Oboe
per flauto traverso. Parole per Ugo Piscopo
Guida.
Lettere italiane
Non
è soltanto il sentito omaggio dell'allievo al maestro (che poi
d'altronde Ugo Piscopo non lo è - tanto difficile sarebbe per un
allievo seguirne le continue evoluzioni e peripezie linguistiche nel
registro poetico, a limitarsi alla poesia; ma in lui convive sempre
l'artista con lo studioso, il poeta e il critico, altrettanto
eclettico: di tutto ciò è intriso il piccolo libro che Carmen
Moscariello gli ha dedicato, attenta a coglierne per
excerpta le portanti
linee di un disegno intricato e intrigante). Oboe
per flauto traverso è
- fin dal titolo che ammicca a insolite partiture - qualcosa in più
(e diverso) rispetto all'omaggio dell'allievo: è una dichiarazione
d'amore resa pubblica in parola ("Parole per Ugo Piscopo" è
il sottotitolo) che esprime lo spirito dell'autrice, anche lei
eclettica nel campo letterario e qui dichiaratamente affascinata
dalla scrittura polisemica del "maestro". Un piccolo libro
ma comunque un grande regalo, anche per uno scrittore come Piscopo di
cui la critica a lungo si è occupata, autore com'è di una vasta
opera privata e pubblica.
È un vero regalo, questa
"partitura" incompleta ma accorata di Carmen Moscariello,
che magari si augura altre pagine sullo spartito - e sarebbe meritata
e meritoria testimonianza di corrispondenze elettive. Si avverte la
partecipazione intima al lavoro compiuto, la spinta di un'intesa
irrefrenabile, riconosciuta e comunicata. Lo stile del saggio è
insolito, spesso magmatico nell'esporre sensazioni e suggestioni di
lettura, più che proposte di analisi; ma l'occhio è sempre abile
nel cogliere i dettagli e le sfumature di un ordito musicale e di una
trama espressiva. È un lavoro, questo piccolo libro, che consente di
fare il punto sulla produzione di Ugo Piscopo (anche attraverso la
fitta nota bibliografica che lo conclude): vi sono presentati solo
alcuni dei molti libri pubblicati dal poliedrico autore irpino
(conterraneo della Moscariello, ed è una consonanza non casuale, la
loro): bastano tuttavia le poche schede, precedute da un'ampia
introduzione e da uno "scherzo" critico (un minisaggio che
dà il titolo all'intero volumetto). Tanta e tale è la sostanza
umana che emerge dal laborioso impegno dell'autrice, che il suo Oboe
per flauto traverso si
propone, si impone come un vademecum
di assoluta fiducia per chi voglia incontrare Ugo Piscopo e la sua
opera poetica.
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