domenica 27 maggio 2012

Premio Ecuador - Italia

Concluso con grandissimo successo il Premio Ecuador-Italia: "L'Integrazione culturale attraverso la Letteratura" 2012. La nuova sede rinnovata del Circolo della Stampa al civico 48, era gremita fino all'inverosimile. La giuria: (Presidente) NinnjDi Stefano Busà coadiuvata da Franco Loi, Mario Santagostini, Maurizio Cucchi, Davide Rondoni, Michelangelo Camelliti, Alessandro Quasimodo, Sveva Casati ...Modignani, Alessandro Vavassori, Guaman Allende, Haidar Hafez ha deliberata la rosa dei Vincitori e assegnato i riconoscimenti alla Cultura e alla Carriera a molte personalità dell'agone contemporaneo. Tra i presenti: Vittorio Sgarbi che diventa da questa edizione Presidente onorario del Premio, Stefano Boeri Assessore alla Cultura del Comune, Elsa Fonda, Aldo Pirola, Fabrizio Arensi, Stefano Zurlo, Andrea Battistini, Flavio Ermini, Roberto Sarra, Giampiero Neri, Irma Dioli, Gregorio Giungi.

giovedì 24 maggio 2012

Presentazione del libro "Sagome e specchi" di Claudio Carbone

Sarà presentato a Gaeta il 29 maggio alle 18.30, nella elegante sala del Club
Nautico in Piazza Carlo III, il nuovo libro di Claudio Carbone: "Sagome e
specchi". Il poeta gaetano (nonché docente nel Liceo "Fermi") è alla quarta
pubblicazione, dopo l'esordio di quasi 25 anni fa con le poesie dialettali
della raccolta "O laureat", poi la vasta antologia "Passo di cicogna" del 2008
e infine "Quotidiane colonne", uscito nel 2009 con latraduzione in francese di
Mena Savore nella collana "la stanza del poeta" diretta dal presidente
dell'omonima Associazione, Giuseppe Napolitano. Sarà appunto quest'ultimo, noto
operatore culturale del Golfo, a parlare del nuovo libro di poesie del prof.
Carbone, insieme all'editore Amerigo Iannacone delle Edizioni Eva, e al prof.
Alessandro Bertirotti dell'Università di Firenze, ospite d'onore della
manifestazione. "Sagome e specchi" è un volumetto di 51 poesie diviso in tre
sezioni (Terra, Acqua, Aria...), di notevole livello letterario e ricco di temi
privati e sociali, chiaro segno di evoluzione stilistica e di profondità
dell'autore. Il quale, peraltro, anche pittore, ha posto in copertina un
suggestivo quadro a sua firma che ben rappresenta il libro stesso.

martedì 22 maggio 2012

Premio Internazionale “Sebetia-Ter”


evento per il trentennale il 26 maggio a Napoli



            Il 26 maggio 2012 alle ore 18 si celebra il trentennale del Premio Internazionale “Sebetia-Ter”, alla presenza delle più alte autorità civili e militari della Repubblica, nell’auditorium della prestigiosa Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Na), un incantevole anfiteatro naturale scelto quale sede per la manifestazione essendo quest’anno il Premio dedicato allo Spazio, con l’attribuzione di un riconoscimento all’astronauta italiano col. Roberto Vittori.

            Il Premio, istituito per iniziativa del presidente del Centro Studi di Arte e Cultura di Napoli “Sebetia-Ter”, prof. Ezio Ghidini Citro, il quale ne è anche l’infaticabile e intelligente animatore, si prefigge lo scopo di attribuire un solenne riconoscimento a quanti, in tutti i campi di studio, di ricerca e di lavoro, hanno dedicato la loro vita al benessere e al progresso dell’Umanità. Si assegnano anche i premi alle migliori tesi universitarie in Medicina e Chirurgia, in Ingegneria e in Lingue e letterature straniere. Una particolare attenzione è dedicata ai migliori allievi ufficiali delle Accademie militari italiane ed estere che ricevono specifici riconoscimenti; inoltre sono previsti due premi speciali al valor militare intitolati al tenente di vascello osservatore pilota Giuseppe Ghidini, Medaglia d’argento al valor militare, e al capitano Salvatore Citro, trucidato dai nazisti a Kos nel 1943 insieme agli altri ufficiali della Divisione “Regina”. Viene anche assegnato un premio speciale alla carriera militare. Quest’anno, tra gli altri, saranno premiati: per l'Ingegneria dei materiali Giacomo Cerisola; per la Magistratura Francesco Amirante (presidente emerito della Corte Costituzionale); per la Medicina e Chirurgia Carlo M. Croce e Matteo Antonio Russo; per la Psichiatria Alessandro Meluzzi; per la Medicina nucleare e dell'imaging molecolare Markus Schwaiger; per il Giornalismo Marino Bartoletti e Gianfranco Coppola; e inoltre il Gen. C.A. Biagio Abrate, Capo di Stato Maggiore  della Difesa; Gen. Sq.A. Giuseppe Bernardis, Capo di Stato Maggiore Aeronautica;  Amm. di Sq. Rinaldo Veri, Navy Commander Allied Maritime Component Command Naples.

