Un'icona della filosofia
L'Università "G. d'Annunzio" piange la professoressa Nicoletta Tirinnanzi, scomparsa prematuramente all'età di 47 anni
UN'ICONA DELLA FILOSOFIA. “Chi aumenta sapienza, aumenta dolore” avrebbe sussurrato in un simile momento, forse, il filosofo Giordano Bruno, tanto amato e studiato dalla Professoressa Nicoletta Tirinnanzi, scomparsa nella notte tra sabato 21 e domenica 22 luglio all’età di 47 anni. Non è semplice infatti per gli studenti che l’hanno conosciuta ed apprezzata molto e per i suoi colleghi che hanno contribuito insieme a lei a far conoscere la filosofia, accettarla morte di una donna che insegnava con entusiasmo ciò che realmente amava con quell’inconfondibile e rilevante accento toscano che incantava chiunque l’ascoltasse durante le sue eleganti lezioni che molto spesso diventavano delle vere e proprie “conversazioni filosofiche”. A stroncare la vita della Professoressa Tirinnanzi sembrerebbe essere stato un arresto cardiaco durante il sonno, avvenuto all’interno della sua abitazione nella città di Firenze.UN PUNTO DI RIFERIMENTO. Era molto stimata nel Dipartimento di Scienze Filosofiche all’interno della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara dove incarnava un vero e proprio punto di riferimento per gli studenti che si rifacevano sovente a lei per la sua disponibilità e la sua capacità di sciogliere quei nodi che molto spesso si potevano creare durante un comune percorso universitario; la sua risposta ad ogni domanda postagli prima di qualsiasi parola era un sorriso che immediatamente rassicurava chiunque entrasse timoroso in un’aula dell’ università.
L'ULTIMO SALUTO. L’estremo saluto alla giovane Professoressa, docente ordinario di Filosofia è stato ieri (24 luglio) nella sua città natale ma, anche nella città di Chieti dove lei ha lavorato per diversi anni, ogg (25 luglio) si terrà una messa alle ore 17.30 in suo onore, precisamente nella Chiesa della Madonna delle Piane. “Non è la materia che genera il pensiero,è il pensiero che genera la materia”, a lei questo pensiero cara Professoressa, è il caso di salutarla con una citazione del suo amato Giordano Bruno: noi la vedremo sempre seduta dietro quella scrivania mentre continua a darci infinite lezioni di cultura, ma anche di consapevolezza.
Alessandra Renzetti mercoledì 25 luglio 2012, 09:37
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