venerdì 26 ottobre 2012

Dialogo con lo scrittore”, Maurizio Vitiello incontra Rolando Attanasio, autore di “Aragosta Blu”

Invito / Nota Stampa

Alla Sede dell’AUSER,
 in via A. De Bellis, 2, (Via per Dentro) - Venafro (IS)
domenica 28 ottobre 2012, alle ore 17.30,
per la serie “Dialogo con lo scrittore”
presentazione del libro di Rolando Attanasio,
“Aragosta Blu”.
Modera e presenta Maurizio Vitiello.

Il convincente successo dell’artista e scrittore Rolando Attanasio col suo ultimo libro “Aragosta Blu”, ha fatto scattare  l’idea del meeting culturale a Venafro.
Domenica 28 ottobre 2012, alle ore 17.30, alla sede dell'AUSER, in via A. De Bellis, 2, (Via per Dentro) – Venafro (IS), per la serie “Dialogo con lo scrittore”, Maurizio Vitiello incontra Rolando Attanasio, autore di “Aragosta Blu”, recentemente pubblicato dalle Edizioni Eracle, che proporrà anche l’ultimo video realizzato sul libro.
Saluti di Nicandro Silvestri, presidente dell'AUSER.
All’evento-incontro, introdotto e moderato da Maurizio Vitiello, sociologo, critico d’arte e docente della Fondazione Humaniter, previsti interventi di Pino Cotarelli, articolista e critico teatrale, Amerigo Iannacone, scrittore e poeta, Carlo Spina, avvocato ed ecologista.
Ingresso libero.

Dalla Presentazione di Maurizio Vitiello:

“La natura offre spettacoli tanto straordinari quanto curiosi; recentemente è stata pescata un’aragosta di colore blu, una rarità che deriva da un disturbo genetico, che colpisce un crostaceo su due milioni.
“Aragosta Blu” è uno di quei titoli che ti fanno sognare; è indovinato, riuscito a tal punto che, per scommessa, ti andrebbe di scrivere “Corallo Blu”, tanto per distinguere dell’elemento apotropaico per eccellenza, ben richiesto per corni e cornetti rossi a Napoli, un’accezione cromatica “altra”, proveniente dall’arcipelago della Malesia.
Pittore visionario, artista digitale, sceneggiatore, Rolando Attanasio svolge la sua attività di sperimentazione attraverso la pittura, il teatro, la scrittura.
In questo “romanzo di vita“, più che “romanzo di formazione”, cala la beatitudine dell’essere napoletano sino al midollo.
Non c’è nessuna declinazione nichilista in queste pagine singolari e la fusione tra letteratura, testo teatrale e poesia fanno di questo libro un magma scorrevole, in cui ci sono sì impurità, ma tante, tante verità, deliziosi convincimenti, calibrate rarità antropologiche, “segreti” partenopei scritti per essere letti.
L’autore spiega l’anima e i suoi variegati racconti non sono altro che segmenti di vita; vita vissuta intensamente e regolata da vicende che l’hanno centrifugata abbastanza per renderla particolare, a tratti unica.
Dentro, ma proprio dentro, nascosta ma mica tanto, c’è la poesia che sorregge il tutto; nel flusso di coscienza che invade la carta c’è urgenza di raccontare Napoli per raccontarsi, per dire io ci sono.
Rolando Attanasio s’interessa da artista multidisciplinare di angolare la “presa” sulla vita e “angolando” su Napoli sa bene che potrà “universalmente” rispecchiarsi.
Napoli c’è; c’è quella irredimibile e quella ostinata a vivere, quella “ferita a morte” e quella polverizzata dalla cenere degli imbrogli, quella di grandezze estreme e raffinate e quella di scivoli mortali.
Napoli è una città che lustra la vita, te la lava; ci si bagna nell’orrore, ci si salva nel fuoco delle passioni inobliabili.
Ma, se vuole, ti irriga il solco del cuore.
Il blu specchiato dal mare ci percorre e solo il cielo, “alter ego” in blu, può metaforicamente dissetarci.
Bimillenaria e superba, quanto ruffiana, si stende la città, ad arco, in un abbraccio mancato.”


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