            Il Premio internazionale “Sebetia-Ter” rappresenta l’espressione più alta ed il naturale coronamento delle molteplici iniziative culturali di cui si fa promotore il Centro Studi “Sebetia-ter”, articolato in numerosi Dipartimenti che spaziano in tutti i campi della Cultura, della Scienza e della Tecnica. In particolare il Premio, ormai divenuto un importante appuntamento fisso nel panorama culturale italiano ed internazionale, si segnala come una specialissima occasione che vede riunirsi le migliori intelligenze del momento, accomunate da una straordinaria sensibilità nei confronti dei destini dell’Uomo e dei consessi civili in cui egli storicamente si esprime. “È proprio questo comune sentire – spiega il Presidente – il fattore aggregante di donne e di uomini che, pur nella naturale distinzione delle convinzioni ideologiche e nella differenziazione dei campi di azione, si sentono affratellati nella condivisione della suprema speranza in una trasformazione dell’attuale condizione umana che possa gradualmente recuperare i più alti valori ontologici dell’Humanitas, in assoluta controtendenza rispetto all’ormai nota e dilagante deriva esistenziale che vede l’immanentismo storico troppo spesso prevalere su di una progettualità vitale che dovrebbe, invece, essere declinata in termini più autenticamente universalistici”. Il Premio, dunque, si distingue non solo per la solennità della sua sempre accuratissima organizzazione ma anche, e soprattutto, per la gigantesca vigoria intellettuale e morale che esso riesce ad esprimere e a diffondere, tramutandosi in tal modo in un’agorà reale e non solo virtuale in cui a ciascuna donna e a ciascun uomo di buona volontà è dato di incontrarsi per condividere comuni modi di sentire e così reciprocamente sostenersi e rafforzarsi nel perseguimento di un’idealità che, proprio durante la manifestazione, diventa viva e pulsante e, perciò, fattualmente percepibile. La recente istituzione dell’Associazione degli Ex Premiati rappresenta, in tale ottica, un’ulteriore riprova della straordinaria coesione intellettuale e morale che viene a crearsi fra quanti hanno ricevuto l’autorevole riconoscimento. Hanno ricevuto il Premio circa  200 personaggi, tra cui tre premi Nobel (Georges Charpak, Carlo Rubbia, Rita Levi Montalcini), Lorenzo Del Boca, Magdi Allam, Mauro Mazza, Antonio Ghirelli, Marcello Veneziani, Andrea Ballabio, Barbara Ensoli, Istituto Carlo Besta, Georges Mahè, Luc Montagnier, Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Amii Stewart, Aldo Ciccolini, Severino Gazzelloni, Roberto Murolo, Agenzia Spaziale Italiana, Amedeo Caporaletti, Centre Nationeles d’Etudes Spatiales, Istituto Pasteur di Parigi, Pietro Grasso, Giovandomenico Lepore, Vincenzo Galgano, Paolo Portoghesi. Mario Botta, Giorgio Faletti, Antonio Manganelli, Luciano Garofalo, Rosario Aiosa, Gianfranco Paglia, Bruno Branciforte, Joaquin Navarro Valls. Miko Teodorakis, Eusebio Leal Spengler, Eduard Bru, Roberto De Simone, Jean Noel Schifano, Ohlsson Alle, Boris  Podrecca, Giuseppe Abbamonte, Gonzalez Enrique Moreno, Istituto Pasteur di Parigi, Karpas Abrahm, Selikoff J. Irving, Gustav Kuhn.



