domenica 6 maggio 2012

Lettura del Giordano Bruno Sorgente di fuoco di Carmen Moscariello




Castello Miramare di Formia

Ritratto di un poeta combattente questo è emerso dalla lettura del Giordano Bruno Sorgente di fuoco di Carmen Moscariello da Parte del Grande Attore Franco Silvestri e Domenico Versaggi Panno

Di Barbara Vellucci

E’ grande. Grande attore e grande artista Franco Silvestri che ha affiancato Albertazzi, Depardieu, Casagrande, Caruso, Mascia (anche Mascia nel passato ha reso  onore con la sua lettura alla poesia della Moscariello), Lattuada, Venturiello e centinai di altri registi fra i più eccelsi del teatro italiano. Un pubblico colto e raffinato lo ha lungamente applaudito e onorato. La sua lettura e la sua energia di drammaturgo e attore hanno fatto esaltare anche di più la bellezza e la grandezza dell’opera della Moscariello che l’elegante e raffinato ambiente del Miramare di Formia ha accolto con gioia e generosità. Carla Celletti con la figlia Luisa e tutta la sua famiglia rappresentano il cantuccio del bello, del buono e da lungo tempo anche dell’arte, solo il Premio Tulliola ha portato lì i nomi più carismatici della Letteratura e dell’onesto vivere civile. Ha iscritto e, non in senso metaforico, nel libro d’oro delle personalità, che sono approdate al Castello Miramare, anche quello di Franco Silvestri.

 Per lui si è mossa la stampa, la critica e personaggi del mondo culturale provenienti da luoghi spesso molto lontani da Formia. Ha affascinato con i suoi toni molteplici, l’avvicinarsi con delicatezza e violenza ai monologhi su Giordano Bruno hanno commosso fino alle lacrime, ma anche il giovanissimo e bravo attore Domenico Versaggi Panno (allievo della Scuola teatrale di Franco Silvestri)  ha saputo entrare nell’animo della platea, leggendo tra l’altro il momento della condanna al rogo da parte del Bellarmino  e del Tribunale dell’inquisizione da lui presieduto.

In sala ad applaudire questo grande attore e il giovane e bravo Domenico Panno Versace (discepolo di Franco silvestri), nonché la Poetessa Carmen Moscariello e il Maestro Giuseppe Supino c’era il Magistrato della DIA  di Napoli dottor Pierpaolo Filippelli che onora e fa risplendere il Sud Pontino con il suo coraggio e la determinazione dimostrata nella lotta alla camorra, ma anche con processi che hanno visto alle sbarre non pochi politici e calciatori, ultima che ricordiamo è l’Operazione Vaso di Pandora che ha comminato centinaia di anni di carcere, anche a personaggi del Sud Pontino;

c’era la poetessa  Ninnj Di Stefano Busà, anche relatrice eccelsa  della serata proveniente da Milano; Il preside Silvano Cuciniello che ha aperto l’incontro  con una relazione ricca di pathos e di affetto per i due amici; Marina Argenziano, scrittrice e saggista di valore, un’ esperta del teatro di Pirandello, proveniente da Roma; il Senatore Poeta Erasmo Magliozzi; una buona rappresentanza del mondo napoletano che ruota intorno alla prestigiosa casa editrice Guida e tutto l’universo artistico di Formia da Salvatore Bartolomeo, Franco De Luca, Fert, Gerardo De Meo, Napolitano, la libreria Margherita, la onesta e rispettata personalità di Aldo Zangrillo, unico politico invitato dagli organizzatori, folta la presenza dei professori del Magistrale di Formia e del liceo di Gaeta.

La serata è durata allungo, iniziata alle 15:30 con l’arrivo del Vescovo di Gaeta sua eccellenza Fabio Bernardo D’Onorio  che con cordialità ed affetto si è intrattenuto con i due artisti. La folla dei convenuti ha poi ammirato la mostra di Supino e alle 18 è iniziato l’incontro col Giordano Bruno Sorgente di fuoco, durato fino alle 20:00.

Una terra e un sole sono stati raccontati dalle ottave eleganti della Moscariello. A volte schegge affilate contro la corruzione del nostro tempo e del tempo di Giordano Bruno hanno volteggiato nell’area aprendo le menti a una vita diversa e più coraggiosa. D’altronde La conosciamo come giornalista: una donna e una professionista che ha lottato molto, anche esponendosi a non pochi nemici e minacce con i suoi articoli, oggi è una mancanza la sua scrittura giornalistica, incolmabile e potrebbe essere davvero necessaria per creare quelle stesse svolte che creò nel 92. Ma, chi avrebbe detto che anche in poesia sarebbe arrivata a tanto? Ha roteato il suo verso tra le mura eleganti del Castello Miramare regalandoci una parte di mondo colto che ha attraversato tutta la realtà oggettiva dell’oggi, ma anche dell’anima che “dall’inferno, dalla melma più nera si innalza al sacro valore della libertà dell’orgoglio culturale esiliato dal mondo” (Silvano Cuciniello), dove uomini corrotti e senza scrupolo hanno occupato tutti i ruoli, creando una storia che uccide, un suicidio sociale, la distruzione della vita stessa, un  momento di storia  piagata dalla corruzione.
Dice il grande Filosofo Aldo Masullo” La Sorgente di fuoco è Carmen Moscariello” che ha creato un’opera con la quale non solo la poesia e la letteratura ma la società intera ha da fare i conti. E così il grande Poeta Ugo Piscopo: Il coraggio irpino, l’impossibilità a piegare le anime libere emergono in quest’opera di alta poesia, come fertile guida alla speranza di un mondo migliore (Piscopo-Cuciniello).

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