“Appartenere alle parole Michele Prisco uomo e scrittore” a
cura di Simone Gambacorta, Galaad
Edizioni
cura di Simone Gambacorta, Galaad
Edizioni
Collana Gli Alberi “Saggi”.
Nota di Carmen Moscariello
Riaprire la vita
Ci incamminiamo un po’ frastornati, un po’ tristi in confini
estranei al mondo nei melodici vicoli di via Bisignani, lì è la casa editrice dell’Editore Guida con
il suo giovane successore, serio,
attento agli ospiti, in qualche modo protagonista anch’egli dell’evento,
poiché, come lui stesso ha precisato, le famiglie Guida- Prisco sono state
sempre in rapporti di profonda armonia. Ci perdiamo tra i grandi protagonisti che hanno pubblicato con
Guida e che tappezzano le pareti con le loro foto, tra queste non può assolutamente
mancare Michele Prisco.
estranei al mondo nei melodici vicoli di via Bisignani, lì è la casa editrice dell’Editore Guida con
il suo giovane successore, serio,
attento agli ospiti, in qualche modo protagonista anch’egli dell’evento,
poiché, come lui stesso ha precisato, le famiglie Guida- Prisco sono state
sempre in rapporti di profonda armonia. Ci perdiamo tra i grandi protagonisti che hanno pubblicato con
Guida e che tappezzano le pareti con le loro foto, tra queste non può assolutamente
mancare Michele Prisco.
Sono questi, percorsi di profumi, di primavere, di “ Incontri”.
“Appartenere alle Parole” è presentata da Francesco D’Episcopo e ne è il relatore. Eccellente
critico, ci ha immesso umanamente in
campi di grano cullati dal vento, in “incontri” importanti della vita e della
cultura napoletana. Non una vita di salotti, ma incontri veri di amici, di
grandi scrittori che hanno fatto di Napoli un serio e importante agglomerato di
cultura.
critico, ci ha immesso umanamente in
campi di grano cullati dal vento, in “incontri” importanti della vita e della
cultura napoletana. Non una vita di salotti, ma incontri veri di amici, di
grandi scrittori che hanno fatto di Napoli un serio e importante agglomerato di
cultura.
Al centro, naturalmente, il libro di Simone Gambacorta
dedicato a Michele Prisco.
dedicato a Michele Prisco.
Un libro letto d’un fiato con trepidazione; sul treno, l’ho gustato come caramelle gommose. Ci
consegna il grande scrittore nella sua armonia di uomo e letterato, un
gentiluomo, protagonista importante e mite di un periodo di speranze e di
crescita del nostro paese.
consegna il grande scrittore nella sua armonia di uomo e letterato, un
gentiluomo, protagonista importante e mite di un periodo di speranze e di
crescita del nostro paese.
Uno scrittore che
cercava il profondo dice la figlia, anch’ella scrittrice di importanti
romanzi, Annella Prisco, trepidanti le sue parole, non
conoscono passato, come pure quelle di Caterina Prisco Uno scrittore incontro ai giovani. Le due figlie del grande Padre
hanno fondato Il Centro Studi Michele
Prisco quotidiana officina di eventi culturali a livello nazionale. E,
poi, nel libro vengono le interviste fatte da Gambacorta agli amici di Prisco che lo conobbero più da
vicino: Diego Zandel, Luca Desiato, Enzo Verrengia (che ci ricorda le venute di
Prisco a Scauri,ospite del Poeta Renato Filippelli ), Andrea di Consoli,
Giuseppe Lupo. Tutti lo ricordano come un modello al quale si sono rifatti per
la scrittura, ma anche come modello di vita, rispettoso, generoso con tutti,
sempre misurato nei suoi propositi, mai volgare. Unanimi, i grandi scrittori e
giornalisti che il libro ospita, sottolineano la grandezza della sua scrittura
e il torrenziale aprirsi di vite complesse, di personaggi scavati , di ambienti
di provincia dove la grande lezione dei romanzieri Russi e di Freud trovano
approdo per creare appassionate letture. Michele Prisco è un autore che va
riletto, riproposto nelle scuole, ristampato dagli editori, poiché , non appena
la sbornia dei Gruppi del 63 e della scrittura anarchica si sarà
esaurita, bisognerà ritornare alla scrittura più vera ed autentica che
certamente i romanzi di Prisco posseggono.
vilegio del vivere Il privilegio del vivere non è soltanto il titolo della raccolta di...
cercava il profondo dice la figlia, anch’ella scrittrice di importanti
romanzi, Annella Prisco, trepidanti le sue parole, non
conoscono passato, come pure quelle di Caterina Prisco Uno scrittore incontro ai giovani. Le due figlie del grande Padre
hanno fondato Il Centro Studi Michele
Prisco quotidiana officina di eventi culturali a livello nazionale. E,
poi, nel libro vengono le interviste fatte da Gambacorta agli amici di Prisco che lo conobbero più da
vicino: Diego Zandel, Luca Desiato, Enzo Verrengia (che ci ricorda le venute di
Prisco a Scauri,ospite del Poeta Renato Filippelli ), Andrea di Consoli,
Giuseppe Lupo. Tutti lo ricordano come un modello al quale si sono rifatti per
la scrittura, ma anche come modello di vita, rispettoso, generoso con tutti,
sempre misurato nei suoi propositi, mai volgare. Unanimi, i grandi scrittori e
giornalisti che il libro ospita, sottolineano la grandezza della sua scrittura
e il torrenziale aprirsi di vite complesse, di personaggi scavati , di ambienti
di provincia dove la grande lezione dei romanzieri Russi e di Freud trovano
approdo per creare appassionate letture. Michele Prisco è un autore che va
riletto, riproposto nelle scuole, ristampato dagli editori, poiché , non appena
la sbornia dei Gruppi del 63 e della scrittura anarchica si sarà
esaurita, bisognerà ritornare alla scrittura più vera ed autentica che
certamente i romanzi di Prisco posseggono.
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