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Elenco di tutti premiati



Astronautica “Premio Luigi Gerardo Napolitano”

Col. Roberto Vittori

Economia Premio “Alberto Beneduce”

Dott. Paolo Fiorentino

Giornalismo“Premio Federico Tortorelli”

Dott. Marino Bartoletti

Dott. Gianfranco Coppola

Giurisprudenza“Premio Mario Pagano – Tommaso Palumbo – Francesco Saverio Siniscalchi”

Avv. Valerio De Martino

Ingegneria - Fondamenti Chimici delle Tecnologie (CHIM/07)

Prof. Ing. Giacomo Cerisola

Ingegneria per l'Optoelettronica

Prof. Ing. Antonello Cutolo

Magistratura

Dott. Francesco Amirante, Presidente emerito della Corte Costituzionale

Medicina e Chirurgia – Scienze Biomediche

Dr. Prof. Carlo M. Croce

Medicina e Chirurgia “Premio Francesco Claudio”

Dr. Prof. Matteo Antonio Russo

Psichiatria

Dr. Prof. Alessandro Meluzzi

Medicina nucleare e dell'imaging molecolare “Premio Gianfranco Scoppa”

Markus Schwaiger, M.D.

Migliore Tesi Sperimentale in Medicina e Chirurgia

Dr.ssa Nadilka Hettiarachchige

Migliore Tesi in Lingue e cultura dell’Africa “Premio Lucia De Palma”

Dott. Valentina Mazzeo (Università degli Studi di Napoli L’Orientale)

Per la Ricerca sui temi della Geografia urbana e dello sviluppo regionale

Prof.ssa  Lida  Viganoni, Magnifico Rettore dell’Università di Napoli L’Orientale

Premio “Capitano Salvatore Citro”

Gen. C.A. Biagio Abrate, Capo di Stato Maggiore della Difesa

Premio “Ten. di V. Medaglia d’Argento al V.M. Giuseppe Ghidini”

Gen. Sq.A. Giuseppe Bernardis, Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica

Amm. di Sq. Rinaldo Veri, Navy Commander Allied Maritime Component Command Naples

Premio Speciale alla Carriera

Dott. Roberto Fiore

Ambasciatore Dott. Sergio Piazzi

Cultura Teatrale e Musicale

Lello Giulivo

Premio per l’attività artistica

Monica Sarnelli

Premi ai Migliori Allievi Ufficiali delle Accademie e delle Scuole Militari:

Accademia Navale Militare della Marina Livorno

Guardia Marina (Stato Maggiore) Sergio Giorgino

Accademia Militare Aeronautica di Pozzuoli

S.Ten. Corpo del Genio Aeronautico Ruolo Normale Giovanni Pecoraro

Accademia di Modena

S.Ten. del Corpo Sanitario del 191° Corso Alessandro Laghi

Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo

Ten. Irene Furlan 

Scuola Aeronautica Giulio Douhet

Niccolò Rutigliano

Fabio Ferraiuolo

Scuola Navale Militare Francesco Morosini

Flavio Claudio Zamagna

Riccardo Lenti

Scuola Militare Nunziatella

Mirko Giaquinto, Liceo Scientifico

Agostino Paolino,  Liceo Classico



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INFO

Centro Studi di Arte e Cultura di Napoli “Sebetia-ter”

Presidenza: via F. De Mura, 6 Napoli 80129 - C.F. 94072970638

www.centrostudisebetia-ter.org - e-mail sebetia-ter@libero.it - tel 081.5784755 - fax 081.2141970 – cell 3388997733



comunicazione e media relations: Mary Attento m.atten@tin.it

Ringrazio i responsabili delle redazioni, i colleghi giornalisti e tutti gli operatori dell’informazione

per l’attenzione riservata all’evento.

