sabato 30 dicembre 2017


Promenade a Paris

Amo  la notte, sono

 la donna della notte

mi avvolgo ai suoi rintocchi

 e conto le ore, conto

le tombe degli uccisi

e come una mamma

raccolgo il vostro dolore.

Ho nelle mani tanti dolori

ne sento i lamenti, asciugo

tante lacrime: le mie e le vostre.

 A  Place de la République mi avvolgi

 come un amante,

 il mio passo è lieve a la Bastille

mi piaci quando stai per partorire

l’alba, l’attendo come se ogni giorno

debba portarmi gioia e  speranza,

coltivo i  profumi

nel mio tunnel dei sogni.

Nel la lieve carezza del vento si perdono

le storie compaiono e

scompaiono attori e comparse

racconti infiniti

nei lunghi tendoni delle ciglia chiuse

accarezzo le vostre vite.

Sento il brusio dei morti,

 qui a Parigi

 i tuoi profumi



Avanti e in dietro

raccolgo nel mio solitario colloquio con voi

le vostre speranze, quelle che sappiamo

non incontreranno mai la storia dell’uomo

nella mia promenade  vedo anche i bambini,

piangono

vogliono la mamma, li conforto lievi e ripeto

” non abbiate paura”



Mi sono lasciata alle spalle l’ultima luce

quando ancora un lamento mi chiama:

“Perché sei qui  nella città insanguinata?”

“Sono venuta a frugare nella morte del giorno

a trovare le vostre voci

quasi non vi sento più” Le sto perdendo.

Ho raggiunto un vicolo buio

il  più lontano dalla Senna,

ho trattenuto il passo

un urlo veniva da lontano

io non lo vedevo

al fine .

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