Sud, un mondo che va
rispettato.
Osservare la polvere
Di Carmen Moscariello
Qual è la causa del male? Quali situazioni di dolore e di orrore, dopo aver colpito
l’uomo, colpiscono anche i luoghi in cui si vive? Quali i responsabili?
Perché per le colpe degli altri pagano gli inermii? Me lo sono chiesto più
volte in questi giorni, essendo stata invitata a Montella (AV) (mio paese d’origine) al Liceo “Rinaldo D’Aquino” per parlare agli alunni del mio
libro “Destini sincronici. Amelia rosselli e Rocco Scotellaro con lettere di
Rocco Scotellaro a Michele Prisco”, Guida Editore. Arrivare in Irpinia , per
chi non vuole guidare la macchina, non è semplice. Ad Avellino è venuta a
prendermi la responsabile del progetto
“Caffè Letterario”, la prof Antonella Prudente (che ho avuto il piacere di
conoscere solo in quel momento, molto giovane, grintosa, piena di idee,
passionale, può avere l’età di una delle mie figlie, in lei mi riconosco, ero
così anch’io da giovane, a pugni chiusi e sfidando ogni
sorta di pericoli, credevo di cambiare il mondo, così era
un po’ tutta la mia generazione) mi è venuta incontro con gioia, il giorno dopo
insieme alla sua famiglia mi ha accompagnato a Napoli.
Perché vi racconto queste cose? I miei intenti sono di
denunzia e di dolore: purtroppo la realtà delle strade e dei collegamenti con
autobus o stazioni sono quelli che mi sono lasciata alle spalle cinquant’anni fa. La domenica da Montella non
c’è un solo autobus che porti ad Avellino.
Nel tragitto da Avellino a Montella, la professoressa Prudente mi ha
raccontato delle molte difficoltà che ognuno, giovane o adulto, trova per
provare ancora a seminare e mettere il
proprio seme in queste zolle. Una realtà in solitudine, dove la volontà di
vivere e di lottare non è mai venuta mena, la tenacia di questo popolo è
grande, ma il sentimento di abbandono raschia le ultime lacrime e imprecazioni.
“Nessuno ci ascolta” dice la prof. Antonella, vorrebbero “incorporare” i
diversi Istituti superiori di Montella, Nusco, Cassano e degli altri paesi limitrofi, per creare forse a Sant’Angelo
dei Lombardi un unico grande “agglomerato”, insomma vogliono ritornare ai miei cinquant’anni fa, quando chi voleva studiare
doveva risiedere altrove, in quanto gli
unici Istituti Superiori si trovavano ad Avellino ,a Sant’angelo dei Lombardi e
a Lacedonia. Un modo per tagliare le gambe a molti giovani studenti e ai
professori, gli uni (molti) dovranno rinunciare allo studio, perché i costi sarebbero
insostenibili per le famiglie, gli altri perderanno le loro cattedre( come sta
già succedendo) e non trovando altro lavoro nell’Irpinia dovranno
spostarsi in luoghi lontani con le loro
famiglie . Togliere le scuole è come togliere i tribunali,( si è visto cosa è
successo, nel ventre già molle di alcune
cittadine si è insidiato un cancro, con metastasi ampie, in luoghi anche
insospettati) se lo Stato deve risparmiare, guardasse agli sprechi e alla
corruzione. Qui non meglio va
l’economia: Montella è famosa per essere
il Paese delle castagne, anch’esse si sono volatizzate, ci siamo fermate per
parcheggiare in una zona di castagneti , (La Libera, pare di ricordare), un
tempo i castagni avevano chiome orgogliose, tanto che le mamme quando cantavano
le lodi di un figlio dicevano “è forte come un castagno”, oggi il superbo
albero è scheletrico, senza vita. Il
killer silenzioso con le sue mille uova feconde, si trincera ben bene e rimane silenzioso, finché queste si schiudono, innumerevoli, per
distruggere interi castagneto. Il novello mostro si chiama cinipide.
E’ solo la mala sorte?