domenica 20 maggio 2012

Marina Argenziano, "Pavel Florenskij - Fino alla fine", Editrice Irradiazioni



Pavel Florenskij (1882-1937), il "Leonardo da Vinci russo", filosofo, scienziato, poeta, ingegnere e prete ortodosso, è senza dubbio uno dei più affascinanti e significativi pensatori del Novecento. Animato dal desiderio di "far confluire l'intero insegnamento della Chiesa in una visione filosofico-scientifica e artistica del mondo", di unire Atene e Gerusalemme, padre Pavel, in un secolo in cui il sapere è frammentato e spezzettato, ricerca la sintesi per rintracciare gli invisibili fili che portano alla sapienza del cuore. Nemico di una visione materialistica come di un'astratta metafisica, scopre, con lo stupore di un bambino, i segni incarnati dell'anima del mondo. Sotto la dittatura di Stalin, in un periodo in cui l'unica religione ammessa era l'ateismo, padre Pavel, imprigionato una prima volta nel 1928, fu condannato nel '33 a dieci anni di lager. Fu fucilato nel dicembre del 1937 nelle vicinanze di Leningrado.

Presentazione della pièce teatrale "Le Campe al Castello" di Ugo Piscopo



Giovedì 24 maggio 2012,
nella Saletta Rossa
della Libreria Guida
di Port’Alba,
presentazione della pièce teatrale
“Le Campe al Castello”
di Ugo Piscopo
(Ediz. Plectica, Salerno 2011).

Ne discuteranno
Francesco Paolo Casavola
Aldo Masullo
Fulvio Tessitore
Aldo Trione.

Letture di
Renato Carpentieri

Sarà presente l’autore

La S. V. è invitata

sabato 19 maggio 2012

Un canone che non è un canone - Biagio Scognamiglio


Antitesi teatrale

Siamo in un Liceo Classico Statale del Settentrione d’Italia. In una terza classe è l’ora d’Italiano e tutti gli studenti sono attentissimi.  Il Professore è in piedi accanto alla LIM.

La classe in coro - Professore, è riuscito a sbloccare internet smanettando? Miracolo! Funziona davvero? Andiamo allora su Google e digitiamo  Luigi Pirandello.

Professore  -   è venuta fuori insieme a Pirandello tutta una serie di autori e sembrano tutti molto accalorati … Pirandello prende ora la parola.

La classe in coro -   Professore, si sposti dalla LIM, ci lasci vedere e ascoltare!

Luigi Pirandello -   Sono in cerca di autore … I sei personaggi? No, io: vorrei conoscere l’autore o gli autori di quel “canone di scrittori maggiori” travestito da “indicazioni”. Si tratta forse di un Ministero della Distruzione, che distrugge gli scrittori meridionali in una lista di prescrizione, anzi di proscrizione? Ah, no? Il Ministero dell’Istruzione? E perché si presume in tal guisa di istruire, mentre sembra che si cerchi di rendere mero flatus vocis la cultura di quest’Italia che rischia di restare  solo a parole “una e indivisibile” e insieme la cultura europea e mondiale?

           (A questo punto nel corso di una visita alle classi entrano la Dirigente Scolastica e una Dirigente per i Servizi Ispettivi MIUR).

 Corriere della Sera -             Si è  cercato di spiegarlo il 27 marzo 2012 in una lettera a questo quotidiano nella sezione del Mezzogiorno: si  tratterebbe di “una fattura di mano berlusconiana cui forniva lo schioppo il presumibile sodale Umberto”.

Preside e Ispettrice all’unisono -   Ma qui si fa politica? Oggi  certa politica non è cultura.

Classe  e professore coralmente -   Proprio per questo ci conviene ascoltare cosa pensano del canone illustri autori.

Professore - Prego, Ispettrice, Preside: ecco due sedie, accomodatevi in cattedra e vigilate sulla lezione.

Luigi Pirandello - Fra le indicazioni canoniche Io sono stato inserito, perché Premio Nobel; ma anche Salvatore Quasimodo è un Premio Nobel e non c’è, non c’è  in quel  rovesciato indice di autori irrinunciabili, mentre era stato sempre insieme con Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Umberto Saba come autore irrinunciabile! Una  componente fondamentale della nostra tradizione letteraria nella formazione risulta l’esclusa: così è, se ci pare. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano potrà tollerare oltre siffatta emarginazione o  sarà già intervenuto per sanare la mutilazione  dell’unità e indivisibilità della cultura italiana?

