giovedì 26 marzo 2020

Quando la neve si scioglierà di Carmen Moscariello





Quando la neve si scioglierà
Si aguzzano i rumori, si leggono libri
si ascolta Chopin e il Lohengrin
mi rende amazzone felice.
Tanti libri, bussa il postino
solitario con mascherina e guanti nel deserto di voci
gli faccio un cenno di saluto
 da dietro ai vetri. Mi metto a ballare, a ballare dico.
Mi chiedo chissà se il mio amico giovanotto di 94
anni sta bene, poi penso ai miei amici poeti a quello di Pisa
a quello irpino, a quello di Roma li immagino nelle loro casa 
che aspettano i rumori del silenzio, penso ai miei morti.
 A volte mi sfiora il ricordo di qualche nemico
 sento il mio animo purificato, scorre
la neve oggi che è primavera
copre i miei monti irpini sento i campanacci
 delle mucche sapienti
sento un tenue belare, un fruscio,
 un piccolo palcoscenico di anime
Chissà se ci salveremo?
Appena egli andrà via non scenderò
più dal mio aereo, sorvolerò tutte le ebbrezze del mondo,
mi porterà fino a te.
Ascolto più in profondità
la mia anima mi prende per mano, mi illumina
l’immenso cielo il dolce pensiero di voi.
Finirà, si , finirà  questo disastro.
Qualcuno medita sulla mia poltrona, sei tu?
 Odore di falerno brindi col tuo amico Fromm,
 Balli?, balliamo  tumba la laica,  le girandole
 di fumo della tua sigaretta…. Intravedo
 la Segreta simmetria del tuo Diario; così dolce sei,  
così mansueto, cosi immenso
il tuo pensiero e la tua anima.
Infine ci ritroveremo tutti, i morti con i  vivi
capiremo quale piccola distanza ci divide
ci riabbracceremo,  conteremo i giorni
di neve al profumo del gelsomino bianco.
Di Carmen Moscariello, Formia 26 marzo 2020






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