domenica 20 maggio 2012

Marina Argenziano, "Pavel Florenskij - Fino alla fine", Editrice Irradiazioni



Pavel Florenskij (1882-1937), il "Leonardo da Vinci russo", filosofo, scienziato, poeta, ingegnere e prete ortodosso, è senza dubbio uno dei più affascinanti e significativi pensatori del Novecento. Animato dal desiderio di "far confluire l'intero insegnamento della Chiesa in una visione filosofico-scientifica e artistica del mondo", di unire Atene e Gerusalemme, padre Pavel, in un secolo in cui il sapere è frammentato e spezzettato, ricerca la sintesi per rintracciare gli invisibili fili che portano alla sapienza del cuore. Nemico di una visione materialistica come di un'astratta metafisica, scopre, con lo stupore di un bambino, i segni incarnati dell'anima del mondo. Sotto la dittatura di Stalin, in un periodo in cui l'unica religione ammessa era l'ateismo, padre Pavel, imprigionato una prima volta nel 1928, fu condannato nel '33 a dieci anni di lager. Fu fucilato nel dicembre del 1937 nelle vicinanze di Leningrado.

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