Salvatore Quasimodo - Il bello, anzi il brutto è che quella  famigerata lista nelle intenzioni sarebbe destinata non solo alle scuole, ma anche ai candidati ai concorsi a cattedra … Certo, si è detto che quella lista famigerata sarebbe semplicemente indicativa, perché lascerebbe libertà di scelta; ma ce lo immaginiamo un aspirante docente che intenda disattendere il bando di concorso,  dichiarando alla Commissione  che preferisce parlare, ad esempio,  di Corrado Alvaro, o Vitaliano Brancati o Andrea Camilleri o Antonio de Curtis o Eduardo De Filippo o Federico De Roberto o Salvatore Di Giacomo o Grazia Deledda o Alfonso Gatto o Annamaria Ortese o Ugo Piscopo o Leonardo Sciascia o Ignazio Silone o  Leonardo Sinisgalli o Rocco Scotellaro o Giuseppe Tomasi di Lampedusa o Elio Vittorini? Si sentirebbe rispondere dagli esaminatori stupefatti e adirati: “Cosa crede, che ci esponiamo ad essere presi a pietrate e fiondate dal MIUR? Vada via, tracotante candidato, che si  è  azzardato a  ventilare l’ipotesi di farci  trasgredire l’Editto di Roma!”

Andrea Camilleri -   “Non avrai altro canone all’infuori di me” … E quale sarebbe la libertà di scelta? Il bando è come i comandamenti: non osservarlo piccatu iè! Trattare un autore definito “imprescindibile” dal MIUR è obbligatorio. E le case editrici non vogliono certo indurre in tentazione, tanto che già cominciano a mettere al bando dai libri di testo tanti autori “prescindibili”. Altro che “indicazioni nazionali” come “intelaiatura”, altro che “esempi”, altro che “avallo di Francesco Sabatini”, altro che assenso di “docenti liceali e universitari consultati …” (ma who, where, when, what, why?) a supporto  della magnifica epurazione di  Cabina di Regia e Commissione! E in qual guisa  ciò che sarebbe esclusivamente “essenziale” potrebbe consentire di valorizzare “il ruolo dei docenti e delle autonomie scolastiche nella loro libera progettazione”, se non relegando la presunta autonomia nel contrario dell’esclusivamente “essenziale”, ovvero nel “superfluo”? 

Aristarco di Samotracia e Aristofane di Bisanzio  insieme  -  Il  nostro canone  alessandrino ha favorito la conservazione dei testi degli autori in esso  contenuti, quelli “imprescindibili”, come  definisce il MIUR quelli del suo canone in profumo di esser padano; ma, per un effetto perverso, ha favorito anche l’oblio degli autori che non vi erano contenuti.

Tutti gli autori inclusi nel canone MIUR in  coro -   Noi disprezziamo e rifiutiamo questo canone in maschera!  Non vogliamo restare in solitudine presso i contemporanei e i posteri! La Repubblica delle Lettere deve essere non più elitaria, ma  una e indivisibile, altrimenti non è e non sarà una e indivisibile nemmeno la Repubblica Italiana e nell’Unione Europea saremo culturalmente sbrindellati! Siamo o no scrittori italiani? Altro che “piagnonismo pseudomeridionalista”!

Preside - Però hanno detto gli incaricati della cernita …

Professore (in tono sommesso) -  Ossia della purga  

Ispettrice - Professore,  l’ho sentita, sa? Attento a non essere epurato anche lei. Preside, continui. (Poi,  fra sé e sé) Eppure non mi risulta che le scuole, data la loro autonomia, avessero bisogno di  indicazioni “che puntassero all’essenziale”: potevano lasciarle libere e basta, tanto ci sono già i canoni di libri di testo di prim’ordine; o bisogna riciclarli?

Preside - Dicevo che gli epuratori hanno dichiarato: 1) è meglio fare bene un numero limitato di autori, perché una lista troppo lunga,  ovvero uno “sterminato repertorio di nomi”,  non andrebbe bene; 2) docenti e studenti interpellati hanno approvato le scelte; 3) così si valorizza davvero per la  prima volta l’autonomia, perché alla fine ognuno può aggiungere gli scrittori che vuole al “nucleo ristretto di irrinunciabili”; 4) il lavoro, messo fra l’altro in prima bozza sul sito  www.nuovi licei.indire. it,   è stato giudicato congruo a maggioranza; 5) dovranno comunque essere raccolte “ipotesi di curriculum più specifiche”, anche se non “per integrare indicazioni che non hanno alcun bisogno di essere integrate”. (Poi, rivolto alla classe, cercando di non farsi sentire dall’Ispettrice e dalla Preside) Però aggiungere magari al canone insieme a Ungaretti, Montale, Saba il solo Quasimodo, come doveroso, avrebbe reso troppo lunga la lista? Niccolò Copernico – Sia chiaro che non mi va di essere chiamato in causa per avallare una cosiddetta “piccola rivoluzione copernicana”. Io posi il sole al centro dell’universo contro il geocentrismo. E …

Immanuel Kant -  E io il soggetto al centro dell’esperienza.

