sabato 23 ottobre 2010

Al Poeta e alla sua eternità


Formia 9/10/2010
Al Poeta e alla sua eternità             
(Al Poeta Renato Filippelli)
Di
Carmen Moscariello

A volte penso che sei morto, ma non mi pare, la tua presenza è là.
Posso ancora leggerti i miei versi con umiltà, perché sempre ti

considerai  grande e irraggiungibile Maestro. Chi ora mi difenderà?
Chi mi dirà: Carmen, le strade della vita sono sempre attraversate

dalla luce e il cammino del Poeta è  consacrato alla verità.
Le lacrime, ne ho versate tante, sapevo come la malattia ti divorava,

ma la tua fierezza mi fece credere che tu fossi immortale.
Caro Renato, la tua eternità spazia lontano nel firmamento

delle voci chiare, nell’omelia  incorrotta  della Poesia.
Volteggia lenta una foglia d’autunno a ricordare

l’eternità del tuo poetare, nenie luccicanti di malinconia
sfiorano il vento che culla materno il tuo esser figlio.

Chi può dire dove ci incontreremo per raccontarti
ancore le mie liturgie di madre  e di Poeta.

A te cantore degli umili, della terra bagnata dal sudore,
della Casa del Padre dove sei tornato.

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