Orizzonti di parole che annebbiano l’anima
la rendono leggera e i sogni giocano, galoppano sulle correnti marine.
Sono i miei orizzonti quelli di ogni mattino, sempre nuovi, sempre diversi.
Tanti quelli ai quali mi affaccio e ad essi scrivo parole in sogno
Non ti trascuro mai, o mio mare,
questa mattina ero da sola a vagare in mezzo alle onde
sotto la pioggia violenta che mi urlava: “ che ci fai tu qui?
" Vai a casa, nel tepore, della tua scrittura"
Non c’era risacca, la pioggia era ora un canto, ora un urlo d’addio.
Traguardi
ai miei pensieri che il vento spinge sugli scogli e al fondo.
Le stelle marine hanno orizzonti nascosti.
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