Benedetto Croce -  Sì, tutto il contrario dell’operazione ministeriale travestita da evento epocale.  E poi,  cosa significa “fare bene”? Per “fare bene” anche un solo autore gli si può dedicare tutta una vita e non basta … E poi mi pare che quei conati di giustificazione vengano meno ai parametri di una logica elementare, tanto che a qualcuno  potrebbero sembrare nient’altro che vuote parole da imbonitori avvezzi a una retorica da pseudopoliticanti pari a logorrea …

Uno studente -  Cioè una diarrea di parole?

(Risate della classe; con stupore di tutti un sorrisetto affiora anche sulle labbra dell’ispettrice).

Una studentessa (ridiventando seria):  Perché non ci sarebbe logica in quella parrhesia? (Poi, fra sé e sé) Come sono brava a citare il termine greco ambivalente!

Gottlob Frege -  La filosofia del linguaggio non è un’opinione. Come si può sostenere che il canone valorizzi l’autonomia, se consiste in indicazioni di autori “imprescindibili”, il che significa che da qualsiasi altro autore si può prescindere, ovvero che qualsiasi altro autore è superfluo? E che senso ha prospettare la raccolta di “ipotesi di curriculum più specifici”, se le “indicazioni non hanno alcun bisogno di essere integrate”?

Dante Alighieri – Già, “per la contraddizion che nol consente”. D’altra parte, i docenti non hanno affatto bisogno di siffatti esempi, per confrontarsi con i colleghi: a partire dall’Unità d’Italia lo fanno già.

Preside -  La confutazione mi sembra persuasiva; lei che ne pensa, Ispettrice?

Ispettrice - Relazionerò al ministro tecnico, che non dovrebbe lasciarsi condizionare da certa politica.

Galileo Galilei -  Speriamo che sia anche scientifico, cioè che verifichi le conseguenze deleterie degli errori degli ”esperti”, dovuti, secondo Alberto Asor Rosa, ad “ignoranza”; se è così, dovrebbe avere già provveduto a rimediare.

Ispettrice -  Altrimenti?



Preside -  Altrimenti – scusi, Ispettrice – non resterà che continuare ad aderire all’iniziativa di cui al sito www.poesiadelsud.it e ad appoggiare il Centro di documentazione della poesia del Sud.



Professore -  Lei che ne pensa, Ispettrice?



Ispettrice -  Nonostante la mia provenienza dal Nord,  ormai sono persuasa: nel dubbio sulla tempistica o anche per corroborare il rimedio all’iniziativa aderisco anch’io, altrimenti alla verifica della storia anche la mia dignità intellettuale risulterebbe irrimediabilmente compromessa e la mia credibilità professionale con essa.


(Alla decisione inattesa prima un mormorio di stupore, poi applausi a classe aperta).

