lunedì 13 maggio 2024

"Omaggio a Roseto" di Dante Maffia

 













Omaggio a Roseto Poesie di Dante Maffia

 IONIA EDITRICE

Prefazione di Giuseppe Trebisacce , introduzione di Nicola Merola.

Pensieri sull'Opera di Carmen Moscariello.

C’è un limite al bello?

In questi ultimi tre giorni me lo sono chiesto con insistenza.

Ho percorso a piedi all’alba  le falesie che si affacciano sul mare di Sperlonga e anche alcuni sentieri più segreti che sono appartenuti a Giulia Gonzaga, non quelli soliti del Castello di Fondi, pur esso meraviglioso nella sua stasi e  nel calore confuso della  gente della domenica.

Dove sono stata io  sono i sentieri degli arrampicatori sulle rocce che sembrano specchi e sfidano il cielo e il mare. La dove nidificano le aquile e i falchi con i loro eleganti archi si abbracciano e si scontrano  con le rondini marine. Chi vuole trovarle a Gaeta è molto difficile sono state scacciate da quei luoghi dall’inquinamento e dai troppi rumori, Lì sui costoni delle falesie si può vivere l’incanto. E’ incanto anche ammirare sulla mia pagina facebook le foto che un padre orgoglioso pubblica di un bambino con i capelli rossi , dal primo giorno della nascita  seguo ogni momento della sua crescita. E’ anche questa  bellezza  non ha limiti, e si muove  in delicata esistenza, mi chiedo sempre quando lo guardo quali doni misteriosi e sublimi ci  vengono regalati. Per rendere le mie ore a un connubio più universale del Bello sono arrivati anche i versi di Dante Maffia  in “Omaggio a Roseto” li ho portati con me nel mio peregrinare. Mi sono detta ma, dunque, davvero, non c’è limite alla bellezza, al candore, alla disperazione di abbracciare e consolare tutto ciò che è sospeso sul mare su una fragile roccia?.

 Non c’è limite all’amore? 

La Protagonista dell’opera è senza dubbi Roseto,  ma nei suoi versi vive l’infanzia, l’inizio di una vita non facile da percorrere, ma che comunque Lo ha portato a una fama sempre più mondiale. Nei suoi versi vive il dialetto fragoroso e inebriante della sua gente, vive la figura del padre e della  mamma Rosina che sono certa resterà eterna come i versi di Pascoli dedicati al padre o di Leopardi a Silvia. Il Poeta non deve temere che di Lei non è rimasta che polvere. I suoi versi  dedicati a Rosina sono i più affascinanti e teneri delle sue mille e più di mille poesie d’amore.  La Bellezza in quest’opera è aperta ai colori del cielo e del mare musica una ricerca attenta e comunque spontanea, la perfezione del verso, la sua verità, anche se a volte dolorosa ci viene raccontata  come se l’universo intero debba sentire, unirsi al coro, un coro di conchiglie che per chi ha orecchie è il più bello dell’universo.

Carmen Moscariello

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