martedì 30 ottobre 2012

Presentato a Venafro “Aragosta blu” di Rolando Attanasio

COMUNICATO STAMPA
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Presentato a Venafro “Aragosta blu” di Rolando Attanasio

Una serata interessante domenica 20 ottobre all’Auser di Venafro, all’insegna della cultura: presentato il libro “Aragosta blu”, sottotitolo “Romanzo-poetico-teatrale” (Ed. Eracle, pp. 192, € 15,00), ultimo lavoro del napoletano Rolando Attanasio. L’incontro, introdotto e moderato da Maurizio Vitiello, sociologo, critico d’arte e docente della Fondazione Humaniter, ha visto susseguirsi, dopo il saluto di Nicandro Silvestri, Presidente dell’Auser, interventi di Amerigo Iannacone, scrittore e poeta, Carlo Spina, avvocato ed ecologista, Pino Cotarelli, articolista e critico teatrale.
In sala un pubblico scelto e raffinato. Tra gli altri i poeti e scrittori Filippo De Angelis, Giuditta Di Cristinzi, Maria Cristina Carbonelli di Letino, Maria Assunta Prezioso, Antonio Di Filippo, e poi la pittrice napoletana Maria Pia Daidone.
Dagli interventi dei relatori, interventi diversi e in qualche modo complementari, è emersa la poliedrica figura di uno scrittore di valore, positivo (Cotarelli), originale, stimolante. Uno scrittore che è anche poeta, pittore, artista digitale, sceneggiatore.
Il tema centrale del libro è Napoli, con «i suoi infiniti controsensi e contrasti», una città piena di contraddizioni da odiare e soprattutto da amare. Il libro è uno spaccato della città, dalla quale si parte per descrivere tutto il mondo che ci circonda, con i suoi aspetti e caratteristiche positive e al tempo stesso aspetti e caratteristiche negative. Attanasio ha vissuto Napoli in tutto e per tutto, l’ha vissuta con tutti i suoi paradossi possibili, ne ha vissuto la violenza e la bellezza, l’ingiustizia e la fantasia, le fughe e i ritorni, la magia e la morte, il sesso e la solitudine, l’amore e il pettegolezzo, il teatro e il paesaggio, l’inquinamento selvaggio e sfrenato, i panorami da sogno, il fatalismo che lui definisce atroce, la disarmante bontà, la sporcizia e il lusso. Una città, un luogo dove può succedere di tutto, perché in fin dei conti non è il luogo o la città che conta perché siamo noi, con le nostre sensazioni ed emozioni, che viviamo la nostra vita e a volte influenziamo anche quella delle persone che ci stanno accanto.

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