mercoledì 13 marzo 2019

La vita è un tripudio di gioie.Biografia di Carmen Moscariello e scrittori che si sono interessati alle sue opere

Con il Magistrato della DDA Pierpaolo  Filippelli le mie due figlie Silvia e Lata e la moglie di  Pierpaolo.
Renato Filippelli e Tommaso Pisanti
Con Ugo Piscoco


I miei colleghi del Magistrale "Cicerone": quelli che mi hanno  molto amato e che mi hanno donato il loro affetto e la loro stima. La foto fu scattata alla cena  per il pensionamento del Professore-Poeta Renato Filippelli, ci lasciò per la cattedra di Italiano al Suor Orsola Benincasa. Molti di loro purtroppo sono morti. Tutti sono stati grandi professori, amavano la scuola e i giovani in sommo grado, tutti loro sono stati miei maestri. In prima fila la prof di Filosofia Santina Grossi, ogni volta che mi incontrava mi baciava dieci volte. Il compianto Prof Lorenzi, un grande sindacalista, Geppino Bruno prof d'inglese, amico impareggiabile. La foto sopra sono con mia figlia Lara, alle spalle i miei alunni, al mio fianco un mio collega di scuola.
I




I miei  1500  articoli (dal 1987- 1998) pubblicati su "Il tempo" .Oggi sono arrivata a più di 500 articoli, quasi seimila....

Mio zio Attilio Marinari ,figlio di Paolina Moscariello, sorella di mio nonno Giuseppe Moscariello. Grande scrittore, Preside al Mamiani di Roma per molti anni, Ha scritto opere su Dante e Francesco De Sanctis di impareggiabile valore. Antologie per le scuole e letterature che hanno avuto grande fortuna, alcuni testi scolastici li ha pubblicati con la sorella Edda Marinari. Fu mio Professore e mio Preside all'Istituto Magistrale Francesco De Sanctis di Lacedonia. Ricordo imperituro.






 Maria Vitale,(vestito bianco) compagna di studi alle Superiore e ad oggi la mia migliore amica.



 
Presentazione del mio primo libro di poesia "Gli occhi frugano il vento", Bastogi Ed.Grande albergo Miramare. Relatori : Mario Buonoconti (al leggio), al tavolo dei relatori, da sinistra: Carmen Moscariello, Francesco D'Episcopo, Pasquale Maffeo, Don Luigi Mancini e Angelo Manuali. Una serata indimenticabile.





La  vita è un tripudio di gioie, di amici, di arte, di poesia, di amore.
Grazie a tutte le persone che mi hanno fatto dono della loro amicizia, del loro affetto, della loro scrittura.






Giardini Babuc: qui in primis , da sinistra, Aniello Montano, grande Filosofo  e indimenticabile amico, presenta la mia opera "Oboe per flauto traverso", Guida Ed.




Vincitrice all'Excelsior con Tommaso Pisanti.



Il Castello Miramare, luogo consacrato dai Celletti e dai D'Andrea con  la cavaliera Carla Celletti, Maria Luisa D'Andrea, l'eccellente cuoco che centinaia di  volte ha cucinato per me e i miei ospiti.











Premio di Giornalismo "Minturnae", Teatro romano di Minturno  con Renato Filippelli (Presidente del Premio) Tommaso Pisanti e Franco Compasso, Carmen Moscariello (Giuria).





Presentazione al pubblico del mio giornale "Il Levriero"



















