L’Associazione Culturale MONDO FLUTTUANTE (c. f. 90083940081) con sede legale in Sanremo (Piazza Eroi Sanremesi, 26), che può vantare tra i suoi soci sostenitori/fondatori/onorari nomi importanti del mondo della cultura italiana (Giuseppe Conte, Milo De Angelis, Claudio Damiani, Giancarlo Pontiggia, Massimo Maggiari, Mario Baudino, Stefano Zecchi, Renzo Paris, Alessandro Ceni, Davide Rondoni, Andrea Caterini eccetera),ha premiato con una menzione speciale della Giuria la raccolta
"I colori dell'anima" di Carmen Moscariello
Tu lo sai quando la mente è ombra e
le storie raspano nel
la loro agonia
nel cerchio d’addio i laceri gridi delle le rondini
stampano l’ evanescente tempo
e la tua mano ha
stretto la mia
in un saluto nemmeno cordiale
sconosciuto grecale
anch’egli straniero
solo ha sentito le secche ossa
fredde come quelle d’un morto
negli archi frastuono
di ombre
intimorite
dall’immensità
del passato, rimpiangi il cuore
generoso e onesto-una
donna come te
non l’ho più incontrata-la sorte rastrella
nei calcinacci
dei sogni perduti
non ci saranno più terremoti
il filo dell’ago ha cucito ogni dolore
A Lara
ci attrasse la quercia che
or sé spande morta
e ripetemmo insieme i versi amati al singhiozzo
verde dello strapiombo di cielo e mare
tra i funghi colorati e allegri dell’autunno luminoso
estranee noi al
veleno che uccise- uccide seguivo
il passo dei venti ,
il furore dei gabbiani a picco
sulle rocce gineprine
che brindavano al buon mattino ;
il ricordo andava e
veniva a madie profumate
le falesie si ergevano tra polveriere che sudano morte
i cannoni sparavano al sole inerme
dolorosi tradimenti, anche quella mattina
le ore dal
tronco torto parlavano
alle militanti formiche nel verde lieve delle misteriche
ombre ai fiati che
stringevano questi miei ultimi anni
anch’essi trafelati nel viale delle falesie.
Gaeta, Monte Orlando,Viale delle Falesie, luogo in cui
ancora si possono ammirare le polveriere costruite dai Borboni.
Sei il mio piccolo
Budda
ti volgo dal sonno alla luce
disegno nel firmamento
il sogno di te
girasole di splendidi amori
Leonardo, piccolo Budda
ed io nonna felice
ballo con te fino all’alba
tumbalalaika
alle ore, tin tin tintan
da da-da-re Leonardo ta-ta-ta
balocco le tue dita d’argento
su un piano in cammeo
le note migrano,
corrono
galoppano vallate e fiumi
ed io ancora bambina
canto il dono di te.
l’attesa, lunga invasiva
incede d’Avvento
è l’incanto della
nuova luce
è dal tempo traspare lo sguardo
Avvento di storie
lontane
di nuove tenerezze, di fluidi in silenzio
di pietre nella magia
del fogliame
attende sospeso l’avvento d’autunno e
il vento tace in braccio alle fluide comete
passiamo sospesi viviamo l’attesa
nel grembo canta la vita
limpida sorgente il cuore batte l’attesa
vaporano odori antichi
ed io accarezzo la tenera gemma
verrà , verrà anch’egli a nutrire
quest’anno di gioie
e scartoccio nel fumo la luce
un brivido di scale , di anelli
in ricordo di un dove dimenticato
un fuso di streghe che allibra la vita
il cordone di lievi imperiosi legami .
Se ti vengo a cercare
mio passato congiungerò le mani
perché finalmente
io possa
bere alla coppa del
sole per mai più incontrarti
perderti finalmente
in edifici vuoti
nella fitta nebbia mattutina
nell’occhio malato
del la pietra bianca
riposa il sogno misterico è
qualche dettaglio
essere antichissima figlia della vaghezza
per un tempo che non
è, né mai sarà.
Dietro l’ azzurro
nelle vene irrita il vento
occulta non si quieta la fame, il futuro è in traiettoria
congiunto è con l’
ieri nei castelli longobardi
di ogni storia rivedo la mia infanzia
non mi appare tanto lontana ancora prosegue
quel sogno delle querce, il passo d’addio
è nel dolore d ‘ogni tempo, d’ogni luogo.
sentieri non battuti le buone parole si stringono
alla lingua per paura di apparire retoriche
le strade della
speranze hanno figure di santi
che non rilasciano grazie, si torcono le lente
sillabate dal silenzio
Filastrocche
Andare nell’infinito prodigio della vita
attraversare gli orizzonti del mare del cielo e della terra
avvolgermi in tenera nube e rotolarmi
in prati fragolosi,
da uno scoglio all’altro fino
alla punta del molo sfidare la gelida la luna
che cede il passo al
sole
Flutti cocci ruvidi
sussurri
il mare mugghia mareggiate di sogni.
E’ percossa
dal vento l’umile barca
tra infiniti mondi nel bagliore della vergine alba.
cariello
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