premiati Imprenditori (ecosostenibili) che hanno contribuito a far crescere l’economia del Paese.

La Giuria si riserva di premiare altre grandi personalità che riterrà opportuno.

Presidente della Giuria

Dante Maffia

 

Presidente del Premio

Carmen Moscariello

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            L'Associazione culturale “Tulliola”, che è la più antica di Formia (figura al N. 8 nell'elenco delle associazioni) sempre presieduta e fondata da Carmen Moscariello, e che ha dato sempre lustro e onore alla cittadina pontina, nel 2013 è stata premiata con una Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per le meritorie finalità perseguite; dal 2014  ha ottenuto medaglie  dalla Presidenza della camera e dal Senato della Repubblica.

 

 

Renato Filippelli è stato un grande Poeta . Ha pubblicato libri di Poesia, numerose Antologie e grammatiche italiane, è stato un grande educatore sia nell’Università Suor Orsola Benincasa, che nel Magistrale “Cicerone” di Formia. Punto di riferimento per  i giovani e di tutto il mondo culturale del Sud Pontino. Ha lasciato in eredità un mondo colto e raffinato, il suo grande rigore morale, il suo amore per Dio e la Cristianità.

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Tulliola era l'amatissima figlia di Marco Tullio Cicerone, il celebre oratore romano che possedeva una sontuosa villa a Formia a poca distanza dalla casa di Carmen Moscariello, fondatrice dell'Associazione e del Premio. Proprio di fronte al mausoleo monumentale di Cicerone, ucciso a Formia nel 43 a.C., sono visibili i resti di un altro edificio funebre, che si vuole sia la tomba di Tulliola.

INFO:

Carmen Moscariello, presidente Associazione culturale “Tulliola”

Villa San Remigio via Cosmo Valeriano 17 A  04023  Formia (LT)

tel: 329/6463383- email: carmen.moscariello@yahoo.it