Dio è più vicino a te Donna Poeta di quanto tu creda
Qui a Campo dei Fiori la tua ombra stizzosa e buia mi viene incontro,
senza preamboli e irato mi volgi ora le spalle.
” Ti prego parla con me”.
“Cosa vuoi “?
“La tua risposta è poco meno di uno sputo; sei ancora dolorante per le offese che gli uomini ti arrecarono?”
“I tuoi toni da femmina perversa non mi incantano, appartieni anche tu a un mondo devastato e corrotto e anche se da anni hai in mano i miei libri non ti autorizzo a nessuna confidenza”
“Il mondo devastato e corrotto ha arso anche me , ancor più perché sono una donna- poeta.
Non andartene, ti prego… la cultura arcaica in cui nacqui, mi insegnò a parlare ai morti, anzi il silenzio della morte tra i monti Irpini fu un obbligo alla mia sopravvivenza”
“Non ti allargare, come osi paragonarti a me! Dunque anche tu sei una Nullana, ahhhhhh e allora anche tu sei una disperata della storia. Non hai uomini potenti che ti proteggono? Ebbene, come me, morirai bruciata!”
“Nella bisaccia del cielo ho messo in conto anche la morte, per questo ti amai, perché chi più di te non temette la morte”
“Odio i tuoi carezzevoli sortilegi”.
“Eppure ho ripercorso tutta la tua vita. Ieri, giorno prima di Pasqua, ho confessato i miei peccati nella Chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, pregai ai piedi del Crocefisso anche per te. Mi sono chiesta se dopo il rogo incontrasti il Dio dei giusti e dei pagani, come tu filosofavi?”
“Asina come tutti gli umani, in primis la confessione non ha alcun valore agli occhi di Dio e il crocefisso è un invenzione del cristianesimo;.
Vedo che anche tu consideri Dio come un’ex machina che al momento delle tribolazioni e della malattia ti soccorra e perdoni i tuoi peccati. Egli non è un Dio per vecchi, malati e donne tristi. Dobbiamo trovare Dio in ciò che conosciamo, Egli è al centro della nostra vita”
“Ma, tu non mi hai ancora risposto, se lo hai incontrato?”
“Lo incontrai già in vita, nel giardino dei silenziosi e lo incontrai anche nella notte del deserto, quando con la mordacchia mi legarono al palo per bruciarmi”
“Non hai perdonato, né perso la tua baldanza, la tua presunzione, la tua onniscienza…?”
“Se vuoi offendermi non te lo permetto, da te, poi che conosci appena la filosofia e ignori del tutto la teologia, anche se forse potrei riconoscerti una certa confidenza con la poesia e la natura….”.
“Non è la natura ,come tu mi insegni, il luogo dove nasce lo spirito, dove zampilla a gocce rugiadose la libertà e con essa sgorga l’onnipotenza e l’onniscienza. L’onnipotenza e onniscienza di Dio o quella di Giordano Bruno?”
“Sei l’ennesimo inquisitore, come non fossero bastati i miei confratelli, e i cardinali veneziani e romani; non c’è da sorprendersi, quelli non mancano mai, ogni epoca ne è devastata. Ed io, ancora qui , dopo secoli, a spiegare, perché gli uomini possano comprendere: l’onniscienza e l’amore per Dio non possono condurre al disprezzo della ragione umana o a rinnegare il mondo, bisogna calarsi nel mondo per comprendere Dio”
“Non volevo offendere la tua grandezza di dottore e filosofo, ma credo che esista una differenza tra te e Dio?”
“No, ti dico. Dio è in ogni luogo, in ogni uomo, anche nel più deprecabile degli assassini”.
“Continuo a non capire!”
“Sappi che Dio è misericordia e salva tutti gli uomini anche i pagani di ieri e di oggi. Sei ancora lontana dalla purificazione, continua ad immergerti in Dio, la conoscenza della Natura ti aiuterà!”
“ Ho sperimentato anch’io, seppur donna, l’ascensione del mote Ventoso e di quanto l’universo accenda il nostro cuore”
Lo so ti ho vista fin da bambina sulla cima del Cervialto a rincorrere le trote fino alla valle del Dragone; segui la strada maestra e forse potrai un giorno incontrare davvero il Dio dei giusti, il Dio che si dona a tutti gli uomini per le loro tribolazioni, Egli è anche al centro della debolezza e tu ne sei un esempio, la donna rimane debole, nonostante le tue conquiste. Ma, Dio E’ più vicino a te donna-poeta di quanto tu creda”
“Sei incoerente, prima hai detto che non esiste il Dio dei lamentosi”
“Lo ribadisco , la preghiera a Dio non può limitarsi a chiedere pane e salute, ben altre vette percorre la mente del filosofo e del teologo, solo dalla meditazione profonda, dalla libertà del pensiero sgorgano l’onnipotenza, l’universalità di Dio che ritrovi nei fiori, nel vento che tu tanto ami, negli esseri viventi, per questo Dio è la vita stessa”
“Ma,
dimmi, Dio ti ha punito per i tuoi peccati?
Il
Bellarminio aveva ragione nel condannarti: negavi Cristo, la purezza della
Vergine Maria, i Santi, la confessione…”
“L’anima e il suo destino li decide l’uomo e non Dio, La grandezza di Dio è nel perdono e anch’io sono stato perdonato.”
“Io , invece sono sicura che non esiste alcun rifugio per i perseguitati, buoni o cattivi, per loro non c’è scampo ,nemmeno oltre la morte”
“Così si potrebbe credere, ma la libertà del pensiero rende vano anche il più grande degli accanimenti; ai lupi che ci latrano dietro, non gli resta altro che il veleno della loro nullità”
“Per
esseri liberi è necessario un coraggio
inaudito ed il mio mondo è peggiore di
quello che ti arse, gli uomini, vecchi o giovani, e le donne con le siringhe
nelle vene non potrebbero nemmeno capire il tuo sacrificio e la tua
ostinazione, ti definirebbero un pazzo, oggi la vanità e l’assassinio gratuito
è pane quotidiano, per i buoni non c’è scampo, sono i primi a morire o ad
essere uccisi, insomma, per farla breve, l’uomo giusto è un uomo perduto!”
“Non devi disperare,
la storia è dinamismo e la pace è figlia del tempo, non hai forse potuto
liberamente leggere gli atti del mio processo, ti ho visto studiare la condanna al fuoco che la Chiesa
mi inflisse, ma come io predissi, la
Chiesa si pente e mette rimedio finalmente ai suoi errori”.
A Giordano
Bruno
e
ai perseguitati
d’ogni tempo
Io primo fra gli uomini intuii
l’immensità dell ‘universo,
sciolsi i cordoni del mio
abito e scalzo rincorsi
Madonna Verità. Ho
visto non creduto le mille
costellazioni e innalzai la mente
verso la bellezza, a contemplare
il Dio degli uomini, dei giusti e
degli assassini. Insegnai a non
temere l’inferno, poiché l’infinita
misericordia non può estenderlo oltre la vita.
Non ci basta questo inferno?
Dedico perciò il supplizio a cui
sottoposero il mio corpo
ai fiori che non sanno contare,.........
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