ESITA LA FEDE
E ora sappiamo che vano è
inseguire il vortice dei pianeti
che sfiorano le stelle
e ne accendono il canto.
Uomini avvolti dalla nebbia,
ignari della speranza
che il sole ritorni,
al suo risveglio,
a illuminare il volto della terra.
Un nulla, simbolo latente
della nostra fragilità,
ignora il profumo delle stagioni
e affretta il passo verso il tramonto.
Trema il cuore. Esita la fede.
Ma dove è la tua mano,
Signore, levata a sedare
la tempesta, a diradare
le tenebre della notte?
Il silenzio è fermo sulle porte.
Non cade il vento.
Ma Tu che hai fatto
del martirio il tuo trionfo
– smarriti e piagati –
ritenta a restituire i nostri
passi lungo le rive del tempo.
Michele Urrasio
Agosto 2020
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