Breve curriculum
Carmen Moscariello è poetessa, giornalista pubblicista, regista, è stata docente di Italiano e latino nei  licei. Ha conseguito presso l'Ateneo della Sapienza di Roma il titolo di Regista e scenografa con il professore Roberto Tessari. Ha pubblicato circa 1500 articoli in sedici anni di collaborazione con  “Il Tempo”, ha collaborato  quotidianamente per sei anni con il TG3 Lazio. E’ presidente e fondatrice del Premio “Tulliola” alla XXV  edizione. Il Premio è stato insignito di medaglia dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per gli alti meriti culturali, è direttore e fondatore della rivista di cultura e politica  "Il Levriero" (autorizzazione Tribunale di Latina n.664 del 23/9/1998). E' stata sindacalista dell'UNAMS (Unione nazionale musicisti ed artisti, anno di presidenza di Francesco Messina) . Nell’arco di un trentennio ha pubblicato circa ventitre opere, tra poesia, saggistica, teatro, tra cui: Gli Occhi frugano il vento, Bastogi, 1990 ; Imizad e lettere a Nataschia, Ripostes, 1989; Friedrich Holderlin. Tra lirica e filosofia, prefazione di Renato Filippelli,  Lucarini Editore, 1988; 
I poeti francesi del Novecento, Lucarini Editore (1990);Attendendo Matisse (1991); Giulia Gonzaga, signora del Castello di Fondi ,  (2001);  Anima di mare  (1998); Figlia della luna (1998);   Il presente della memoria, prefazione di Renato Filippelli, Publiscoop Edizione (1995);Donne nel mito e nella storia (2002); Proserpina, Bastogi, prefazione di Aldo Carotenuto 2003;  Eleonora dalle belle mani, prefazione di Renato Filippelli, Bastogi 2005 postfazione di Alessandro Petruccelli; non è tempo per il Messia, prefazione di Ugo Piscopo, Guida, 2012; Oboe per flauto traverso, prefazione di Biagio Scognamiglio, Guida 2013; Terra nella sera,prefazione di Giuseppe Manitta,  Guida 2014; Giordano Bruno Sorgente di fuoco, prefazione di Aniello Montano, postfazione di Ninnj Di Stefano Busà,Guida 2011; Destini sincronici Amelia Rosselli e Rocco Scotellaro, introduzione di Aniello Montano,postfazione di Carmela Biscaglia Guida, 2015; L’orologio smarrito, prefazione di Nazario Pardini,  Guida 2016; All’ombra di un’eresia, Antologia  Il Convivio 2015;  Gli Alumbrados, Antologia Il Convivio 2016; Rapsodia d’amore, Antologia Il Convivio 2017; Tunnel dei  sogni, prefazione di Michele Urrasio, Il Convivio 2017, Modigliani L'anima dipinta, Gangemi 2019 prefazione di Marcello Carlino, postfazione di Giuseppe Iuliano; Pizia non dà più oracoli, Gangemi Editore, Roma 2020, prefazione di Dante Maffia, postfazione di Nazario Pardini.
 Hanno scritto sulle sue opere, tra gli altri:  Renato Filippelli, Dante Maffia, Nazario Pardini, Lilly Brogi,  Aldo Masullo, David Maria Turoldo, Walter Mauro, Ugo Piscopo, Gaetano Andrisani, Pino Amatiello, Marina Argenziano, Giorgio Barberi Squarotti, Lucia Berti, Raffaele Breda, Carmela Biscaglia,  Padre Daniele del Bove, Mario Buonoconte, Lia Bronzi, Don Paolo Capobianco, Aldo Carotenuto, Giuseppe Cassieri, Silvano Cuciniello,  Leone D’ambrosio,  Ninni Di Stefano Busà, Mariagrazia Carraroli, Michele Graziosetto, Biagio Di Jasio, Arnaldo Di Matteo, Francesca Del Grande, Alessandro Di Napoli, Graziella Di Mambro, Vittoriano Esposito, Fiammetta Filippelli,  Roberto Frecentese, Sandro Gionti,  Americo Iannaccone,  Maria Grazia Lenzi, Giuseppe Limone, Giuseppe Iuliano, Pasquale Maffeo, Erasmo Magliozzi, Alfonso Malinconico, Don Luigi Mancini, Angelo Manuali, Giuseppe Manitta, Marcello Carlino., 



Walter Mauro, Raffaele Messina, Aldo Masullo, Alda Merini, Irene Maria Mollicone, Aniello Montano, Alberto Mario Moriconi, Giuseppe Napolitano, Vittorio Nocella, Biagio Scognamiglio, Monsignor Ferdinando Palatucci, Arcivescovo di Amalfi, Nazario Pardini, Agostino Pensa, Alessandro Petruccelli, Claudia Piccinno,  Dante Pignatiello, Tommaso Pisanti, Ugo Piscopo,  Domenico Rea, Amelia Rosselli,(Lettere), Alfredo Saccoccio, Paolo Saggese, Biagio Scognamiglio, Nicola Terracciano, Pier Antonio Toma,  Davide Maria Turoldo, Michele Urrasio, Francesco D'Episcopo.


Con Vittorio Foa, antifascista e Padre costituzionalista.






Con Giuseppe Limone









Firenze. Pianeta Poesia presentazione della mia opera Destini Sincronici Rocco Scotellaro e Amelia Rosselli.
L'immenso Aldo Carotenuto scrisse per me la prefazione a Proserpina.


Teatro romano di Cassino: allestimento per la rappresentazione di Eleonora Duse: "Eleonora dalla belle mani".











Questo giovane è Giovanni Palatucci, nato a Montella il 1909 e morto nel campo di concentramento di Dachau nel 1945, dichiarato dal popolo ebraico "Giusto tra le Nazioni" e Beato dalla chiesa cattolica, salvò dallo sterminio innumerevoli  ebrei. Mio parente, il rapporto di parentela nei suoi confronti e in quelli di Monsignor Ferdinando Palatucci me lo specifica in una lettera  proprio Monsignor Ferdinando Palatucci già Arcivescovo di Amalfi e nipote diretto di Giovanni Palatucci, fratello con mio padre, autore di importanti pubblicazioni. Alla mia domanda sul perché eravamo parenti, mi scrive: "La tua bisnonna Rachele e mia nonna Maria erano sorelle: mia mamma e tua nonna Carmela erano cugine. (Amalfi, 21/1/1989). Perché vi racconto queste cose? Questa risposta di Don Ferdinando, quando mi fu data ebbe un' importanza molto relativa, oggi , invece , ritrovatala per caso, qualche ora fa , mi fa capire da chi mi viene la mia incoscienza o la mia follia (il mio coraggio?) nel lottare a mani nude e da sola
contro le mafie e le ingiustizie sociali per un'intera vita, fermo restando che io sono solo una briciola  inconsistente rispetto a questi due grandi, ai quali va aggiunto Monsignore Giuseppe Maria Palatucci Vescovo di Campagna che collaborò con Giovanni nel salvare gli ebrei.

Chi vuole meglio conoscere Giovanni Palatucci, c'è tra le altre, una meravigliosa opera, 772 pagine di Michele Bianco e Antonio De Simone Palatucci (nipote diretto di Giovanni Palatucci) , prefazione di Camillo Ruini, introduzione di Paolo Salvatore  La Scuola di Pitagora editrice.
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Con due grandi Donne: Ileana Tudor e Lilly Brogi.

Aldo Zangrillo, Franco Roberti e Francesco D'Episcopo.

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