domenica 11 ottobre 2020

La poetessa Carmen Moscariello premiata a Sanremo. Nella Giuria grandi poeti.

 L’Associazione Culturale MONDO FLUTTUANTE (c. f. 90083940081) con sede legale in Sanremo (Piazza Eroi Sanremesi, 26), che può vantare tra i suoi soci sostenitori/fondatori/onorari nomi importanti del mondo della cultura italiana (Giuseppe Conte, Milo De Angelis, Claudio Damiani, Giancarlo Pontiggia, Massimo Maggiari, Mario Baudino, Stefano Zecchi, Renzo Paris, Alessandro Ceni, Davide Rondoni, Andrea Caterini eccetera),ha premiato con una menzione speciale della Giuria la raccolta


"I colori dell'anima" di Carmen Moscariello



Tu lo sai quando la  mente è ombra e

le  storie raspano nel la loro agonia

nel  cerchio  d’addio i laceri gridi delle le rondini

stampano l’ evanescente tempo

 

e  la tua mano ha stretto la mia

in un saluto nemmeno cordiale

sconosciuto  grecale anch’egli  straniero

solo ha sentito le secche ossa

 

 fredde  come quelle d’un morto

 negli archi frastuono di  ombre

 intimorite dall’immensità

del passato, rimpiangi il cuore

 

generoso e onesto-una donna come te

non l’ho  più incontrata-la sorte rastrella 

nei  calcinacci dei  sogni perduti

non ci saranno più terremoti

il filo dell’ago ha cucito ogni  dolore

 

A Lara

 

ci attrasse la quercia che or sé  spande morta

e ripetemmo insieme i versi amati al  singhiozzo 

verde  dello  strapiombo di cielo e mare

tra i funghi colorati e allegri dell’autunno luminoso

 

 estranee  noi al   veleno che uccise- uccide seguivo

  il passo dei venti , il furore dei  gabbiani  a picco

sulle rocce gineprine  che brindavano al buon mattino ;

 il ricordo andava e veniva a madie profumate

 

le falesie si ergevano tra polveriere che sudano  morte

i cannoni sparavano al sole inerme

dolorosi tradimenti, anche quella mattina

 le ore  dal  tronco  torto parlavano

 

alle militanti formiche nel verde lieve delle misteriche

ombre ai  fiati che stringevano questi miei ultimi anni

anch’essi trafelati nel viale delle falesie.

 

Gaeta, Monte Orlando,Viale delle Falesie, luogo in cui ancora si possono ammirare le polveriere costruite dai Borboni. 

 

 

Sei  il mio piccolo Budda

ti volgo dal sonno alla luce

disegno nel firmamento

 il  sogno di te

 

girasole di splendidi amori

Leonardo, piccolo Budda

ed io nonna felice

ballo con te fino all’alba

tumbalalaika

 

alle ore, tin tin tintan

da da-da-re Leonardo ta-ta-ta

balocco le tue dita d’argento

 su un piano  in cammeo

 le note migrano, corrono

galoppano vallate e fiumi

ed io  ancora bambina

 canto il dono di te.



l’attesa, lunga invasiva

incede  d’Avvento

è l’incanto della  nuova luce

 è  dal tempo traspare lo sguardo

 

Avvento  di storie lontane

di nuove tenerezze, di fluidi in silenzio

di pietre  nella magia del fogliame

attende sospeso l’avvento d’autunno e

 

il vento tace in braccio alle  fluide comete

 passiamo  sospesi viviamo l’attesa

nel grembo canta la vita

limpida sorgente il cuore batte l’attesa

 

vaporano odori antichi

ed io accarezzo la tenera gemma

verrà , verrà anch’egli a nutrire

 

quest’anno di gioie

e scartoccio nel fumo la luce

un brivido di scale , di anelli

in ricordo di un dove dimenticato

 

un fuso di streghe che allibra la vita

il cordone di lievi imperiosi  legami .

 

 

 

 

Se ti vengo a cercare

mio passato congiungerò le mani

perché  finalmente io  possa

 bere alla coppa del sole per mai più incontrarti

 

 perderti finalmente in edifici  vuoti

nella fitta nebbia mattutina

nell’occhio malato  del la pietra bianca

riposa il sogno misterico è  qualche dettaglio

 

essere antichissima figlia della vaghezza

per  un tempo che non è, né  mai  sarà.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dietro l’ azzurro  nelle vene irrita il vento

occulta non si quieta la fame, il futuro è in traiettoria

congiunto è  con l’ ieri nei castelli longobardi

di ogni storia rivedo la mia infanzia

 

non mi appare tanto lontana ancora  prosegue

quel sogno delle querce, il passo d’addio

è nel dolore d ‘ogni tempo, d’ogni luogo.

sentieri non battuti le buone parole si stringono

alla lingua per paura di apparire retoriche

le strade  della speranze  hanno figure di santi

che non rilasciano grazie, si torcono  le lente

sillabate dal silenzio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Filastrocche

Andare nell’infinito prodigio della vita

attraversare gli orizzonti del mare del cielo e della terra

avvolgermi in tenera nube e rotolarmi

in prati fragolosi,  da uno scoglio all’altro fino

alla punta del molo sfidare la  gelida la luna

 che cede il passo al sole 

Flutti cocci  ruvidi sussurri

il mare mugghia mareggiate di sogni.

 

E’ percossa dal  vento  l’umile barca

tra infiniti mondi nel bagliore della vergine alba.

 

 Poesie di Carmen Moscariello

Vietata qualsiasi riproduzione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 cariello

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