venerdì 18 maggio 2012

Ugo Piscopo, "Familiari", Edizioni Oèdipus



Una recensione familiare

di Biagio Scognamiglio
Eccole, le “Familiari”; almeno alcune, trovate in rete “per gentile concessione”, che mi consentono però di cominciare a rendermi conto di questo “lusso”, come lo definisce l’Autore, aggiungendo che tale “lusso”  sarebbe “in limine … e quasi postumo”. Ebbene, a mio avviso, lusso non è, ma dono, e niente affatto su una presunta soglia, ma come prova di esordio per una nuova serie di doni; e lasciamolo stare quel Petrarca con la sua Posteritati, perché queste liriche sono una creazione iniziale. Una creazione iniziale del nostro Ugo, che ammiriamo da lontano, anche senza dirglielo a voce, come fa Ciro. Cito testualmente le frasi di Ciro, quando parliamo di Ugo: Ugo per Ciro  “è un bravo ragazzo” e “è un grande”. Di fronte allo stile delle “Familiari” siamo non “tolleranti”, ma al  contrario … Come dire? Siamo coinvolti, rapiti, entusiasti, gioiosi. Proprio così: è la gioia che di verso in verso questo “lusso” antitetico ad ogni crisi suscita in noi. Prova di ciò è quel tipo di sorriso che accompagna la scoperta delle invenzioni del registro linguistico, descritto dall’Autore nel suo “biglietto di viatico”. Alla faccia di ogni inetta costrizione bocconiana, di verso in verso una sensazione di libertà ci invade e ci pervade, manifestandosi anche nelle espressioni del volto, che esprime meraviglia con gli inarcamenti superciliari e compiacimento con il protendersi delle labbra serrate, diventando però pensoso ad un tratto nello scoprire accenni al dramma dell’esistere. Inserendosi in una tradizione che spazia nel tempo da Dante a Palazzeschi, ovvero dal “Papé Satan, Papé Satan Aleppe” al “Tri tri tri – fru fru fru – uhi uhi uhi – ihu ihu ihu”, quasi a voler riattualizzare la dichiarazione di poetica secondo cui “è del poeta il fin la meraviglia”, Ugo si diverte con “stra straluna nostra luna” o “pezz pezz zu zzi zzzi”; ma ogni attento lettore potrebbe cogliere del resto anche le folgoranti stratificazioni dei sensi della scrittura, che d’improvviso ci orientano in direzione delle “soste narrative sui fantasmi che attraversano i nostri sogni e le nostre visioni”, come scrive l’Autore. Ad esempio, in “Ore 19,34” ci sorprende “il grido dell’attimo trema  - con artiglio di lampo”; in “Cosmonauta ognuno” è l’intero componimento a mostrare un’ispirazione assorta nel raffigurare le sorti individuali di noi esseri umani rinchiusi nelle nostre solitudini e sperduti fra le nubi, nubi noi stessi, mentre  con l’orbita terrestre andiamo viaggiando nell’infinito, e così anche in “E/migrante” in cui “migrante” con la e- tagliata è ciascuno di noi nel buio di “una notte falsa come Giuda travestita a luce”;  in “La vasca nera” il verso finale “viva il mare nei cucchiaini” sembra suggerire un nostro ritorno all’infanzia, evocando immagini di bambini sulla spiaggia convinti in una sorta di sogno che nei loro cucchiaini ci sia non qualche goccia di acqua marina, ma il mare intero; ed ecco che le sopracciglia si inarcano e si protendono le labbra serrate … In un vero canone, non quello del MIUR, tu, caro Ugo, non potresti mancare.

venerdì 11 maggio 2012

Alberto Magnelli opere 1910-1970 - Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta”

dal 9 giugno al 16 settembre 2012



Una mostra-evento per ripercorrere la carriera di uno dei protagonisti dell’astrattismo europeo, Alberto Magnelli, sarà inaugurata il 9 giugno 2012 a Gaeta (LT), nella Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta”.



Composition Olio su tela / huile sur toile
Parigi / Paris, 1934   57,00 x 46,80 xm



Si tratta di un grande e articolato progetto, curato da Giorgio Agnisola e promosso dal Comune di Gaeta e dall’Associazione Culturale Novecento, finalizzato a mettere in luce il valore dell’opera artistica di Alberto Magnelli (Firenze 1988, Meudon 1971), artista popolare in Francia e da noi ancora non adeguatamente conosciuto, e a offrire un itinerario completo della sua attività - dalle opere giovanili innestate nella temperie matissiana e cubo-futurista, fino al grande capitolo dell’astrazione - grazie al numero e alla varietà dei lavori in mostra.





