L’Hermitage
di un sogno.
Di un libro
la prima cosa che gusto è la sua veste grafica, prima di concentrarmi nella
lettura lo sfoglio, lo metto in bella mostra sui miei comò, come un quadro, e
quando il mio animo è carico “di meraviglia” inizio a leggerlo, a gustarmelo in
ogni sua parte. Così è stato di quest’opera di Alessando Di Napoli che si apre proprio come le porte dell’ Hermitage
le cui sale popolate dalle opere di Caravaggio, Paul
Cézanne, Giambattista
Pittoni, Leonardo da Vinci, Raffaello, Antonio Canova, Francesco
Casanova, Jacques-Louis
David, Edgar Degas, Paul Gauguin, Fra Filippo Lippi, Henri Matisse, Claude Monet, Pablo Picasso, Pierre-Auguste
Renoir, Rembrandt, Vincenzo
Petrocelli, Pieter Paul Rubens, Tiziano Vecellio, Vincent van Gogh, Jacob van
Ruisdael, Diego Velázquez, Paolo Pagani, ci portano ad esplorare i mille volti
dell’arte contemporanea o meglio della Sorella di tutte le arti: la Poesia. Così è
quest'opera, un delicato muoversi di petali, tutti con colori e qualità
differenti.
Intrufolarmi nelle sue luci è stato come vagare nella casa della mia
infanzia: trovare in ogni
stanza il desiderio di sostare, aprire le finestre e guardare le montagne
ricoperte di neve dell’Irpinia. Si, prevalgono gli autori irpini, tutti di
eccelse qualità, li conosco quasi tutti, molti non personalmente, ma ho letto più
volte i loro versi. Sono molti, in questo libro più di cento o giù di lì.
il Poeta Alessandro di Napoli ha saputo in
questo lavoro certosino porli ognuno in spazi di chiarezza e di analisi interessanti che ci consentono di apprezzare la poesia da
molteplici angolature. E’ importante che l’autore sottolinei “l’impegno civile”
. Sempre di più la Poesia va coniugandosi con questo aspetto. Non possiamo più
vivere in questo mondo, se ognuno di noi non fa vibrare il suo impegno
culturale, anche come impegno civile. L’intellettuale chiuso nel suo castello
di arroganza e di solitudine non interessa più a nessuno, anzi noto che alcuni
di essi che pure nel passato avevano composto buoni versi, oggi non riescono a scrivere,
arrancano dolorosamente in anfratti senza luce e senza potenza. I poeti che
l’autore ha scelto per questa antologia, hanno occhi aperti, mani sapienziali,
sono stufi di rimanere ai margini (consiglio a tutti di leggere la grintosa
prefazione al libro di Saggese), questi autori vogliono far sentire la loro
voce che è protesta, non arroganza. E’ bel altra cosa. Mentre le antologie ufficiali per le scuole hanno
cancellato quasi del tutto i grandi autori del Sud, Alessandro di Napoli, li ha
messi in fila (in ordine), affinché si sappia che esistono e che non hanno nessuna intenzione di essere messi da
parte. Questa bella raccolta, tinta di
bianco e di azzurro, è la chiosa per un messaggio costruttivo e interessante. E
poi, una buona volta si dica che il recensire è un’arte e, nel contempo, un
atto di generosità e di amore per quegli autori che scrivono bene e hanno qualcosa da trasmettere al prossimo. Alessandro di Napoli pubblicando dieci anni
del suo lavoro in questo campo, ha assolto ad entrambi di questi impegni .
Credo che i poeti presenti sono voci di
un coro da ascoltare e assaporare.
Carmen Moscariello
Alessandro Di Napoli, “Dieci anni di Poesia tra meraviglia e impegno civile” Introduzione di Paolo Saggese, Edizione del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud. Pagine 561
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