Nonostante questi
pensieri, ho ritrovato la gioia di essere nella mia terra, quando ho visto ad
aspettarmi tanti studenti, festosi,
simpatici, mi salutavano con affetto e gioia, come se mi conoscessero da
sempre. Ancora di più mi sono sentita felice quando ad accogliermi c’era La Corona dei poeti, scrittori, storici,
giornalisti irpini: Peppino Iuliano “Il Marziale del Sud”, grande e amato poeta,
il suo verso è un’ortica che ti punge il cuore; Alessandro Di Napoli poeta e
critico tra i più raffinati del panorama italico, gran signore; Paolo Saggesse
autore di opere che resteranno alla storia, come l’Antologia dei Poeti Irpini ( in più volumi ), un’opera
magna che dimostra che l’Irpinia ha avuto ed ha personaggi illustri che hanno
contribuito alla storia del nostro Paese, facendolo crescere culturalmente ed
economicamente, solo per citarne alcuni : De Sanctis, Marinari, Piscopo e tanti
altri e poi ho avuto il piacere di conoscere e stringere la mano al poeta
Alfonso Faia, (Nusco) ad Alfonso Del
Giudice (Nusco),Ettore della Gatta (Nusco), Luciano Arciulo (Bagnoli), Filomena
Raffaele (Castelfranci) e molti altri. Dopo un’assenza di tanti anni dalla mia
terra , in verità mi tremavano le gambe al pensiero di dovermi confrontare con
la mia infanzia, non è stato come andare in altre scuole, a presentare le mie
opere o a parlare di camorra, qui era diverso. Io conoscevo , neanche tutti
personalmente, ma solo per la loro fama, gli scrittori e i poeti che ho elencato . L’incontro è iniziato
alle 17,00 in un grandissimo e accogliente locale in prossimità della piazza
del paese e si è protratto fino alle 20,00. Gli alunni , provenienti dal liceo
scientifico, dal liceo classico dall’istituto professionale (alunni di quinta, ma non solo) guidati dai docenti : Antonella Musto , Daniela Della
Marca, Teresa Romei, Vita Maria Passannanti, Paolo Saggese e Antonella Prudente
Referente del Progetto “Caffè letterari e” e la raffinata, colta Dirigente Scolastica Professoressa Emilia Strollo( a tutti va il
mio caldo ringraziamento) la Dirigente Scolastica dopo il saluto di benvenuto ha dato spazio agli
alunni che si sono immediatamente immessi nella mia scrittura, senza
tralasciare nulla, hanno proiettato bellissime immagini, di alcune di esse ne
avevo perso il ricordo. Protagonisti
sono stati gli alunni, ogni Indirizzo scolastico aveva tracciato e analizzato una parte della
mia opera, (non solo “Destini sincronici”) ampliando con fatti storici,
artistici e letterari dell’ultimo secolo. Anche nella perla dell’Irpinia Rocco
Scotellaro, Amelia Rosselli, i fratelli Rosselli, Carlo Levi, Adriano Olivetti,
Manlio Rossi Doria hanno sentito nelle
loro vene scorrere di nuovo il
sangue della passione per quegli ideali che hanno permesso al nostro Paese,
dopo il disastro della seconda guerra mondiale, di vivere un’ alba nuova
(“Sempre nuova è l’alba” di Rocco Scotellaro). Qui si sarebbe trovato felice
anche un fiorentino d’hoc , innamorato di Scotellaro, il mio amico e Poeta Franco Manescalchi, che Matera ha voluto
esaltare con cittadinanza onoraria per
essere tra i più importanti studiosi
della poesia e del pensiero di Scotellaro.
Mentre gli alunni parlavano mi interrogavo sul
perché questi giovani così belli,
vitali, attenti al proprio impegno di studio, senza arroganze, né presunzioni, non debbano avere le stesse opportunità di lavoro e di studio che hanno i giovani di città come Milano,
Torino, Roma, Firenze? Che fa lo Stato Italiano, tratta alcuni come figli e
altri come figliastri? Mai come in questo caso, lo studio di Rocco Scotellaro
(grande Meridionalista ) e di Amelia Rosselli ha messo in contatto i ragazzi con grandi
idealità, con grandi valori, come quello della giustizia, della libertà, dell’ amore e
rispetto per i popoli, di urgenza di vera cultura. La stessa vita di Rocco e l’amore
per Amelia, non sono forse un filo di
congiungimento tra il Nord e il Sud? Né possiamo dimenticare che gli amici più
cari del Poeta furono i torinesi Carlo
Levi e Adriano Olivetti, quest’ultimo diede lavoro al poeta come creatore di
idee nuove per l’industria insieme ad altri grandi intellettuali del tempo e
non dimentichiamo che se oggi possiamo
godere i versi del Poeta lo dobbiamo a Carlo Levi e a Manlio Rossi
Doria che pubblicarono postume le opere
de Il Sindaco –Poeta, vero e grande socialista,
adorato da Nenni. Non ha forse donato la sua giovane vita per il Sud, impegnandosi
in lotte terribili per ottenere dai
latifondi pane e giustizia per i suoi contadini? Ebbene si tolga il Sud da questo
persistente dolore, si ponga fine alla crocefissione della migrazione. Che
intesa, che vita può esserci senza la
luce della speranza?
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