                                                                    Élan,
Olio su tela / huile sur toile 1969
46,00 x 38,00 cm
Firmato e datato / Signé et daté en bas à droite: Magnelli 69
Dedica sul dorso / Dédicacé en dous: “pour Paola en souvenir de Susi avec toute son affection”

Sono infatti ben centosessantadue le opere esposte, provenienti da collezioni private, tra oli, disegni, gouaches su carta, litografie, collages, linoleumgrafie, “che ripercorrono le diverse fasi della produzione di Magnelli, apparentemente distanti tra loro perché caratterizzate da un dissimile registro stilistico, in realtà contraddistinte da un’estrema coerenza interna, segnata da un vigilato rigore formale e da un lirico equilibrio visivo, aperti ad un clima di metafisico e armonico silenzio”, spiega Agnisola. L’artista riversò in effetti nella sperimentazione, peraltro coltivata con grande autonomia, nonostante la frequentazione dei principali movimenti artistici dell’avanguardia europea, la memoria della sua meditata lettura giovanile della maggiore pittura toscana del Trecento e Quattrocento, da Paolo Uccello a Masaccio a Piero della Francesca.





                                                  Scaldino e coppa
Olio su tela/huile sur toile
Firenze / Florence, 1910
46,50 x 61,00 cm
Firmato e datato in basso a destra/Signé et daté en bas à droite: Alb. Magnelli 1910


In mostra - strutturata in sei sezioni - sono presenti opere degli esordi e del primo compiuto periodo di attività, “Gli esordi e i primi anni Dieci (1910-1917)”; quello delle “Esplosioni liriche” (1918-1919); quindi del successivo “Realismo Immaginario” (1920-1930); fino a toccare quel fondamentale momento di svolta dell’arte magnelliana (che coincise con il definitivo trasferimento del maestro a Parigi), quello delle “Pietre esplose” dei primi anni Trenta, “Les Pierres éclatées (1931-1935)”, che costituirono l’anticamera della ricca e vasta produzione astratta (1935-1971). D’altra parte già nel 1915 Alberto Magnelli aveva realizzato alcune opere totalmente astratte che testimoniavano la precocità del suo grande talento innovativo. Una sezione è dedicata poi ai “Collages”, di cui Magnelli fu finissimo esecutore. Una sezione a latere riguarda infine una serie di dieci litografie realizzate insieme da Jean Arp, Sonia Delaunay, Alberto Magnelli, Sophie Tauber-Arp (Aux Nourritures terrestres, 1950).
È possibile visitare la mostra “Alberto Magnelli, opere 1910-1970fino al 16 settembre 2012.


Sans titre / Senza titolo
Collage su carta / collage sur papier
1949     40,00 x 24,00 cm
Firmato e datato in alto a destra / Signé, daté en haut à droite: Magnelli 49




SCHEDA TECNICA
Titolo della mostra “Alberto Magnelli, opere 1910-1970”
Artista Alberto Magnelli
Genere arte contemporanea
A cura di Giorgio Agnisola

Spazio espositivo      Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta”
                                   Palazzo San Giacomo, via De Lieto n. 2/4, cap 04024 Gaeta (LT)

Organizzazione e coordinamento Associazione Culturale Novecento

Promotori Comune di Gaeta, Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea “Giovanni da Gaeta”

Allestimento Associazione Culturale Novecento

Catalogo

Testo: Giorgio Agnisola
Apparati critici: Giuliana Albano                                            
Allestimento: Antonio Lieto, Vincenzo Lieto, Rosanna Paggetta                   
Fotografie: Paola Sapone, Mauro Meschino
Editore: Artistic & Publishing Company
Ufficio Stampa Mary Attento (responsabile), Sandra Cervone, Lisa Lieto, Spaini & Partners
Data e orario inaugurazione 9 giugno 2012 ore 19,00
Durata fino al 16 settembre 2012
Orari di apertura Fino al 30 giugno 2012: venerdì 17.00-20.00 - sabato 11.00-13.00 e 17.00-20.00 - domenica 11.00-13.00 e 17.00-20.00. Dal 1 luglio 2012 al 16 settembre 2012 tutti i giorni, compresi i festivi, tranne il lunedì dalle ore 18.00 alle ore 22.30. Si può prenotare la visita anche in altri giorni e in altri orari telefonando al numero 339/2776173 o con e-mail a info@pinacotecagiovannidagaeta.it
Biglietti Intero Euro 5,00 – Ridotto Euro 3,00 (studenti con attestato di iscrizione, minori, ultra sessantacinquenni, gruppi prenotati (min. 10 pers.) – Gratuito per bambini fino a 12 anni, diversamente abili e giornalisti con tesserino, guide e capigruppo. Visite guidate per gruppi: Euro 20,00 oltre al costo del biglietto.