INDICE
Prefazione
I Introduzione
all'opera di Hölderlin
II Filosofia,
politica, poesia in Hölderlin
1)
Rapporto filosofia e poesia in Hölderlin
2) Hölderlin
e Schelling: la Natura
3)
Aspetti del pensiero politico in Hölderlin
4)
L'eroe in Hölderlin
5) Il
popolo nella lirica di Hölderlin
6)
Grecia e Germania
III Hyperion
1)
Hyperion
2)
Posizione rivoluzionaria di Hyperion di fronte alla storia
3)
Adamas
4)
Alabanda
5) La
Diotima di Iperione
6)
Diotima e Hölderlin
7)
L'addio
IV Tragicità
e follia di Hölderlin
1)
Tragicità di Hölderlin
2)
Follia di Hölderlin
Note
Vita
di Friedrich Hölderlin
Bibliografia
PREFAZIONE
Poeta di estrema complessità per
il dissidio, mai composto, fra le tumultuose premure degli affetti romantici e
la tensione dello spirito verso i sereni approdi del mito greco, Hölderlin
è un tema difficile per la letteratura saggistica, e sembra ancor attendere la
consacrazione che assegni alla sua arte il posto che le compete nella storia
dell'anima europea. E' un fatto che sinora, almeno in Italia, l'approccio a Hölderlin
si è risolto in una ricognizione settoriale, ora intesa a illuminare i
connotati puramente tecnici della sua lirica, ora impegnata a tracciare, con
diligenza neopositivistica, il diagramma del progressivo oscurarsi della ragione
del poeta. Nell'un caso o nell'altro, l'esito è stato un flash su alcuni
segmenti della figura hölderliniana, e il lettore ha dovuto creare per proprio
conto i tasselli mancanti all'unità globale del mosaico e tentare, sul piano
dell'illazione personale, la ricostruzione di un universo frammentato, se non
violentato, dall'impressionismo riduttivo del critico.
L'autrice di questo saggio, ben
documentata sulla biografia inerente al tema da lei scelto, ha subito avvertito
la necessità di un discorso circolare che serrasse nell'organicità di una
robusta e lucida visione d'insieme tutti gli aspetti di quell'universo e
restituisse di Hölderlin l'immagine del
poeta mero, ma anche quella dell'ideologo, del filosofo, del moralista,
dell'esteta, e indicasse lo spazio in cui questi aspetti, apparentemente
irrelati, trovassero una sorta di convivenza simbiotica, integrandosi e
illuminandosi a vicenda. E' in questa intuizione la prima benemerenza del lavoro
della Moscariello, ed è certo che, d'ora in avanti, chi vorrà lavorare
seriamente sulla personalità di Hölderlin non potrà ignorare l'itinerario
metodologico seguito in questo libro. Eventuali incertezze sul piano strettamente
filologico sono state compensate con larghezza dall'esercizio pressochè
continuo di un intuito felice, che lascia trasparire una sorta di adesione
simpatetica: la com-passione, nel senso etimologico del termine, con cui le
anime nativamente aperte alla poesia ( e la Moscariello ha battuto, in questi
ultimi tempi, anche sulla tastiera della creatività lirica) si volgono ai poeti
che hanno musicato i grandi temi della solitudine e dell'infelicità.
Renato Filippelli
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